19 Aprile 2024

Eco Marcia dei Monti Pisani: la mia prima, da ex-presidente

Premessa: non fatevi ingannare dal titolo dell´articolo. Non riguarda lo status attuale di Presidente dei PisarRC, ma ... leggete fino in fondo e capirete!

Partiamo dall´attualità. Ben 60 aquile (59 in lista e Lucia Tosi tra le fitwalkers) dei Pisa Road Runners stamani allo stadio di San Giuliano Terme. Quarto gruppo più numeroso, a due unità dal terzo (gli Ospedalieri con 61). Beh, niente male. Ma l´appuntamento era ´appetitoso´ (ispiratomi a sto caz.. di ´petaloso´) visto che quest´anno non coincideva con la corsa del Trofeo Pisano a Cenaia (dove ci recavamo in almeno 15-20 persone). Oggi il Trofeo Pisano aveva in programma Molino d´Egola e due giorni fa non ci sono stati dubbi: invadiamo San Giuliano. ´Invadiamo´ … come al solito siamo suddivisi su vari fronti: nel morianese c´è lo 0-900 e dove conquisteremo ben 4 podi con Calvani, Filippi, Ferretti e Ceccarelli, poi una decina dei nostri si cimenta nella prova di duathlon (con Paola al rientro ad un mese dall´operazione … e da oggi è pienamente recuperata, magari non completamente allenata), quindi un bel gruppo alla Bolgheri run. This is PisaRRC!

Per me e Marcellone il lavoro ´sporco´: non facciamo in tempo a finire i primi 40 cartellini che ne prenidamo altri 10 … quindi foto di gruppo alle 8.00 in pista … e arrivano altre 2 persone … poi altre 2 … e rifacciamo i conti, quelli da 2,50 euro da quelli da 3,00 euro … chiudiamo i conti e … arrivano altre 4 persone … poi altre 2 .. .rifacciamo i conti, spiccioli, azz… eccone altre tre e servono altri cartellini … insomma … questa storia fino alle 8.20. Poi chiudiamo la lista con 59 persone e via, partiamo tutti e due … io con i miei bastoncini in carbonio che costano un occhio della testa … e c´è voluta una squadra intera per capire come far scattare il marchingegno e solo Sergio, apparentemente uomo di storia e caverne ma multi-tecnologico, riesce nell´intento!

E dopo due km e mezzo di corsa su asfalto, arriva il momento di ´incignare´ i bastoncini e scalare il monte della Villa del Polacco da sotto … per un sentiero nuovo, mai fatto. Comprendo, mentre salgo con amici della Verru´a, che questa Eco Marcia, così come venne progettata 12-13 anni fa (...), non è una classica marcia delle Tre Province ma un´oasi del calendario, una corsa ´sensoriale´, un tuffo nelle sensazioni. Non ricordo di aver raccolto e archiviato nel mio database della memoria olfattiva così tanti odori di fiori e cespugli che sicuramente avranno fatto la fortuna della macchina fotografica del Pardella. Ricchezza botanica ed odori da profumeria a cielo aperto. A due passi dalle nostre case un patrimonio così ricco ed inimmaginabile. Risentirò, ma in forma ridotta, questi odori, sul retro del passo del Castagno, circa 90 minuti dopo. Non so se sono odori alla portata di tutti o se è la mia ampliata percezione del mio anti-asma quotidiano, che mi rende più sensibile ed aperto (di bronchi) e quindi mi consente di percepire ed assaporare. Ovviamente ometto le bestemmie della salita per non incarognire la poesia di questa parte che si completa al raggiungimento della Villa Bosniasky (sto fottuto di polacco straricco dell´800).

Quindi procediamo verso la discesa che ci proietta ad Asciano da dove si risale su strada asfaltata ed appena prendiamo un sentiero ecco le uniche moto da cross ad importunare ma debbo pure dire che, capendo il traffico di podisti, sono stati pure bravi a non insistere.

Inconsciamente vado sul percorso della 20km. Eh si, chi lo avrebbe mai detto. Ma mi sono detto tre cose: 1) ho bisogno di vedere cose nuove e magari finiamo a Mirteto, Faeta … sicuramente andremo al Castagno e Passo di Dante per cui, vale la pena azzardare; 2) tanto ho l´intera mattinata; 3) ho i miei bastoncini … non mi ferma più nessuno (sicuramente in discesa potrò lenire il dolore al ginocchio grazie a loro). Ci sarebbe un quarto motivo … ma anche questo, è rimandato in fondo a questo mio scritto!

Ai ristori incontro vari vecchi amici ed amiche, ex-compagni di squadra, così come agli incroci e rilevamenti vari delle card. Saluti e sorrisi e viceversa. Ho la peculiarità di correre le salite a 6´30" a km e di scendere sull´asfalto a quasi 8" a km. Nulla è cambiato, ho fifa della discesa che la corro azionando il freno a mano. Quindi siamo al Passo del Castagno, parte più corribile di questo percorso tra i monti con splendida visuale. Ad un certo punto la mia conoscenza geografica ha uno sbandamento … vedo case … troppe case … azz com´è grande Asciano … immensa … è più lunga di Gello tra un po´ …che a sua volta è più lunga di Pisa …. Ma che belle costruzioni … yale deh, ma Asciano è caput mundi … finchè non realizzo che … siamo dietro il monte e riparati da San Giuliano. Andrea sei uno stolto! Siamo nel versante lucchese! Scendo sull´asfalto rischiando di lasciare veramente le ginocchia a più riprese … sia ormai vicini alle due ore di corsa … La chiesa mi ricorda quella di Santa Maria del Giudice. Ha i marmi della chiesa di Santa Maria del Giudice e quando arrivo in fondo …. Sono a Santa Maria del Giudice. Ri-azz … non c´ho capito nulla … ma quando ho attraversato lo stradone che porta a Lucca? Mistero …. A meno che abbia corso sopra il foro e non me ne sia reso conto … vuoi vedere che … Detto fatto. Sono al ristoro del Griffa e dello Zanchi … ormai è rimasta poca frutta colorata ma di colorato ci sono bicchieri con succhi vari. Dopo aver deglutito un pezzo di pasta fritta bevo nell´ordine: il bicchiere verde (menta), l´arancione (presumo albicocca), il giallo (pera?) ed il caramellato (coca cola). Così bello arlecchinato ´inside´ riprendo la corsetta con i bastoncini (ma come sono leggeri …) per mano. Direzione: il borgo di Catro. Bello, ricordo che me ne parlavano già 12 anni fa come un gioiello e così è. Ma siamo già sui bordi degli oliveti a salire verso il Passo, c´è da scollinare … ed infatti si scollina fino ad imboccare la tanto famosa quanto infida discesa. Decisamente la discesa è dissestata ma pensavo molto peggio. Io non ce la faccio più ed ormai cammino. Dei 18 km, se va bene ne ho corsi poco più della metà, il resto li avrò camminati. Mentre scendo, guardando dove metto i piedi, con il passo del bradipo, mi superano decine di anziani da via Garibaldi, che camminano come me, ma io ci metto veramente molto del mio, realizzo due cose: che ho sete (nonostante il ben di Dio di poco prima dal Griffa) e che se fosse uscito il sole sarebbe stata una strage. In realtà capisco che la gente arriva qui stanca, provata muscolarmente, e tutta la gente che qui ha immolato in questi 12 anni caviglie, ossa, scafoidi, legamenti fino ad escoriazioni varie, tutto sommato sono stati questi i motivi.
Arriva la strada che porta al foro, lambiamo l´anfiteatro ed all´altezza del Comune di San Giuliano .. si ripiglia a correre, blandamente ma si fa così. Fino all´entrata trionfale dentro la pista del complesso sportivo. All´arrivo, prima di stravaccarmi sul praticello del campo di calcio col Cipolli, la meritata crepes fatta dalle sapienti manine di Pablo.

Organizzazione perfetta: percorso ben tracciato (immagino ci sia lo zampino del Matteucci), ristori ottimi e ben collocati, personale agli incroci giusti e cordiali, logistica ottimale.

E normalmente i miei pezzi si concluderebbero qui, col resoconto, il giudizio, etc.
Ma stamani, per me, non poteva essere una corsa normale. Nient´affatto …

Il 25 aprile del 2005 si volse la prima edizione di questa Eco Marcia … e per queste, oltre, due ore di viaggio, stamani, non ho fatto altro che pensare a quei giorni febbrili, del pre-corsa, l´ansia e la tensione dell´organizzazione della ´nostra´ prima EcoMarcia, le emozioni del Presidente orgoglioso del proprio ´giovane´ team che per la prima volta si cimentava nell´impresa di mettersi alla pari con i gruppi storici…

Stamani è stata una corsa molto intima, ho corso facendo un salto di 12 anni … , io, fondatore e Presidente di quella La Galla Pisa .. stavo gestendo l´esordio del nostro gruppo .. considerato un po´ sfrontato … con i suoi 100 belli e belle giovani e vistosi .. con il sito lagalla.it che era letto in tutta Italia, con i colori bianco azzurri e giallo fluo che ormai caratterizzavano il team in ogni dove … con i suoi dirigenti che ormai erano un riferimento della recuperata maratona, Strapazzata, inventori del Criterium Podistico Toscano, poi anche nel Trofeo 3 Province con presidenti e vice … ma soprattutto catalizzatori di tanti nuovi podisti veicolati verso il movimento delle Tre Province che andava un po´ rinnovato.

In realtà la prima edizione del 2005 non venne organizzata all´interno del Circuito delle Tre Province (la marcia in programma era a Barga), noi che eravamo un gruppo delle Tre province, ma nel calendario del Trofeo Pisano. Eravamo un po´ dei bastoni tra le ruote di un movimento che viveva qualche contrasto fra gruppi storici e noi entravamo in quella diatriba con il tatto di un elefante dentro un negozio di porcellane. Si perché per un po´, i ´miei´ Consiglieri si divertivano con me a fare un po´ di polverone nel movimento ... finchè c´era da conquistare nuovi spazi. Ci accordammo con i Marciatori di Marlia ed il Comitato Strapazzata per inventare un ´trittico´ che unisse le tre marce del sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 aprile in un ´pacchetto´ turistico. Quindi il 23 andammo in San Rossore a correre la Strapazzata, il 24 a Marlia per la Marcia delle Ville ed il lunedì 25 aprile per la nostra prima ´Eco Marcia dei Monti Pisani´ con più di 1000 partecipanti (quanti stamani insomma) ma soprattutto con gente che veniva da Bergamo, Pavia, etc.

Di veramente mio, in questa corsa, c´erano due cose.
1) ´il progetto´ … l´idea di fare un evento importante sui nostri monti, subito sposato da Marco Cecchella.
2) il nome. Questo nome innovativo di ´Eco Marcia´ del quale vado fiero. Ricordo che l´idea dei componenti quel Direttivo era quello di chiamare la marcia ´Corsa della Liberazione´ in onore al 25 aprile…. Ma era chiaro che quella data dovesse essere provvisoria, quella era la data della Strapazzata. L´esperienza che feci due anni prima a Collelongo in Abruzzo, alla Eco maratona dei Marsi, fu illuminante. “Chiamiamola Eco Marcia!”, proposi io. L´idea piacque e così fu. Il resto, percorso, servizi, materiali, etc. fu un lavoro di team, soprattutto di casa Cecchella. Ma quella fu l´unica volta da Presidente di una ludico-motoria (negli anni successivi ero consigliere e le Strapazzate organizzate le ho gestite come braccio destro del presidente di PisaMarathon). Quindi quella fu la mia opera unica (nelle vesti di Presidente).
Si perché, per uno scontro notturno la sera prima di quel 25 aprile, si crearono i germi della mia "uscita" da Presidente due mesi dopo …. Tutti i mali non vennero per nuocere però … In quel luglio 2005 divenni responsabile del settore agonistico e da lì in poi fu un pullulare di vittorie delle Galla Girls, Elena Jaccheri in testa, ma anche di qualche uomo cresciuto in scuderia come Stefano Peretti. Soprattutto le gite alla maratone fino allo Scudetto Fidal femminile di corsa su strada a Livorno (giugno 2007)…. fu l´apoteosi …
E pagai anche quello ....
Il solito eccesso di ´ingombro´. Giornali, interviste … Solo oggi comprendo che ero “troppo”! Forse “troppo veloce” nel raggiungere gli obiettivi e nel vedere ´lungo´. Troppo .... troppa attenzione, suvvia. Vabbè, storia che mi porto dietro, oggi con affetto, senza polemiche perché tutto quello che è nato dopo (e di momenti critici ce ne sono stati almeno altri tre o quattro), ha stabilizzato i desiderata degli allora componenti e credo accontentato tutti. I famosi galli nello stesso pollaio, oggi hanno, ognuno, un proprio pollaio.

L´ho raccontato ad uno di loro stamani: i 197 soci dei Pisa Road Runners, grazie a tutte le esperienze fatte (belle e brutte), sanno in partenza la nostra filosofia dettata dallo Statuto che debbono accettare. Sanno la nostra natura ´polidisciplinare´. Corriamo le ludiche motorie come le maratone, le corse del criterium come le staffette, i trail come le sky race, i triathlon come i duathlon, etc etc. Ma si sa che siamo ´ampi´ e non chiusi. Quello che non riuscì a fare nelle ultime fasi di quel team. Oggi benedico quelle esperienze. Se la storia fosse andata diversamente, oggi non vivrei questa meravigliosa famiglia dei Pisa Road Runners. No, grazie. Rifarei le stesse cose e prenderei le stesse decisioni che mi hanno portato sin qui.
Per questo oggi ho corso la mia prima Eco Marcia, maturamente, rivivendo ´noi´ più giovani di 12 anni. Ricordo Marco che mi parlava della bellezza di Catro e della prima salita che i bergamaschi amavano. Ricordo il Matteucci a tracciare. Ricordo i ristori con le Galla Girls con i cappellini con i becchi di gallina (le nostre donne erano ´le galline in fuga´) e lo Sbrana sempre con la bocca piena ed a mandare a quel paese la gente che mangiava già dopo la corsa prima del rientro da tutti i ristori. Ricordo Dino ed il Ciardelli nell´intento di preparare il tendone del ristoro dove pranzavamo a fine corsa. Cinzia e le altre donne ad affettare i salumi o preparare altro. Ricordo che passavamo da Mirteto, ma per i canoni odierni di marce inferiori ai 20 km, non è più possibile raggiungerlo. Ricordo le corse d´allenamento e tracciature ed i titoli sui sito ´aspettando l´Eco Marcia´ nei giorni precedenti. Ecco, ricordo questo e molto altro. Ma senza averla mai corsa! Ricordo poi che questa non doveva essere una normale marcia delle Tre Province ma una “Eco Marcia”, tosta e dura e diversa. Ecco per questo ho fatto i 20 km, in solitudine. E, finalmente posso dire, da ex-presidente (il primo) che era ed è così. Grazie.
Scusate se ho scritto un po´ di storia podistica, ma questa mia prima volta all´Eco Marcia ´chiude´, con serenità, definitivamente un mio percorso e mi mette l´anima in pace. Il prossimo anno non ci sarà motivo per rivere la cosa così intimamente, magari tornerò a Cenaia o risarò qui a San Giuliano. Noi siamo così e ci interessa guardare il presente ed il domani. Non più il passato anche se i conti, prima o poi, vanno sempre chiusi.

W i Pisa Road Runners e W tutti!


Fonte: Andrea Maggini



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