Giglio Paradise Trail: se chiudo gli occhi sento ancora i profumi ...

20-05-2016 19:09 -

Ho dovuto far sedimentare le emozioni, erano tutte molto rimbombanti, si accavallavano fragorosamente, sentivo il bisogno di ringraziare ma non capivo chi, cosa e perché e non riuscivo a decifrare quel magone che stava lì e non andava né su e né giù.
Mi c´è voluto qualche giorno ma ora posso dire che i ringraziamenti vanno in primis ai miei bimbi, che mi hanno regalato un fine settimana pieno di loro ma in un mondo che vivono per lo più ancora di riflesso, assecondando il sogno matto di una mamma sicuramente fuori dalla norma la quale però è consapevole di camminare con a fianco due splendidi gioielli.

Ripenso al percorso bellissimo che è stato tracciato, ai bellissimi passaggi tecnici, agli scorci di cui ho potuto godere. Chiudo gli occhi e ancora sento l´odore delle ginestre, del mirto, della pelle un po´ cotta dal sole; sento il rumore del mare, del vento, il grido dei gabbiani; vedo i colori dell´isola, dei suoi fiori, del suo granito, del suo profondo smeraldino mare.

Corsa metafora di vita: sacrificio, sudore, fatica, ripagati da attimi che rimangono impressi, da felicità di obiettivi intermedi raggiunti, traguardi da tagliare, gioie da condividere con le persone che si amano.
E penso che a volte le cose non vanno come ci eravamo immaginati, che a volte si casca e ci si ferisce, ma l´importante è rialzarsi ed andare avanti, senza arrendersi, senza smettere di immaginare e sognare sempre cose nuove e migliori.

Grazie a quei "folli, entusiasti, sognatori" che anche stavolta ci hanno segnato il cuore in modo indelebile: Non smettete, per quel che può servire, io sono con voi.


Fonte: Valentina Damiani