Prime cronache sportive giapponesi

26-09-2013 15:16 -

Dopo un paio di giorni spesi a cercare di recuperare il fuso orario e capire da che parte in oriente sono orientata, ho incominciato a esplorare il vicinato.

Mi avvio verso un canale vicino, seguendo i suggerimenti dei miei colleghi che mi avevano preceduto ad Osaka, e usando la bici che mi hanno lasciato in eredità. Ma mi sento come un bambino che per la prima volta va in bicicletta e scopre il quartiere intorno: la guida a sinistra mi rende insicura nel pedalare e con i nomi delle strade scritti solo in giapponese ho paura di perdermi e non ritrovare la strada di casa. Grazie alla tecnologia (e agli smartphone con GPS!) ora ho risolto il secondo problema, ma mi devo ancora abituare completamente al primo. Dopo circa 1 km raggiungo il fiume Kanzakigawa che è forse più grande dell´Arno.
Gioisco a vedere una pista ciclabile larga e asfaltata su entrambe le sponde e inizio a correre. Molte persone girano in bici, passeggiano o si spostano, qualcuno si allena in tenuta da ciclista. Del resto le biciclette sono il mezzo di trasporto più usato dopo i mezzi pubblici che sono estremente capillari e puntuali.

Con mia sorpresa non vedo molti podisti. I pochi che incontro hanno nello stile di corsa la stessa attitudine di vita: pacata e impassibile. Molti corrono così piano che il nostro gruppo di arrancatori sarebbero visto come di velocisti. Del resto, quando noto l´abbigliamento non posso che sorridere e pensare che sia impossibile correre più veloce a 30C con maniche e pantaloni lunghi. Mentre penso che siano vestiti in modo inadeguato immagino che loro penserebbero la stessa cosa di me: una occidentale, donna che corre da sola, in cannotta e calzoncini corti deve essere sicuramente inappropriata. Poco importa, sono sempre straniera ed la città mi sembra così sicura e tranquilla tanto che le donne girano ovunque anche sui mezzi pubblici con le borse sempre aperte(!)

Rifeci il percorso come lungo nel fine settimana. La pista ciclabile continua per km e si connette alle altre piste ciclabile lungo gli altri canali. Nonostante il caldo e l´assenza di ombra, una leggera brezza fresca arriva sempre dall´acqua, ma il paesaggio è piuttosto monotono con un susseguirsi di ponti ed edifici. Altro che paesaggi toscani.... ;)

La prossima volta proverò ad esplorare le piste ciclabili verso il centro che dovrebbero essere più frequentate dai podisti o almeno così mi è sembrato vedendo ben più di una persona in calzoncini e maglietta! Eh, sì, a questi giapponesi che sempre così precisi ed organizzati servirebbe un bel corso di corsa :-)


Fonte: Isabella Cerutti