La domenica sportiva di Francesco Fabbri. Dalla 21k di Carrara ai 200 rana in vasca a Livorno.

22-02-2024 13:32 -

La mia domenica sportiva: dai 21k di Carrara ai 200m rana in vasca a Livorno

“C’era una volta un re seduto sul sofà diceva alla sua serva, raccontami una storia! La storia incominciò: c’era una volta un re seduto sul sofà diceva alla sua serva raccontami una storia! La storia incominciò: c’era una volta un re...”

Non sono certamente un re e non mi piace stare seduto sul sofà, la storia quindi mi piace raccontarla più che ascoltarla. Soprattutto la storia mi piace farla. La mia domenica sportiva non poteva resistere al fascino dei campionati regionali di nuoto a Livorno nonostante avessi da tempo programmato per la stessa data la mia mezza maratona di febbraio. Per mettermi al riparo da spiacevoli sorprese sabato pomeriggio sono andato una prima volta alla piscina Bastia di Livorno per saggiare l’acqua clorosa e cimentarmi in un 100 rana nuotato con troppa leggerezza, con la testa già proiettata all’indomani, pagando un duro scotto nella sfida fraterna con Maurizio Parton, esempio di dedizione allo sport, un altro matematico perfezionista alla Carlo Metta, che mi dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, che senza allenamento si va poco lontano. A mia parziale discolpa, oltre al fatto di non frequentare più alcuna piscina, il carico di chilometri nelle mie gambe in proiezione delle maratone di Roma e Milano. Salutata così la prima giornata di campionati regionali di nuoto, torno a casa e procedo al primo cambio borsa, via costume e occhialini e dentro scarpe, manicotti e canottiera per la mezza maratona di Carrara, uno sguardo al tramonto spettacolare e poi a riposare. Nasce presto la mia domenica sportiva, sveglia alle ore 6.00, colazione, lenti a contatto, pantaloncini e maglietta sotto la tuta rossa e blu e via verso il parcheggio del San Rossore Sport Village (quanto tempo che non parcheggiavo lì) da dove alle 7.00 in punto, una piccola carovana di maratoneti si muove al seguito della 500 panna di Davide Carfì. Viaggio di andata perfetto, arriviamo in tempo per prendere i pettorali, cambiarci e fare un bel riscaldamento oltre alle doverose foto ricordo sotto il gonfiabile rosso della partenza. Unica incertezza il vestiario pro gara, è freddo ma il cielo promette bene e quindi vado di pantaloncini corti e canottiera, peccato per i calzettoni lunghi che mi causeranno molto caldo durante la gara. L’obiettivo non è il PB ma andare sotto 1h e 50min, tempo ormai considerato un minimo dalle mie gambe. Partenza in compagnia dei pacer del 1.50 poi trovo la giusta compagnia e il giusto passo, faccio qualche chilometro persino con Davide Carfì e alla fine chiudo con un 1.48.30 con un piccolo cedimento al km 15 e al km 18 (dove vado sopra i 5.20 al km). Risultato soddisfacente, seconda mezza maratona dell’anno messa in cascina con il tempo che mi ero prefissato. Al traguardo come di consueto mando un bacio (anzi più di uno) al cielo, questa volta sono per le vittime sul lavoro del cantiere di Firenze e per Kelvin Kiptum, recordman della maratona morto in un incidente. Un pensiero ai compagni di squadra alle prese con qualche infortunio e via all’abbondante ristoro fatto anche di panini al lardo di colonnata. Unico rimpianto non aver fatto la foto con Antonio, Giusy e Riccardo. La testa è però già a Livorno, dove si stanno svolgendo le gare della seconda giornata di campionati regionali. Arrivano notizie incoraggianti, sforniamo campioni regionali, prestazioni individuali di tutto rispetto, staffette magicamente orchestrate dal duo Metta e Dario Bellini, alcune gare individuali e staffette sfondano il muro dei 900 punti. Il traffico da Carrara a San Giuliano Terme è micidiale, il sole e la giornata da primavera anticipata ha spinto la gente ad uscire in massa per questo ci troviamo imbottigliati nel traffico. Con calma e pazienza, salutati i compagni di mezza maratona, riesco a raggiungere casa dove mi attende un ulteriore parco ristoro, un bel massaggio con artiglio del diavolo e arnica alle mie gambe e poi di nuovo al cambio borsa, questa volta escono pantaloncini e canottiera zuppi di sudore e rientrano ciabatte, cuffia e costume. Pronti per ripartire, direzione Livorno. Arrivo e dopo qualche giro a vuoto trovo anche un insperato parcheggio nell’affollata area di sosta antistante la piscina. Saluto il Maestro Antonio Marini e Gian Luca che soddisfatti rientrano a casa. Subito in tribuna a salutare gli amici. La piscina è una bolgia si stanno svolgendo le staffette pomeridiane. Sono stanco ma entro da subito in clima gara, c’è da complimentarsi con chi ha gareggiato, da far coraggio a chi è al suo esordio, da convincere (senza riuscirci) il solito Max Dugongo pigro più che preoccupato. Quattro chiacchiere con Fabiana e Claudio ma anche con gli ex Giuliana e Romolo ed anche con il ritrovato amico avversario Massimo Tabucchi e alla fine arrivano le 18. Chiamata dell’ultima gara i 200 rana che chiudono questa edizione dei campionati regionali Toscana. Il mio nome è accompagnato da un tempo per me stratosferico che non ricordo neanche quando l’ho fatto: 3.32.00, ma che di certo non saprei ripetere al termine di questa domenica sportiva. Sento le gambe dure come il marmo (di Carrara), pesanti nonostante gli esercizi di stretching, la testa è libera, voglio fare bene e dare il massimo per me stesso, per la squadra e per chi è rimasto a vedere, a fare il tifo per me. Facce note mi accompagnano ai blocchi di partenza, facce da ranisti, sono forti troppo forti per sfidarli stasera. Stasera si deve nuotare di testa più che di gambe. Parto lungo anzi lunghissimo per i primi 50, poi i secondi provo a trovare più ritmo, nei terzi 50 la fatica arriva tutta insieme ma non mollo, rinuncio alle subacquee e via verso l’ultimo quarto di gara con tutto quel che rimane, arrivo a toccare la piastra, ultimo di batteria, fermando il crono in 3.37 e spiccioli. Una prova da brividi, da lasciarmi senza fiato per alcuni secondi, ho dato tutto, terza prestazione personale assoluta su questa distanza, sono felicissimo e soddisfatto. Mi sono divertito molto, ho vissuto una giornata entusiasmante, amici e amiche alzare trofei, neo campionesse e neo campioni regionali, che rispondevano a colpi di selfie agli amici e amiche che mandavano in rete immagini di felicità dalla maratona di Siviglia alla mezza di Scandicci e Carrara. Unico rimpianto non aver abbracciato come ormai consuetudine, lo squalo bianco, pardon il campione regionale, Mr. 900 punti Tommaso Azzaro. Mancanza compensata da una moltitudine di abbracci, applausi e meravigliose emozioni che mi hanno regalato tutti i compagni di squadra impegnati nel programma gare pomeridiano della mia domenica sportiva. “C’era una volta un re seduto sul sofà diceva alla sua serva, raccontami una storia! La storia incominciò...” .

Fonte: Francesco Fabbri