New York City Marathon 2015: approccio con NY, Times Square e la corsa in Central Park delle aquile

30-10-2015 12:55 -

Il risveglio è per forza presto. Raramente si riesce a dormire la prima mattina e tutte le aquile sono sveglie già dalle 4 o le 5 di mattina. Sia per il fuso che per l´adrenalina in corpo.
Alle 7,30 l´appuntamento è nella hall dell´Hampton Inn con le casacche ufficiali dell´agenzia.
Ci sono anche Simona di Torre del Lago, Ale di Livorno ed ovviamente l´inossidabile compagno di camera del presidente, Giacomo Leone, ultimo bianco (ed italiano) ad aver vinto la maratona di New York maschile (nel 1996). C´è anche Franca Fiacconi (vincitrice nel 1998 ed oggi designer e commerciale della Macron running, la marca delle maglie di questa spedizione italiana con l´agenzia Effetto).
Si esce con una leggera brezza e ci incamminiamo verso Times Square, reunion per fare una foto si spera godibile nei prossimi giorni. Ci salutiamo e fotografiamo tra l´eccitato e l´infreddolito.
Poi partiamo poco prima delle 8. Destinazione il parco! Ma è questo ´affondare´ tra i grattacieli ed attraversare che crea il primo feeling giusto. Poi Columbus Circle ed entriamo in Central Park col Fiaschi di Toscana TV e Morselli di Podisti.Net che fanno ... ´ecco il Maggini con le sue aquile´ e Giacomo si inviperisce ´Come il Maggini ... ed io no?´ ... effettivamente è un po´ una mezzasega, ma molto più in forma fisica degli anni precedenti (in chili) anche se il polpaccio immolato alla CorriBarletta lo scorso maggio, con me presente, ancora non lo abbandona ... ed il prossimo anno ci sarà il ventennale della sua vittoria da celebrare! Quindi interviste di rito eppoi si corre e basta.
Anzi, prendo le quattro girls e le porto a zonzo tra i posti più reconditi del parco ... laghetti, lago de ´il Maratoneta´ con Dustin Hoffman, il retro del Metropolitan, la ricerca della statua del cane Balto ma soprattutto foto con questi colori spettacolari con un sole meravigioso!
Siamo tutti eccitati ... facciamo correre le gambe che si sentono a proprio agio in questo miracolo della natura. Mancano gli scoiattoli, forse ancora assonnati tra il chiasso della preparazione dell´area arrivo della maratona in zona Tavern of the green (dove ci spariamo foto e celebriamo la statua dell´inventore della maratona, Fred Lebow) ma non mancano tanti altri popoli che qui corrono .. australiani, peruviani, francesi, inglesi, brasiliani ... qui c´è il mondo. Noi siamo il mondo! Correre è vita!
Cerchiamo di uscire dal parco e ci troviamo allo Strawberry Field con il mosaico dedicato a John Lennon, nel punto dove venne ucciso nel 1980. ´Imagine´ .. Immagina un mondo, il tuo mondo, qualsiasi mondo, purchè sia pace e serenità con te stesso e con gli altri.
Rientriamo in albergo dopo gli oltre 8km corsi, soddisfatti di ciò che abbiamo fatto e vissuto e che resterà dentro di noi non meno della maratona della domenica. Colazione ricca nell´albergo eppoi ....

Fonte: Andrea Maggini