Un bimbo di Mirco narra ... sono momenti di trascurabile felicità e/o di infelicità?

22-11-2015 20:11 -

Momenti di trascurabile felicità e/o infelicità
(Mirco) Quando, dopo 15km, dice... "bimbi, gli ultimi 5 si fanno tirati..." E te, ormai alla frutta, pensi: ma allora fino a ora cosa cacchio s'è fatto?
(Mirco) Quando lo segui a 4 a km e pensi... va bè... patirà anche lui... e poi lo vedi lì davanti che ti segnala un buca, saluta qualcuno e contemporaneamente ti dice, senza il minimo accenno di fiatone, "devi imparare a respirare così"; e te pensi: il problema mio è che così non respiro per niente.
(Mirco) Quando dice "bimbi, si parte piano!" e te guardi l'orologio e leggi 4'15.
[trascurabile infelicità] (Mirco) Quando ti dice "sei carico: ti ci vorrebbe una gara domani l'altro..."; ma te pensi che è l'ultima cosa che faresti domani l'altro.
[trascurabile felicità] (Mirco) Quando ti dice "sei carico... non devi esagerare con gli allenamenti!", e te pensi: bella roba... stai sicuro che domani e domani l'altro non faccio un cacchio, ci penso io!
(Mirco) Quando, in pista, propone al gruppo di fare il recupero di 200mt e non di 400 e te rispondi ok!, Va bene! Però vorresti farlo sempre di 400.
(Mirco) Quando ti dice "per recuperare quando sei stanco allunga un po' il passo e butta il busto in avanti!"; e te pensi che quel jolly te lo sei già giocato e non sai più cosa inventarti.

Commenti su facebook

Salvatore Pignataro
Ste cose le pensi in corsa oppure dopo? Se le pensi in corsa l'ossigeno al cervello affluisce quindi non è tanto male.

Marco Ceccarelli
Queste cose non le pensa. È così .

Francesca Battaglia
ecco... questi sono i motivi per i quali io non sono andata con Mirco ad allenarmi l atro fine settimana !!!

Raffaella Menconi
.....e per noi che leggiamo queste sono pillole di felicità !
Ma Mirco è... "cattivo"???

Francesca Battaglia
Ahhahhahha

Enrico Capraia Marchetti
No, è credente: crede che tu possa fare quello che tu credi di non poter fare.

Valerio Savino
De, io con la solita scusa del ritardo vi evito come la peste...

Luigi Tommasi
Sarà, ma per quel poco che mi sono allenato con Mirco ho avuto gli stessi pensieri (durante la corsa perché andando più piano sono certo che l'ossigeno arrivasse al cervello !). poi ho iniziato ad arrivare "tardi" agli allenamenti !

Nicola Chierici
[trascurabile felicità] Quando ho deciso di rifare il test Cooper invece di provare a starvi dietro e fare l'allenamento Mirco 800-200-400-200-400-800 so un cacchio sto dando i numeri ... sarei morto sicuramente

Mirco Caleo
Confermo che sono CREDENTE: e lo sono in entrambi i sensi.
Per il resto confermo tutto

Mirco Caleo
Anche il lato mistico della sofferenza

Mirco Caleo
.... però: ma quanto parlo !!!!

Mirco Caleo
... dimenticavo: CHE LA FORZA SIA CON TE !!!:::

Marco Ceccarelli
... Quanto parli... mentre corriamo sei l'unico in grado di parlare.
Grazie per questi allenamenti


Giuseppe Sego Viola
fornirò un decalogo delle "opportune" massime del Caleo all'adepto runner agonizzante... le frasi che comprendi solo sotto la doccia!

Luigi Tommasi
Mirco sei la nostra "icona"....

Davide Carfí
(Mirco) quando dice su WhatsApp: "Carichi eh!!! Lasciate energie per domenica ..." e tu immediatamente dopo pensi, sono spacciato! mi dovrò fare il mazzo...! Emoticon smile

Enrico Capraia Marchetti
Le diverse sensazioni e gli sbalzi di umore che si susseguono nei 4 giri di pista durante i 1600 della cuspide piramidale
Primo giro: cacchio, sono partito troppo forte... Se vado avanti così, minimo minimo scoppio al secondo... Meglio rallentare! (Duecento metri del primo) ...va bè, ora va meglio; ho già fatto mezzo giro del primo; finito questo ce ne sono solo altri tre... (Trecento metri). Cacchio ma quanto dura questo giro? Non ho neanche finito il primo e sono in stato di preagonia... [trascurabile infelicità].

Secondo giro: Ciccio, datti una regolata perché ne mancano ancora tre... Ma gli altri staranno male come me? Chissà che cacchio stanno pensando? Rallento. Ok, questo passo mi sembra sostenibile: duecento sono andati bene. Questo sarà un giro facile!, lo sento! (Trecento). Facile un cacchio... Ho riaccelerato senza accorgermene... Cos'è questo dolorino alla coscia? Sarà il preambolo di un crampo o è solo autosuggestione? Sto inconsciamente cercando un alibi per gettare la spugna? Boia quanto è lungo il secondo giro... (Trecentocinquanta). Dai!, cinquanta metri ancora, poi qualcosa si inventa... Fatto! Vaffanculo al secondo. Ora s'è scollinato! Moderata felicità.

Terzo giro: se arrivo alla fine di questo, giuro che faccio il quarto a fiamma [altra ingiustificata trascurabile felicità]. Temporaneo eccesso di entusiasmo. Accelero... Sono fuori soglia, porcatroia... Consequenziale ridimensionamento. Oh... Palle... Rallenta un po'!, gestisciti un attimo! Così... va meglio? Si, bravo! Insisti così! Il quarto lo fai tranquillo, va bene? D'accordo? Ok!

Quarto giro:
Ohioi... sono ripartito troppo forte... senti come ponzo... no via: la devo fa' finita di fa' queste cose... sono vecchio. Però, insomma, via... (duecento) Tutto sommato non sto mica malissimo... (trecento) Un cacchio: se c'era un altro giro fatto così era da defibrillatore. E la devi fa' finitaaaaa! (Trecentocinquanta) La vedi ancora la pista? Sì! La linea dei 400? Credo di sì? Ok... io mi spengo un attimo per risparmiare quella decina di molecole di ossigeno, te devi solo arrivare lì. Mi raccomando! A dopo!

Fonte: Enrico Marchetti