Lucca Flying run: buona la prima!

27-12-2015 19:14 -

Mi sono iscritta alla Flying Run di Lucca perché per me era importante ´esserci´, perché correre per chi non può più farlo e´ una motivazione superiore a quella di tentare un personale, perché Amelia l´ho ´conosciuta´ un po´ attraverso le parole di chi le era vicino quando ho iniziato a correre e perché comunque utilizzare questa passione con il pensiero di contribuire a qualcosa di importante appaga talvolta la nostra egoistica necessità di ´dare senso´: una celebrazione della vita attraverso la corsa, nonostante la vita in certe circostanze ci appaia profondamente ingiusta. Faccio il viaggio verso Lucca in uno scenario surreale avvolto dalla fitta nebbia; nonostante non sia prestissimo per strada non c´è´ quasi nessuno...ah già, e´ il 27 dicembre e per di più domenica...magari la gente e´ al calduccio a godersi il meritato riposo dopo le maratone alimentari natalizie (e un beati loro machimelohafattofare, si affaccia nei miei pensieri). Arrivo a Lucca e come si dice da quelle parti, e´ freddo bao: mi sono scordata i guanti....si parte bene! Raggiungo gli amici ´incredibili´ e per un po´ ci ripariamo nel bar della Sara in piazza San Michele, la partenza e´ proprio li di fronte, provvidenziale! Un saluto a due carissimi amici Marco e Francesco dei Seventies, il gruppo che organizza la corsa, i compagni di squadra di Amelia. Hanno i volti stanchi, sono in piedi dalle quattro del mattino per preparare tutto, perché tutto fosse perfetto (e lo è) ma ad ogni amico che vedono sorridono: grazie di essere qui. Gli abbracci ed i sorrisi presto scacciano il freddo...sicuramente dal cuore! Il tempo scorre e l´ora della partenza si avvicina, pettorale, chip...sono le 9.37 e la partenza e´ alle 9.45...si, e´ proprio ora di uscire dal bar; saluto la Sara un po´ a malincuore e vado a raggiungere gli altri...qualche foto e due risate e ci si avvia verso il gonfiabile. Oggi il Garmin non si accende nemmeno, la mia parte e´ esserci e ammetto che la testa pensa già al calduccio di fine corsa...per fortuna comunque la nebbia e´ diradata e si sta affacciando il sole...partiti! Il primo km e´ per me una sofferenza...passare dal caldo del bar al gelo dello start in circa 5 minuti, non è quello che propriamente raccomandano i manuali di corsa (e so che qualcuno mi tirerebbe dei nocchini!) ma ormai è andata così...l´aria ghiaccia che mi entra in bocca e arriva ai polmoni ancora non la so tollerare bene in più e´ il terzo giorno di fila che corro...mai fatto nella mia vita, ma tanto continuo a ripetermi, oggi e´ importante esserci e basta. Mi concentro comunque su di me, sul respiro e sui miei passi e dopo un po´ tutto trova la sua normalità: il respiro si allinea con i passi...ed è così che ti godi una corsa....potrà sembrare banale ma per me non era così, fino a non molto tempo fa. I km scorrono ed il freddo non molla...passano i ´rincorridori´...ci superano con una falcata agilissima, ad ogni concorrente raggiunto sono due euro i beneficenza, avanti così, siamo qui per questo. Arriva il ristoro a quasi metà gara, non mi fermo, meglio tenere il passo, prima arrivo prima mi posso scaldare...e la fatica nelle gambe inizia un po´ a farsi sentire ma se mi fermo mi becco ancora più freddo, questo il mio unico pensiero. La testa comincia a divagare quando sento dietro di me un respiro affannoso e dei passi pesanti, una ragazza mi si incolla letteralmente dietro: non mi supera e non retrocede...procediamo così per buoni 3km e sinceramente la devo ringraziare ...in qualche modo mi ha istigato a ´non mollare´...nonostante fossi li senza nemmeno avere acceso il Garmin qualcosa dentro di me diceva: oggi non si passa. Siamo già quasi nuovamente in centro, ma per arrivare ci sono ancora un bel po´ di stradine e soprattutto di curve...ma ormai non si può mollare più, supero anche due uomini che non gradiscono per niente e non ne fanno mistero: ringrazio anche loro...ho corso cercando di allontanarmi il più in fretta possibile. Ormai ci siamo davvero...l´incitamento di un amico speciale a fine corsa e poco dopo il gonfiabile e´ li...gli amici ´incredibili´

al traguardo ed un pensiero a chi non può correre più. La medaglia e´ al collo, poi mi giro per vedere il tabellone...spalanco gli occhi 52´28" ....PB!!!!! Non mi sono ancora ripresa dallo stupore ....quando sento lo speaker annunciare :´Mirco Caleo dei Pisa Road Runners´ secondo di categoria...istintivamente lo cerco fra la gente e lo vedo ...una apparizione in controluce ...cerco di incrociare il suo sguardo per complimentarmi con lui...da sempre un pilastro della nostra squadra...ma dopo poco non lo vedo già più. Anche oggi le aquile hanno volato alto e per una buona causa.

Fonte: Elisabetta Alderighi