Acciaiolo e Fauglia: in realtà formaggi a meno 5

17-01-2016 22:21 -

Non sono bastati i meno 5 gradi a ostacolare i nostri 53 a presenziare presso il caseificio della Famiglia Busti ad Acciaiolo. Prendo la macchina in via di Gello a -2 (alle ore 7.00), già in centro città siamo a -3, dall´ACI per l´Emilia siamo a -4 e dall´incrocio con l´Arnaccio fino alla piana faugliese il termometro non si schioda dai -5. Ecco, così tanti nella mattina più fredda degli ultimi anni con il sole che piglia per il culo mentre io e Marcellone non riusciamo a scrivere le liste degli iscritti ed i nomi sui cartellini ...anche perché l´inchiostro, pure lui, stenta ad uscire per far capolino dalla sfera...
Riusciamo a fare le prime foto facendo emergere le dita ormai diacciate dai guanti e dopo aver presentato la lista io e Marcellone azzardiamo la prima corsetta ... ma dopo 200 metri sono già fermo ... primo pit stop per la pipì ... il freddo è già impietoso. Scatto le prime foto del paesaggio imbiancato dalla brina...
Corricchio e pure in salita ... sono pesante ed il ginocchio ormai è una costante: fa male... o ci si corre sopra o si sta a casa! Ci si corre sopra finchè si può. Ed il ritmo ... lasciamo perdere ... sarà sui 6´30" circa ... con il buff scaldacollo a tappare la bocca per evitare che mi si diaccino i polmoni...
Arriva la salitella per Fauglia e mi ispira il pensiero che potrei pure correre il mio primo Gran Premio del Monte Serra del Vega 10 il 5 marzo perché l´ho promesso ai Familiari dei 44 ragazzi ... quindi ben venga la salita ma ... di colpo arriva un secondo segnale ... mica dal ginocchio ... mica dal papero ... dalla pancia ... il freddo, la salita fatta in modalità ardita deve aver smosso tutto dentro.
Mi raggiunge Marcello bello baldanzoso, vuol fare la 12km .. io sogno l´arrivo della 6 ...
Centro di Fauglia, vedo la Gattaiola ... il ristorino a base di tè caldo e si riscende ma uscendo dall´asfalto in un tratto sterrato, muschiato e gelato ... Uno del Marathon ci urla ´Attenzione! E´ ghiacciato!´ ... Penso io "Seeh, ora questo è ghiaccio" ... appena finito di pensare la scarpa mi va via due volte ed inizio a camminare la discesa fino in fondo quando mi raggiungono i rossiniani Mataresi e Pallotti. Con questo lotto per gli spazi w.c. dei campi ... al primo tentativo mi urla "Occupato!" ... al secondo, dopo il bivio, trovo un angolino assolato ... con la scusa delle foto della natura brinata (e qui ne trovate un po´) aspetto che la gente passi per buttarmi giù i pantaloni e fare il mio dovere ...
Dalla pancia gelata al culo gelato è un attimo!
Però poi si sta nettamente meglio. Nel frattempo sento un´ambulanza ... qualcuno è cascato nella discesa ghiacciata e si sarà fatto male. Saprò che è la Isabella degli Ospedalieri, la moglie di Gabriele che si è rotto il malleolo in due parti. Forza Isa e buon recupero! Gli altri fanno almeno 12 se non 18km incontrando pure un allevamento di lama, che sputano anche qui ...
Ultimi due km riprendendo il percorso iniziale della prima parte e completo così i miei 6km.
A questo punto dovrei finire con il racconto.
In realtà inizia la seconda parte: quella dedicata ai formaggi del Busti.
Fila per l´assaggio (che a me toccherà tre volte).
Paola che, dotata di carta di credito, fa la spesa di tutte le specialità riempiendo un bustone di tagli vari (formaggi alla vinaccia, ai pinoli, ai pistacchi, allo zenzero, cacio della nonna, etc.) e svuotando il conto in banca neppure fossero lingotti d´oro.
Marcellone che come ottavo gruppo numeroso seleziona una forma di formaggio e non contenti entriamo dentro il bar ristorante mensa con gli sgabelli a forma di ´forma´ di formaggio (sembra un gioco di parole) eppoi nella cantina sotterranea.
Insomma, hanno trasformato una normale marcia delle Tre Province in un fondamentale appuntamento annuale con un´eccellenza locale. Perché non ribadire??? Già, perché non prendere esempio in altre location?
La temperatura torna sopra lo zero così come la nostra allegria e contentezza durante il rientro a casa, che non è mai mancata neppure alle prime ore dell´alba!

Fonte: Andrea Maggini