Faeta for dummies

23-02-2016 21:33 -

Avete presente quei bei libri gialli, con una faccina simpatica in copertina? Ecco, quelli sono i "manuali per imbranati". Quelli che vi spiegano passo passo come riuscire a fare qualcosa. Matematica per imbranati, idraulica per imbranati, maratona per imbranati... Ce n´è (o c´è nè?!) per tutti i gusti. Perché questa premessa?
Torniamo a 2 domeniche fa. Vertical Faeta. Una gara da esperti in un tempo da lupi. Acqua letteralmente a fiumi, che scende dal Faeta. E noi, belli riparati, asciutti, al caldo a salutare ed assistere gli atleti. "Ma tu ci sei mai stato sul Faeta? No? Nemmeno io. E se un giorno andassimo tutti noi, noi un po´ lenti, un po´ imbranati... Si andrà pianino, ma prima o poi s´arriva" E così fu. Saltiamo il primo incontro, causa diluvio. Gli eroi lasciamoli fare a quelli bravi, noi siamo i dummies. E finalmente ci siamo. Ma anche oggi ha piovuto e fino all´ultimo non si sa se saliamo o se ci chiudiamo al caldo in un bar. Ma qualcuno dice (grazie Sonia!) "dai, si parte, dove s´arriva, s´arriva" Sono ormai le 15.15. È inverno. Poche ore di luce per noi. Ma si va. La dotazione è la seguente: 6 dummies. 4 paia di bacchette (ringrazio ancora Mauro che mi ha cavallerescamente ceduto le sue). 2 barrette. 0 frontali. Per fortuna, abbiamo almeno l´acqua.
Partiamo con lo spirito e la preparazione di una scolaresca di adolescenti. Il primo tratto ci dona dei bellissimi paesaggi. Commentiamo felici la fortuna di essere lì. E si arriva veloci al Mirteto. Foto di rito e ci complimentiamo di quanto siamo stati bravi e veloci, ormai siamo a metà, è fatta. Inizia la parte dura. Il terreno è insidioso, fangoso, sassoso, scivoloso, salitoso. Molto salitoso (cit. accademia della crusca, il suffisso -oso, in questo frangente, è valido). Iniziamo ad essere stanchi. C´è nebbia, molta umidità. Fa freddo. Ma ovviamente la maggior parte di noi non è coperta a sufficienza. Guardiamo il gps e ci illudiamo di essere arrivati. Poi la macabra scoperta: siamo in giro da oltre un´ora, sono quasi le 16.30 e il cartello indica Faeta, 1,2km. Impossibile. Viene buio. Ma ormai siamo lì, di strada se ne è fatta, vuoi tornare indietro proprio ora? L´ultimo tratto è davvero duro. Soffriamo in silenzio. L´atmosfera da gita di classe è rimasta un paio di km sotto. E c´è sempre più nebbia. E freddo. E poi... Il casotto. CINGHIALI C´È NÈ? Chissà se qualcuno correggerà mai quella scritta. Speriamo di no. Spalle attaccate al casotto, il vento ci ghiaccia. Dividiamo la barretta ed aspettiamo gli ultimi due. E poi si scende e si cerca di essere veloci, per una strada più lunga ma meno rischiosa. Ovviamente non ce la facciamo, da bravi dummies il buio ci coglie in pieno bosco. Per fortuna alla guida c´è Pietro che conosce bene i sentieri. È suggestivo l´arrivo del crepuscolo nel bosco, un po´ meno rischiare di cadere sui sassi. Ma la fortuna ci assiste ed arriviamo sani e salvi al buio pesto. I Dummies ce l´hanno fatta!

Fonte: Cristiana Cettuzzi