Prato Trofeo Questura e Camp. Fidal: la cronaca di un´impresa fantastica!

03-06-2016 17:34 -

Questa di Prato è stata una storia fantastica, fatta di donne e uomini, più ragazze e ragazzi a dire il vero, unite ed uniti da due ideali portanti: il divertimento e lo stare bene, fisicamente e mentalmente, se possibile insieme ad altri. In nome di uno sport praticato. Nel nostro caso, la corsa (ma poteva essere la bici, il freesbee o il curling).
Io solo so, quanto ´costi´ (in termine di tempo, sacrifici personali e passione) unire un gruppo di oltre 200 soci (dei quali 184 tesserati Fidal) per 350 tesserati (compresi quelli Uisp col Corso Running) e creare .. stimoli-obiettivo che consentano di entrare in forma, insieme ad altri e dare una soddisfazione di gruppo. In realtà, poi altri dirigenti sanno quanto sia difficile unire ed emozionare su altri fronti (dal trail e triathlon o tre province) creando altri ulteriori stimoli paralleli per non far mancare nulla, sorprendendo sempre in occasioni ed opportunità. Come sopra scritto, per il benessere psico-fisico.
Ma i valori fondanti si esaltano se lo sport praticato individualmente, assurgono ad un obiettivo comune, dove non esistono più forti o deboli, veloci o lenti, ma solo compagne e compagni di squadra con con i loro punteggi di categoria consentono un risultato globale. Una sorta di formichiere o alveare, dove tutto può saltare se l´ultima formica non porta l´ultimo pezzo.
In questo viaggio c´è stato lo stress del sottoscritto, nelle due settimane successive il week-end del Giglio, per non farmi mancare nulla doveva sia preparare il mio triathlon e questa gita di quasi 70 persone. E quando il mio esordio è sfumato per un dettaglio non previsto, mi sono chiuso a riccio pensando che anche se sto bene io, stanno bene gli altri. E che dopo Prato dovrò rioccupare del sottoscritto. Non sarei un buon presidente se dopo aver curato i 200 soci, perdo di vista l´atleta (con la a minuscola) di riferimento, per qualcuno/a un esempio come ve ne sono altri nel team (Elena, Paola, Francesco e Marcellone su tutti).
Per cui l´operazione campionato di Prato, così vicina alla spedizione del week-end elbano, incombe come noi mai, il lunedì mattina riesco (a fatica!) a chiudere la lista delle aquile e mando a Prato 65 nominativi (31 donne e 34 uomini, con 3 under 35, quindi siamo in 62 per il campionato master Fidal).
Ogni anno faccio due o tre chiamate alle armi, per creare questi momenti di coesione e corrispondono sempre a campionati Fidal (sulla mezza maratona e sui 10k, decisamente più difficili dei 21k dove dominiamo in Toscana da quasi 3 anni). Da non confondere con gli appuntamenti top (come le mezze di Lucca o Pisa dove possiamo raggiungere anche i 70 o 100 partecipanti), le chiamate alle armi sono i campionati dove si misura il senso di squadra, la realizzazione dello spirito. Esaltazione dell´anima delle aquile.
Per non farla palloccolosa dell´altro, la gara è di martedì sera, fatto orginale, penso che quando organizzano forze militari o la Polizia, questi eventi si debbano fare infrasettimanalmente per motivi di permessi e straordinari. Il martedì la forza lavoro potrà esserci con minori difficoltà. A Prato si recano una dozzina di noi in macchina. Il resto in pullman allestito e pagato dalla squadra. Alle 18.30 partiamo dal Galilei Hotel sulla Via Aurelia ed a parte la defezione della Costa la mattina, durante l´ora di viaggio fino a Prato arrivano le defezioni di Stagnari, Carlesi, Vanni, Pratali e Lippi. "Se mi salta un´altra donna mi prende una sincope!" penso io ... Il plotone passa dai 65 ai 59 ... ancora tanti vista la distanza (e saremo comunque il gruppo più numeroso della Toscana lo stesso nonostante i vicini gruppi fiorentini, pistoiesi e pratesi. Ma in queste occasioni sono i campionati a dettare legge, per cui i gruppi più numerosi verranno da Pisa, Livorno e Garfagnana ... la tanto bistrattata Costa Toscana insomma ....).
Parcheggiamo a circa 1 km e mezzo di distanza in zona ospedale ed a piedi ci carichiamo le borse ed andiamo in Piazza del Duomo dove mi caricano di buste coi chip e pettorali oltre ai buoni ritiro pacco per chi aveva prenotato la maglia. Ma mancano già 30 minuti alla partenza delle 20.30. Mi sento struggere, mancano ancora 15 persone a ritirare il materiale ma piano piano arrivano ... Cristiana, Daniela, Michele, Roberto, Paola e Fiodor ... fino alla Francesca, pratese, che alla fine mi da´ serenità perché sono arrivate tutte!
In 15 minuti distribuiamo tutto e con Valerio raccogliamo i soldi. Non c´è tempo per la foto di gruppo (che ci manca, mannaggia...). Mi vesto ... dopo che perdo un minuto per cercare la canottiera dentro lo zaino disperatamente .... salvo poi rendermi conto che l´avevo già indossata a Pisa ... Dobbiamo depositare le borse ed almeno 12 aquile rosse sono in fila (soprattutto donne) nell´unico bagno della stanzina e dei due wc chimici della piazza. Per fortuna ritardano la partenza di 5 minuti. Fondamentali per raggiungere la zona partenza dall´area dell´urinoterapia. Le foto del Pelati ci ritraggono proprio nel ritorno, più rilassati e vuoti... Alla partenza però realizzo che: a. non ho fatto la mia azione antiasmatica ordinaria (il ventolin l´ho lasciato in borsa!!!) ma soprattutto non ho mangiato nulla e sono a digiuno dalle 13.30 (sette ore insomma). E ribadisco, dentro di me, la necessità di re-investire un po´ di tempo su me stesso....
La gara. La mia la faccio breve. Partenza dal fondo, primi km attorno ai 5/5.10´ a km ... (sempre meglio del Vivicittà Livorno quando partì a 5´55" o alla Laviosa a 5´30") ....poi le curve ogni 100 metri iniziano a minare la salute del mio ginocchio. Se ci sono drittoni tengo i 5.15, se ci sono le curve e le salitelle infide sui lastroni sconnessi scendo a 5´30" ed oltre e non recupero, respirando male ... Pertanto, vedo di fare il lavoro per cui sono qui, pilotare un po´ di donne all´arrivo e fare il gioco di squadra. E mi trovo a ´separare´ le chiacchierone Cristiana e Valeria (non me ne volete, ma dopo avete scritto una storia importante per il team con i vostri punti), ho accompagnato Denise per due km, ho agganciato Francesca che forse è stata più lei a tirare me e nell´ultimo km e mezzo la Paola S. col marito Fiodor. Chiudo in 55´ circa ... idealmente con una soglia anaerobica a 5´30" a km. In realtà so di valere molto meno, direi 5´10/5´15. I 10km fatti bene possono sostituire, infatti, il test Conconi e dare un´idea abbastanza precisa sul proprio stato di forma.
Ma la gara vera era quella dei punteggi di tutte le aquile.
Avevo stimato il podio per le donne e la fatica ad entrare tra i primi dieci team per gli uomini.
Ma al gazebo Sdam esce la notizia: Pisa Road Runners femminile è campione regionale Fidal per soli 5 punti sull´Orecchiella Garfagnana (poi saranno 6 visto che mancava la Ruberti) ed a seguire La Galla Pontedera e Livorno Team. E gli uomini sono quinti a sorpresa dietro Parco Alpi Apuane, Orecchiella, Livorno Team ed Atletica Prato. Un tripudio quindi e l´attesa per salire sul palco per due volte è stata forte. Unica aquila a salire su un podio individuale è stato Edoardo Bracci (in realtà c´è andato il sottoscritto che si è trovato come più giovane sul podio ma il meno elastico....), terzo nella categoria MM65. Non sto a raccontare la festa a Prato, sull´autobus, su facebook, su whatsapp, etc ... saranno le ragazze e ragazzi a raccontarlo, se vorranno.
Nelle ore successive, poi si è saputo del ritiro di Gloria Marconi, la grande pluricampionessa italiana sui 5000 e 10.000 metri che se fosse arrivata avrebbe scritto un´altra storia di questo campionato relegandoci in seconda o terza posizione. Ma questo è lo sport dove le vittorie nascondono sempre mille combinazioni e spesso tanta fortuna. Vittorie che cancellano tutti i sacrifici, almeno per un bel po´.

Faticoso, e stressante, convincere alla partecipazione in queste condizioni inusuali, ma brave le nostre aquile a partecipare e vivere uno dei nostri momenti più indimenticabili. Si sarebbero pentite di non esser venute.

Ho immaginato l´evento come se fosse stato seguito da una persona sul divano di casa, con un sistema di attribuzione dei punteggi online, che ancora non esiste nel mondo running, ... La vittoria delle nostre, come il piazzamento dei nostri, è stato fatto con lo zoccolo più duro del team, quello delle formiche operaie in assenza, temporanea, delle (e dei) leader. Quindi ha ancor più valore.

Dopo 46 minuti di gara ... al traguardo sono transitati oltre 300 atleti.... sono arrivate le prime 32 donne, il nostro team è ancora fermo a zero punti .... mentre le altre squadre veleggiano in classifica con oltre 100 punti ... nel frattempo le nostre aquile lottano gomito a gomito, in notturna per le strade pratesi, per migliorarsi e per arrivare e conquistare, fino alla fine, un sogno ´comune´, spesso superando avversarie con altri colori e recuperando importanti punti... Forse non hanno ancora ben capito come funzioni questo ´giochino´ ma sanno che la presenza conta, ma conta anche provare a dare tutto ... Ad un certo punto, al minuto 46´22" ... arriva la Simona Braccini e sigilliamo il nome Pisa Road Runners in classifica. Sono i primi 20 punti della serata e lo facciamo con la donna che, per questa occasione, si sarà assorbita quasi 400 km provenendo da Massa ... punti che arrivano da lontano ... Come lontanissimo è ancora il vertice che vede ben altre squadre già stradominare (Orecchiella in testa) ... Poi arriva Paola Grassini (48´32") con 7 punti di categoria. Paola è la capitana della serata in sostituzione di Elena Cambi. La co-fondatrice del team uscita da una importante operazione 50 giorni prima arriva meglio delle ultime prestazioni (Laviosa e frazione corsa al Triathlon dell´Elba di tre giorni prima). Siamo, però, solo a 27 punti. Ne servono almeno 171 per vincere, l´Orecchiella è a 170, le sue otto fortissime donne sono arrivate ... Noi adottiamo una strategia diversa, stante il regolamento. Abbiamo tante assenze importanti ma anche un immenso patrimonio valoriale ed umano. Questa è la squadra che abbiamo costruito nei mesi tracciandone la strada. Ma stasera c´è un´altra strada da percorrrere ed è lontanissima quando arriva Stefania Lorusso (alias ´Steve Steve´ su facebook) e sono altri 8 punticini (35). Il crono scatta sui 50 minuti, scatta quanto le leve possenti della nostra lituana Viktorija Smaliukaite che con il quinto posto di categoria piazza altri 22 punti (il massimo per il team questa sera) e ci impenniamo a quota 57. Al minuto 51´45" arrivano la Francesca Favati, fuori classifica perché ancora under 35 ma piazzandosi al settimo posto seniores e la Daniela Trentacapilli che blinda il suo personale, dopo le nostre ripetute ad Asciano lungo i condotti ogni santo giovedì. I suoi 12 punti sono figli di quell´allenamento (69). Minuto 52: arrivano la splendida Francesca Malfatti (16), l´istruttrice di nuoto Elisa Iacopini (10), la rientrante (dalle goduriose ferie) Gianna Borghesi (2), l´esordiente Alice Ristori (14) e Paola Santoro (1) ed il team si piazza tra le prime cinque squadre con 112 punti. La vetta è ancora lontana. Ma quando si parla di "vetta" arrivano le scalatrici dei nostri monti, le nostre trail runners, le aquile dei monti (e del Faeta soprattutto): ecco quindi arrivare Valeria Antoni (6), Cristiana Cettuzzi (10), Raffaella Menconi (4), Valentina Damiani (8) e Guia Bessi (13) in splendida quinta posizione di categoria. Altri 41 punti che ci portano a quota 153. Siamo sul podio. E´ un argento. Ma con le nostre in gara stanno ancora correndo varie donne della Galla, gente importante di categoria e grandi donne col loro carico di punti di ´peso´ ai fini della classifica finale. Ora serve il lavoro delle operaie che completino il lavoro portando gli ultimi mattoni e completare il tetto. Le fondamenta le avevamo costruite portandovi qui a Prato. Le pareti sono state tirate su. Ora serve il lavoro finale, quello più sporco e difficile perchè c´è una costruzione mentale di chi pensa di non essere mai utile, ma lo è ... eccome se lo è. Sono fondamentali quelle donne quanto quelle di testa, nessuna esclusa. Ecco la pratese di casa (Francesca Mancini) che piazza i suoi 2 punti, poco dopo la Paola Selleri supportata dal marito che ne piazza un altro. I mattoni stanno arrivando ... (156). Arriva la labronica ciuffa (liscia stasera però) Denise Ferri, che avevo individuato come uno degli elementi con maggior carico di punti da portare all´arrivo accompagnadola per due km ... ed infatti le mie previsioni vengono rispettate: arrivano altri importantissimi 6 punti (162)! Quest´anno i punteggi non sono sequenziali, di uno in uno, ma saltano di due in due, o di tre in tre nelle ultime categorie. Qui ce la giochiamo proprio sui singoli punti. Elisabetta Alderighi, l´esordiente Antonella Mamone e la Francesca Battaglia portano altri tre preziosi punti (165). Abbiamo ancora 5 donne ... l´Orecchiella è a 170 punti ... la nostra Silvia Ruberti sta zoppicando per uno stiramento ma stoicamente avanza, non molla... stoicamente. Avanza come avanzano, con la consueta allegria, Margherita Andreotti, Maria Cristina Giusti e Angela Rotella oltre alla Stefania Dandoli, meno allegra ma presa dal suo record. Vabbè, se arrivano e portano tutte un punto sarà pareggio, titolo ex-aequeo. Ma succede l´incredibile, Stefania riesce a stare sotto l´ora (59´08") prende 7 punti e supera le avversarie (172)! Goooooooooooollllll!! Abbiamo segnato al novantesimo ... anzi no, al 59esimo ... ora serve conservare nei minuti di recupero, si lotta con le donne pontederesi che non sanno del ritiro della Marconi, sennò sarebbe stata una lotta ancor più pazzesca. Ecco quindi le altre, sigillano tutto blindando l´opera e fissano il risultato in 176 punti per una incredibile rimonta finalizzata al minuto 59´08". Si può festeggiare perché tutte le nostre donne sono state determinanti. Abbiamo vintooooooooo!!


Le nostre donne, pertanto, portano a casa il loro primo titolo regionale Fidal sui 10km su strada. A Carrara 2013 e 2015 arrivarono seconde (dietro La Galla Pontedera) e terze (dietro il Livorno Team e la Galla). Nel 2014 vinsero sempre a Carrara il titolo ma Uisp (davanti al Livorno Team e La Galla). Questa volta sono prime ed è il titolo più difficile da conquistare a livello master. Durissimo sarà difenderlo nel 2017, ma intanto godiamocelo per un anno intero. Ad ottobre, a Pisa, ci sarà, invece, da difendere il titolo regionale sulla Mezzamaratona che deteniamo dal 2014 (Pisa) e 2015 (Fucecchio).

E nonostante tutto ... se dalle donne ci si aspettava un posto sul podio, la vera impresa resta quella maschile tra i primi 5 team maschili della regione, nonostante le assenze degli alfieri. Ed andiamo orgogliosi anche di questo per una festa globale e due coppe da portare in autobus neppure fossimo il Real Madrid.

Avanti così e grazie per le emozioni che ci date e per seguire le nostre follie.

Ps: adesso vado a brindare con la mia squadra maschile che pian pianino sta crescendo anch´essa ....


Fonte: Andrea Maggini