Chianti Marathon: la mia prima 42km ... o erano 43?

07-06-2016 23:03 -

Qui ancora non sapevo cosa mi avrebbe lasciato la maratona, cha maratona non è perché 43 e più di 42.
Nell´ordine gli occhi pieni di paesaggi stupendi , scorci toscani i cui profumi sono un luogo della memoria, due anziani al limite del loro casolare che ci hanno incoraggiato come non mai, lui con la giacca della domenica lei con la pezzola colorata e il grembiule delle occasioni, le discese spettacolari , l´incubo delle cantine Santa Cristina al buio e al chiuso, le vigne in salita, i paesini incastonati nella natura millenaria, il legame con la compagna d´avventura Emmanuelle a cui devo una maratona, le lacrime della gioia, la resistenza di aver corso anche in quei momenti in cui le donne stanno male,il sole, i fichi, le ciliege, i castelli, i gatti, i gelsi pieni di more,le stradine in salita che si inerpicano sulle colline, l´arco gonfiabile e i 1200 metri di dislivello il cui tributo sono stati entrambe le unghie degli alluci, il chilometro successivo alla doccia e la gioia di una persona meravigliosa che mi ha regalato una giornata splendida , una compagna che ha capito quando dovevo fare i conti con me stessa e quando invece dovevamo festeggiare, la casa del popolo di Mario Cioni e la serenità di un ritorno a casa da chi aveva la voglia di ascoltare tutte queste emozioni. Grazie ancora a Nino e a Raffaella...ora ripiango lo so...

Fonte: Valeria Antoni