Trio Garmin Triathlon Sprint Forte dei Marmi: il tris è servito. Le foto

12-09-2016 16:13 -

Suvvia, il tris degli Sprint è servito. Fatto e completato. Adesso posso dire di essere un triatleta (o ´triathleta´) seppur su distanze "sprint" (750 metri di nuoto, 20km di bici e 5km di corsa) completo. Avrei voluto regalarmi questo "status" a 50 anni o lo scorso anno a 51 .. vabbè ... me lo piglio ora a 52 e magari dal prossimo anno allunghero´ verso gli ´Olimpici´, il doppio degli  Sprint ... 1500 metri di nuoto, 40km di bici e 10km di corsa. Poi vedremo se puntare verso quel simbolino protetto dalle normative sui marchi internazionali che prende il nome di ´Iron Man´ (Mezzo pero´,.. l´intero mi pare una follia quanto la 100km del Passatore, soprattutto per il mio peso ed i miei dolori e la mia sempre piu´ limitata resistenza soprattutto con la corsa)
Un anno fa, proprio qui a Forte dei Marmi, saltava il mio esordio per il mare mosso e non presi il via neppure alla gara di Duathlon con il ginocchio ed il tendine d´achille che mal avrebbero sopportato quell´aggiunta di km di corsa sparati sin dall´inizio in ultima batteria con l´ambulanza al seguito ... eppoi c´era la mia undicesima maratona di New York che diventava a rischio (e difatti poi avrei camminato non meno di 15km col ginocchio ormai ´out´). A Primavera il miracolo: sedute settimanali sul lettino del Guerrini ad Asciano ... e ...soprattutto un bel bite... in bocca ... ed i dolori spaventosamente si dimezzano fino, quasi, a scomparire.
Prima pero´....  c´è stato il vero flop all´esordio a Porto Azzurro, Isola d´Elba, a fine maggio con il ritiro alla prima boa per una crisi. Non respiravo piu´! Preso dall´agitazione della calca nuotavo in apnea ... e la compressione della muta (messa per la prima volta in gara, ahi ahi ahi .... errore madornale) fece il resto. La testa voleva andare (altro che panico, ero carico e preparato abbestia!) il corpo invece no! Game Over dopo pochi metri. Stranissima questa cosa, ma frequentissima, così mi dicono. E da allora ho sempre notato il ritiro di almeno uno o due partecipanti per motivi simili. E da allora ho imparato a nuotare in mare con la muta qualche giorno prima della gara. Ricorderete che, tutto sommato, la presi bene, come insegnamento ... ma fra quello che il corpo detta, che la bocca dice, le mani scrivono ... la testa avrebbe meditato una vendetta a 360 gradi. Come al solito quando vengo abbattuto, moltiplico le forze per tre, sempre! E difatti avrei dovuto fare, non uno, ma ben.... 3 Triathlon, in tutte le condizioni! Non ci sono storie!!
Quando si cade, ci si rialza per diventare più forti.
Dalle vittorie s´impara poco. Dalle sconfitte, moltissimo!
Vendetta che si sarebbe realizzata con questo tris di Triathlon Sprint: Parma a fine giugno, Viareggio una settimana fa e Forte dei Marmi domenica scorsa.
In pratica: piscina (Parma), mare con solo body e tante meduse (a Viareggio), mare con anche muta (e non era scontato il risultato visto il precedente!) a Forte dei Marmi. Questo per il nuoto.
Ma anche varieta´ nella bici: leggera salita e leggera discesa a Parma (a 30kmh di media), pianeggiante completa con 8 giri di boa sul multilap nella passeggiata a Viareggio (a 32kmh di media), salitona spacca gambe sulla salita per il castello di Montignoso e discesona a quasi 70 kmh.
Per la corsa: campestre tra i campi del CUS Parma, sui marciapiedi della passeggiata di Viareggio e sul lungomare del Forte.
La differenza stavolta l´ha fatta proprio il nuoto con la muta che mi ha consentito di rientrare in T1 con ancora una settantina di bici da prelevare e non quasi solo con altri due o tre panzoni ... Quindi mi sono sentito "in gara". Complice anche la batteria, non più tra gli ultimi ma nella seconda maschile figlia del rank.
Per il resto che dire?
Alla fine è stato il risultato apparentemente peggiore (1h41, rispetto all´1h26 di Parma con frazione bici piu´ corta di 2k e 1h28 di Viareggio) ma gara piu´ vera, appagante e tosta con un cancello finale a 1h45 oltre il quale venivi squalificato. Ogni gara va per conto suo, ha la sua storia, il tempo non è confrontabile con gli altri. I coefficienti di difficolta´ stanno proprio a dimostrarlo.
Vado orgogliosissimo di questo tris, fatto con la mia bici vintage Bianchi anni 90 (o 80?), che forse (!!!), abbandonero´ nel 2017 per puntare sull´Olimpico e dei miei 100 chili che sono pure meno dei 105 di qualche mese fa ... che mi hanno supportato. Ma resta vero che per fare le cose per bene, soprattutto per fare le salite in bici, servirà ridurre la zavorra sennò il Serra da Calci e men che mai da Sant´Andrea di Compito me lo sognerò e basta. Serve solo dare continuita´ e non fare bischerate. Ed infatti, a questo giro, non andro´ a New York a rovinarmi nuovamente, anche per problematiche personali.
Dicevo della gara: mi sono divertito tantissimo. Con Paola e Michele ed i compagni di squadra a tifare, Marco, Andrea, Emiliano, Simona, Filippo eppoi il nostro Beppe con figlia presente anche ieri nella missione di mettere i volantini della nostra gara del 25 settembre a Tirrenia insieme agli amici della 1A Mistral Triathlon.
Posata la bici in zona cambio con religiosa e metodica cura insieme al resto del materiale per le frazioni bike e run. Con me resta uno zainettino con occhialini, cuffia, una banana, un gel, un po´ d´acqua e la sacca con la muta.
Prima dell´inizio, brevi battute con Daniel Fontana e lungo colloquio con Alessandro Fabian che mi ha parlato dell´esperienza di Rio de Janeiro e di altre cose familiari. La lotta con la muta è sempre illogica: tira, strizza, allunga, immetti acqua (e pipì bella calda) ..., ritiri... insomma ... uno stress continuo, ma la paura di rifare la frittata è stata veramente tanta ed anche le foto della partenza ne rappresentano l´eloquenza. Quindi il via a nuoto alle 14.12. Alle 14 era partita Paola, una delle poche senza muta. Dopo 80 metri le meduse si fanno vedere ma noi siamo già in "tonnara". Bello sapere che stavolta c´è gente che dietro di te deve ancora partire. A fianco a me uno dei campioni con la cuffietta verde (credo Barnaby). Uno dei suoi pupils age group si sta attardando. La seconda frazione maschile ha la cuffietta bianca. Michele mi è partito avanti ma alla fine della frazione, che conduco bene dopo i cazzotti e le pedate della prima boa, è dietro di me di un minutino. Quando mi alzo in piedi, inizio la svestizione ancora in mare, butto giù mezza muta, ci butto due litri d´acqua dentro per poi toglierla meglio ... e corro sulla spiaggia. Anzi .. ´corricchio´ perché nella rampa di legno mi superano 5 o 6 persone piu´ veloci ...io mi fermo pure a fare la doccia e mi supera il Mattiello ... eh no, caro pelato mio ... te sei uscito peggio di me dall´acqua e non transiterai al controllo del tappeto dei chip prima di me, na deh .. c´è da correre sulla strada... Così lo rincorro e con uno scattino in zona T1 entro per primo ... solo per testimonianza, adesso pole anche andarmi via...  Quindi circa 230° su oltre 310 partecipanti maschili .. soddisfazioni per uno che fino a 5 anni fa nuotava con il nasino ed aveva le gambe a L sotto l´acqua.
A quel punto il delirio. Io sbaglio fila, il Mattiello si accascia per mettersi i calzini, tolgo la muta ma mi accascio pure io ma per mettermi le scarpe da bike, senza calzini, pompettina per l´asma senno´ ci tiro il calzino (che non ho a quel punto) e via ... esco con la bici in mano.
Intravedo all´uscita Silvio e Rosy con le loro bimbe che incitano come le triaquile con le loro macchine fotografiche. Due minuti e mezzo in T1 ... tra i peggiori della giornata! Forse il peggiore...
Si monta in sella, sgusciano i pedali tra due bestemmie ma al terzo tentativo arriva il ´click´ ... si alzano le chiappe, si sale sui pedali e si spinge ...
Al primo ponticello per il Cinquale sento il cuore che impazza ... rallento e bevo ... ma mi sparo più aria in gola che sali minerali ed acqua. Stavolta moio se mi riempio i polmoni d´aria...
Inizia l´infida salitella che porterà a Capanne e Prato ... il Mattiello è davanti di 100 metri, supero due o tre ´nordici´ (del Pro Patria e Varese Triathlon) ed uno che ha problemi strani con la ruota posteriore costretto a fermarsi un paio di volte ed inizia la salita per il castello di Montignoso. Rotino e penultimo cambio. E la fisica inizia il suo percorso.... salgo con i miei 100 chili ed una bici d´acciaio anni ´90 tra gli 8 ed i 10kmh ed una ventina di partecipanti mi pelano via come nulla fosse .... Io ponzo come pochi ... non so se sono il solo a ponzare come un caprone tibetano o se è il mio orecchio che sente solo il sottoscritto ...
Dopo 2 km un partecipante scende dalla bici e vomita di tutto. Sul mia destra lo spettacolo del mare ... il sole continua impietoso ... eppoi, tra due fotografi accasciati, sento ´Forza Andrea!´ E´ la Michela Santini, splendida amica, di ritorno dai mondiali di Mezzo IronMan in Australia. Compagna di squadra un anno fa, sabato tanto generosa quanto sfortunata nell´Olimpico una volta raggiunta la seconda posizione assoluta.
Si scollina e stavolta la fisica arride in mio favore e si passa ai 50, 60, 65 fino a quasi 70 kmh orari in discesa. Recupero subito 5 o 6 posizioni .... una curva a 90 gradi la prendo un po´ larghina, ma quando infilo, passando loro nel mezzo con somma sorpresa, un partecipante livornese/amaranto ed uno spezzino/bianconero ... i miei colori nerazzurri del body hanno un inaspettato moto d´orgoglio che, scodinzolando per la felicità, mi trasmettono energie uniche e soddisfazione recondita sottocutanea. Insomma ... mi vengono i brividi abbestia! Per dirla tutta: GODO!!! (sia inteso però che poi a corsa mi avranno ripelato .... sigh)
Siamo a meta´ gara ed in pianura inizio ad infilare i partecipanti quasi sui 35kmh ... in pratica li recupero tutti, comprese tre donne partite 12 minuti prima, ed a 5km dal fine frazione, su un cavalcavia, ... anche il Mattiello sol suo bodyno azzurrino che gli fa un outfit che pare un modellino di nulla ... ih ih ih. Tanto lo so che poi mi fara´ il culo a corsa ma intanto mi diverto così. Poi inizia un ´do ut des´ con uno di Varese .... scatta lui ... scatto io ... riscatta lui ... riscatto davanti io ... in fondo il ciucciaruote del pelato col tutino azzurrino (che, anzi, nel dopo gara mi dice pure che facevo il furbino .... oh Stefano ... ma se un ci si diverte un po´ in questi 20km di bici ... eppoi non sono esperto ... ho iniziato ad andare in bici da corsa due anni fa, a 50 anni .. so na sega io di strategie, risparmi energetici, etc etc.. mi sento un bimbo col triciclo... non mi fermate senno´ mi metto a piangere e mi sdraio per terra...). Mi viene incontro il Frassi che dice che sto andando bene ... yale deh ... anche questa detta da un ciclista vero?
Siamo sul lungomare ... alzo il culo sui pedali come se fossero le ultime centinaia di metri di una tappa del Giro d´Italia .... sensazioni uniche ... come quando da piccino giocavi in camera tua con una pallina da tennis e facevi finta di essere Pablito Rossi o Bettega e di segnare a Zoff o Albertosi circondato da 70.000 spettatori .....  ma ... gia´.... c´è anche da correre? Ri-yale deh ... Si rientra in T2, stavolta non sbaglio fila ma mi riaccascio per fare il cambio scarpe, giro il pettorale, bevo un po´ ... riperdo posizioni su posizioni ... esco e corro ..... Corro.... faccio finta di correre ... all´inizio vado a 5´30" ... poi rapidamente mi ritrovo sui 6´. A Viareggio andavo sui 5´25" ... quindi mi sa che sto pagando la frazione di bici ed il caldo (a Viareggio partimmo alle 9, qui alle 14 ... un massacro!). Sono ´cotto´! Et voila´, siori e siore .. les jeux sono fait! Ma se non altro nuoto e bici sono alle spalle. Non sono affogato e non ho forato  men che mai cascato! Debbo solo portare in fondo questa fottutissima avventura. La più tosta sin qui fatta, maremma impestata ladra ed accidenti a me ... con tutta questa gente al mare a godersela e milioni di persone a vedere le frecce tricolori a Tirrenia e Marina di Pisa io sono qui ... a soffrire senza neppure una medaglia ma solo per la gloria personale. Ma si va avanti, cane delle berve! Mi superano anche in questo caso in 5 o 6 ... ma neppure ho voglia, né ho le energie, per stare dietro a qualcuno .. .debbo solo far passare una mezzoretta di tempo e piazzare sti fottuti 5km mentre i compagni di squadra e Simona urlano ed incitano. Al primo giro mi par di morire .... sono solo 2,5 km ... butto giù le braccia ed uso solo tecnica ed esperienza, come gli ultimi km di una maratona ...
E zitto zitto, sta finendo, ultima curva, portale dell´arrivo, io mimo il volo dell´aquila ed è finita! 1h41´ ed un po´ mi sorprendo in negativo...mi sembrava di aver fatto meglio ... Mi ingozzo d´acqua e grappoli d´uva. Poi arriva Michele due minuti dopo.
Quello che ricordo è che mi sono piazzato a sedere davanti al palco delle premiazioni e sono restato in coma per mezzora ... non avevo voglia di nulla, di parlare, di pensare ... Solo recuperare dalla fatica e credo da un po´ di disidratazione. Ed il pensiero va ai compagni di squadra ed amici che avevano fatto il doppio il giorno precedente con l´Olimpico: ma come minchia hanno fatto? Mi convinco che per fare l´Olimpico ci sarà da lavorare molto e bene! Sin da subito pero´!
Poi doccia al bagno della spiaggia, premiazione di Paola (3a di categoria), recupero della bici e materiale in zona cambio e .... buona la terza!
Ora sono soddisfatto e posso dire di conoscere il triathlon in tutte le sue vesti di base!
Serve allungare, e stare sempre bene, prima di tutto!
At salut, cane delle berve!
La TriAquila presidenziale.
P.s.: non conosco persona che non possa diventare anch´essa Triatleta (o Triathleta ... so na sega io)
P.s.2: il triathlon è come la corsa, te che sei una ciofeca alla fine parti dalla stessa linea del campione che fa le Olimpiadi o che addirittura le vince (come successo tante volte, correre nella stessa gara con Stefano Baldini).
P.s.3 ... se leggete tanti ...&nsb ... non so cosa farci ... ma questo sistema del piffero me li piazza sul testo in modo random .... Sorry.



Fonte: Andrea Maggini