Trail del Penna: Ci sono Persone ....

05-02-2017 17:47 -

Niente di epico, niente di mistico. Semplici riflessioni che, non so perché, mi escono meglio dopo un trail, sia che io abbia partecipato, sia che abbia organizzato o fatto servizio. Forse perché la vera essenza, il vero metro per misurare le persone, non è l´impalpabile logica dell´apparire, ma l´ineluttabile spessore dell´essere.

E, tolte le disgrazie, le prove vere della vita, le sofferenze, le malattie, le perdite, forse, per noi popolo civile e civilizzato, ciò che più riesce a mettere a fuoco e a nudo la nostra essenza, è la fatica, il sacrificio. E probabilmente niente più che un trail, più che la lenta ascesa alle nostre vette, la caduta nel fango, la sopportazione della fatica, del freddo e della fame, niente più di questo, svela e palesa il nostro più intimo essere.

Ci sono Persone, che poi il trail neanche lo corrono, che si mettono a disposizione... a servizio. Servizio o servigio, opera non retribuita da mercede, con cui si soddisfa l´altrui desiderio o bisogno...

Lustro e serto d´alloro per i nostri atleti, ovunque in gara, ma io oggi voglio spendere un po´ di fiato per rimarcare la lodevole opera dei servitori, la gratificante vicinanza dei comprimari, la rassicurante presenza dei silenti che si mettono in gioco, che si sobbarcano l´ingrato compito, che si adoperano per abbassare o azzerare il rischio degli altri.

Così, il Volontario, ovvero colui che procede da interno impulso, corroborato da perfetta cognizione di causa, i Volontari del Penna, oggi sono il mio personale vanto da dirigente, il mio passaporto, il mio fiore all´occhiello.

La via della consapevolezza è come una scala a pioli; alcuni sono a metà, altri a tre quarti, qualcuno è in cima e poi c´è chi è ancora a terra e non ha ancora poggiato il piede alla prima alzata.

Nessun problema, si sale per gradi, si cresce pian piano, oppure si volta le spalle e si va altrove, dove forse la logica dell´apparire appare più lusinghiera. E quella scala a pioli resta là, metro e metronomo del nostro umano sentire... o la si accetta o la si rifugge.

Nel fango, nella nebbia, sotto la pioggia, ore e ore di servizio, imperterriti, caparbi e sorridenti......... e, non appena scesi al piano, il cuore ed il cervello già volti avanti: "Oh Sergio, domenica c´è il Vertical... se c´è da far servizio, io ci sono!"

Ecco, oggi il mio plasuso va a quelli che sanno dire: Io ci sono! E poi, ti sorridono complici.

Grazie della ricchezza che ci donate.

Grazie

Il Segretario Sergio



Fonte: Sergio Costanzo