Spedizione di una ventina di aquile a Levigliani, comune di Stazzema ai piedi del Corchia. Io armato di bastoncini e zainetto con acqua (per me è un trail vero e proprio nella prima parte). Aizzosamente qui presenti ma le prime salite chiudono il becco con le Voltoline, una serie di zig e zag impietose fino all´ultima parte con scalini scagliati da curiosi strati multiformi che il Caroli propriamente definisce ´a millefoglie´, memore di dolci. Quindi si passa sul retro in zona Mosceta e gli splendidi boschi di faggeti ai piedi della Pania dove corriamo sempre all´ombra.
Fino ad uscire a metà percorso, al km 9, dopo quasi due ore di corsa alternata a camminata .... cocomeri e poponi ci fanno da necessario reintegro quando poi, dopo alcune foto panoramiche, si passa a ben 8km letali in discesa asfaltata ... che segnano ginocchia e piedi, perlopiù gallati e distrutti.
All´arrivo, la giovane comunità non ci fa mancare nulla anche se l´orda dei percorsi brevi aveva già spolverato le cibarie dai tavoli. LA doccia è stata salutare prima di andare a pranzo a 12km di distanza, in località Pruno, poco dopo Cardoso ricostruita dall´alluvione del 1996. Splendido borgo con vista del Forato come splendida la locanda del Poveromo trovato dalla Raffaella. Nel frattempo ci hanno raggiunto Pino, Gabriel e la mamma di Raffa per mangiare tordelli gustosi, antipasti abbondanti fino alle tartare ed altre prelibatezze del posto.
Ma il giorno sembra non finire. Con tre auto passiamo il Cipollaio, entriamo in Garfagnana e ci assestiamo sopra Careggine a 1.100 metri di altezza nella casa di Marcellone e Sirkka in un villaggio che, poco sopra agli impianti sciistici, sembra proprio di essere in montagna al punto da far crescere rigoglioso pure il rabarbaro finlansede di Sirkka.
Per dirla tutta .... rientriamo a casa poco prima delle 20.
Quando si sta bene ... e si sta bene ... anche se coi dolori alle gambe...