Il mio Trail del Malandrino 2013.

11-06-2013 01:12 -

Eccovi un resoconto della mia gara del Malandrino...
Erano già un paio d´anni che avevo sentito parlare di questa gara. Una cavalcata di incredibile estetica dalla pianura dell´Arno al cuore dell´Appennino Tosco-Emiliano, una vera linea logica, piena di storia e suggestione...un trail nella mia terra toscana apprezzato da moltissimi appassionati da tutta italia, ma poco conosciuto dai toscani.
Una prova di grande impegno in un territorio di incredibile bellezza e fascino.
Beh ...sabato sera a mezzanotte siamo partiti in 250 da Prato.
Subito ho capito che il tendine del tibiale posteriore sinistro avrebbe condizionato notevolmente la mia gara. Ciò nonostante ho voluto far finta di niente (sperando nel miracolo) e mi sono messo a correre a ritmo elevato alla rincorsa dei battistrada insieme all´amico Giulio Fascetti (poi arrivato ottavo assoluto).
Cosi tutta la notte su un terreno vario spesso difficile che ha stremato la mia caviglia costringendomi sempre più a caricare la gamba bona!
Arrivato a Pracchia dopo 38 km, e quasi cinque ore di corsa, ho cominciato a capire e sentire (!) che la corsa in quelle condizioni mi stava veramente deteriorando! Ero entrato nel Ultratrail.
Da li ogni pensiero competitivo è scomparso sostituito da un solo pensiero: arrivare! Sopportare il dolore... Non mollare.
I paesaggi sono scorsi davanti ai miei occhi in uno stato di trance in cui il tempo sembrava svanito e tutto era così lontano ...
Da quanto tempo stò correndo? Forse da sempre!
Alla fine: dodici ore e quaranta min dalla partenza ho tagliato il traguardo sotto una pioggia fitta e fredda ...

Non so come mi sono classificato... ma non importa...

C´era anche Lorenza (Pratali) che ha fatto la "corta" ma l´hanno poi fermata alla Croce Arcana dopo 20 km perche hanno interrotto la gara per il mal tempo (hanno fatto bene, organizzazione eccezionale, percorso ben segnato e soprattutto: sicurezza veramente ok!)


Fonte: Francesco Bellinvia