Triathlon Sprint di Madonna di Campiglio: il racconto di Stefania Dandoli

22-07-2018 23:30 -

ciao aquile vi volevo ringraziare e spiegare questo mio primo triathlon inseguito da un anno ,purtroppo a Marina divenne duathlon. Tanti ripensamenti ,tanti allenamenti,tanta paura e poi ho deciso di fare il mio 1 triathlon nel paese delle Dolomiti che adoro di più sia d´estate che d´inverno,quel laghetto erano anni che mi chiamava ma non mi sarei mai aspettata un acqua così fredda anche con la muta e quando sono arrivata io e un altra signora siamo rimaste in ginocchio per 5 minuti io volevo alzarmi e il mio corpo non reagiva e mi girava tutto poi piano piano appoggiata alle transenne sono arrivata in zona cambio con i giudici che mi hanno aiutato ad allacciarmi il pettorale e la giacca poi la frazione di bici subito in salita con percorso tecnico di 6 giri con due salite di cui una su pavimento tipo san pietrini e poi una discesa mozzafiato sempre con la scorta del motociclista che m´incitava (ero ultima) poi la frazione run sempre con il ciclista accanto che mi faceva largo fra la gente e poi l´arrivo con la ola di alcune atlete e non che mi hanno festeggiata come fossi la prima e non me l´aspettavo, grande solidarietà, gioia che ti fa scordare la fatica è contenta di aver scelto una gara davvero tosta,dopo la premiazione mi hanno salutata anche i giudici che si erano preoccupati dopo il nuoto, scusate io non ho mai scritto nel gruppo ma ora ne sentivo il bisogno e volevo dire a chi vorrebbe fare un triathlon ma non ha coraggio che deve provare e poi il risultato sarà già quello di aver tagliato traguardo!

Fonte: Stefania Dandoli Marchetti