IronMan 70.30: campionato del mondo in Sud Africa. Giorno 2. Il racconto di Fabio

02-09-2018 23:00 -

E anche questa IRONMAN world championships è andata.

Nessun rimpianto, nessun potevo fare meglio. Una gara indimenticabile, una atmosfera unica, un percorso eccezionale e una nuova esperienza che mi ha fatto cadere e rialzarmi . Avrei potuto ritirarmi, la paura non è stata poca, il nervosismo tanto ma ha vinto la determinazione e il cervello.

Forse mi manca la carica agonistica, preferisco molto godermi il momento. Quest´ultima verrà con il tempo. Ero concentrato ma sfinito sono stati 8 mesi intensi.

Quasi 2 anni fa ero 128 kg
1 anno fa non sapevo cosa era il triathlon . Corricchiavo
11 mesi fa non avevo una bici da corsa
8 mesi fa ho provato il mio 70.3 a Dubai in totale incoscienza.

Nuoto:
Andato alla grande, me lo sono goduto senza forzare ma solo distendedomi e scivolando . Vedere il fondale è stato stupendo. Saltare le onde in entrata e uscita non ha prezzo.

Bike:
Iniziata discretamente ho preso fiducia sull´asfalto bagnato fino alla caduta rovinosa.
Passando un ragazzo americano questo cadeva e io con lui ruzzolavo sulla sua bici e poi fuoristrada. Dolore immane all´anca sx e tanta paura . Rotte le lenti del casco ma per fortuna niente sangue.
Ho pensato a ritirarmi seriamente perché ero stordito.

Praticamente mi hanno spruzzato una bomboletta sull´anca ma la bici non andava catena fuori, cambio sgranato e scarpino sx che non entrava nel pedale. Disperazione e determinazione. I giudici mi hanno aiutato e sono ripartito lento cercando il mio ritmo.
E poi ho cercato di menare come un fabbro.
Paura ma anche tanta incoscienza vedendo il garmin ho toccato i 66kmh ����su fondo bagnato.

run:
Iniziato alla stragrande il ritmo sui 10 km era ottimo, poi sciancato da dolore ho tirato i remi in barca correndo modello gobbo sciancato. Ma migliore prestazione in un 70.3 potevo fare decisamente meglio ma il dolore e il calo della tensione hanno vinto

Il freddo, la pioggia, l´oceano , un pubblico meraviglioso ha reso indimenticabile questa avventura. Arrivata per caso ma che ho cercato di onorare al meglio delle mie possibilità.

Ora smetterò per un po´ è tempo di metabolizzare e programmare e anche fare qualcosa di diverso per poi ricominciare al meglio e con più grinta.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza :
- Sabrina Gabbriellini unica ed insostituibile, tifosa, orgogliosa e con immensa pazienza
- Lu Cafesta, best coach ever colui che ha cambiato il mio modo di allenarmi. Che mi ha portato qui. Senza di lui non ci sarebbe stato nulla. Un coach che mi ha portato a preferire il divertimento sopra tutto
- Ciro Morlino Vincenzo Cutullè e Roberto Russo il Dubai disagiato team . Supporto insostituibile
- Luciano Galleschi un uomo che non ne esistono più. Mi ha aiutato a preparare la bici dandomi disponibilità h24. Sempre prodigo di consigli. A proposito la bici è da rivedere e non ti incazzare se è sporca abbiamo lottato ��
- Gentile Ghelardi l´uomo che combatte l´Acido lattico. Mi dispiace averti fatto sudare ad agosto.
-Giulio Giulio Galleschi per il last minute bike setting.
- I Pisa Road Runners perché con loro è iniziato tutto. Grazie di tutto i consigli e gli stimoli


Fonte: Fabio Spucches