Vertical Faeta. Riflessioni entropiche del giorno dopo.

11-02-2019 17:21 -

Son salito a togliere le corde e i nastri dalla parte alta. Ringrazio Francesco Bracci che, dopo aver gareggiato ieri, si è reso disponibile a darmi una mano. Per un caso non siamo riusciti ad accordarci, ma ho apprezzato l'offerta d'aiuto da parte di un PRRC che è pure arrivato terzo...


Riflessioni sull'entropia, mentre salivo...
L'entropia è una misura termodinamica o un concetto di meccanica statistica riferito al grado di confusione. Più un sistema presenta un valore entropico elevato, più è disordinato rispetto a sistemi con disordine minore.


Organizzare una gara impone (fra le altre cose), di mantenere tutto sotto controllo, al fine di evitare che il grado di confusione diventi troppo elevato e che la situazione scappi di mano.
O degeneri.


Gli organizzatori, sono esseri umani e quindi imperfetti e non tutto è sempre come progettato, al netto delle variabili termiche, atmosferiche, logistiche ecc. ecc.


Quindi ieri al Vertical, se e quando qualcosa è andato storto, ce ne scusiamo e facciamo ammenda. per la parte organizzativa.
Poi, senza voler fare il guastafeste e l’anziano rompiscatole, qualcosa devo dire.


Se ci si iscrive ad una gara, si rispetta il regolamento.
Se si indossa un pettorale e finché si indossa un pettorale, si è soggetti al regolamento.


Se si prende l’impegno a partecipare ad una gara, lo si fa nel rispetto di ciò che la gara esprime.
Se un percorso è segnalato e messo in sicurezza, quello e solo quello è il percorso da percorrere, avanti e indietro.

Ieri alcuni (non solo del PRRC, ma a me stanno a cuore massimamente i miei tesserati), hanno pensato bene, dopo l’arrivo in Faeta, di percorrere vie di rientro alternative.


Cerco di essere chiaro una volta per tutte.

Potrei continuare, ma mi fermo, considerando però che ieri, voi e noi, siete/siamo stati fortunati.

Colpo di vento, nubi che scendono, mutate e avverse condizioni atmosferiche, avrebbero potuto generare un autentico pasticcio. Ben lo sa la Pinna che ieri è arrivata seconda e che meno di un anno fa al Trail è stata bloccata, soccorsa e portata a valle per un principio di assideramento che la resa inabile per moltissime ore.

Concludendo:


Benissimo, fatelo nel vostro tempo libero da soli o in compagnia (magari anche mia/nostra) ma quando ognuno è responsabile di se stesso.

Benissimo, ma non fatelo mai in gara e affidatevi a che ne sa un poco più di voi.

Ultimo ma non ultimo.
Ricordo che è appena partito (prima lezione mercoledì13 febbraio), un corso di approccio al mondo Trail.

Forse non siamo stati chiari, forse c'è stato qualche fraintendimento o passaggio di informazioni non corrette.

Non è un corso per allenarsi. Non è un corso per diventare fenomeni.

E’ un corso dove si fa didattica, teorica e pratica, che rende edotte le persone sulle proprie capacità e i propri limiti. Anche quelli relativi alle nozioni, ai regolamenti, ai sistemi di tracciatura, di soccorso e molto altro.


Per come la vedo io, dovrebbe essere obbligatorio per tutti quelli che vanno a gareggiare in montagna e ognuno dovrebbe avere l’umiltà di imparare e soprattutto l’umiltà di approcciarsi all’ambiente esterno con senso di responsabilità e razionalità.


E a maggior ragione dovrebbero farlo quelle persone che non hanno mai praticato la montagna affinché possano iniziare a gareggiare senza commettere errori.


Io per primo desidero vedervi partire con grinta e tornare col sorriso. Ma questo è possibile se, nel reciproco patto tra organizzatori e atleti, si cerca di rispettare al massimo le regole che all’atto dell’iscrizione vengono accettate e condivise.


Spero che la quota entropica delle prossime gare sia lievemente più bassa e che si percepisca che i concetti di ordine e correttezza, non potranno essere mai soggettivi.

Ieri è stato un giorno di sport e di festa, abbiamo sempre sorriso e dato il nostro massimo. Aiutateci ad aiutarvi.

Spero di essere stato chiaro e allego due foto a diverso tasso entropico... una rende assai perplesso anche #argorunner




Fonte: Sergio Costanzo