Triathlon Olimpico di Bardolino: il racconto di Andrea. Le foto

15-06-2019 11:20 -

Triathlon Olimpico di Bardolino salvato! Come promesso. Questo era l'obiettivo maturato dopo l'infortunio di 3 settimane fa, l'ennesimo, al tendine di achille.
Anche se dopo la frazione bici ho sognato di arrivare attorno alle 3 ore .... Ma il tendine mi ha ricordato già al km 2 che era meglio se mi fossi tuffato nel lago.
Riepilogo.
Caldo infernale.
Io al mio terzo Olimpico della 'carriera' dopo Marina di Grosseto 2017 e 2018. Il primo con delle 'asperità' ciclistiche ma spero non 'folle' come MdG 2018 dove ci fecero nuotare 2.200 metri invece di 1.500....
Arrivati ieri pomeriggio e soggiornati a Garda con ritiro materiali a Bardolino eppoi, due cene in pratica con tutta la banda Pisa Road Runners.
Nottata in appartamento in 4 (io, Paola ed i due Massimi, Scacco e Fiorido) tutto sommato tranquilla.
Quindi la mattina della gara coi rituali preparatori prima in appartamento a Garda eppoi al parcheggio di Bardolino.
Sistemazione bici nella fantastica zona cambio a due piani (i dettagli organizzativi di questo evento meriterebbero un manuale di narrazioni che solo un organizzatore come me ha potuto osservare ed apprezzare), noi uomini sotto all'ombra e Paola su al sole con le altre donne e gli uomini top delle prime batterie.
Massaggi a iosa per tutti (con belle fillliole, fralllartro), consegna borsa, idratazione necessaria e banana e gel pre gara quindi testing dell'acqua del lago con la muta evvia, verso la partenza con l'elicottero della RAI a dominarci.
Paola parte in prima batteria (delle 11) alle 12.30, a seguire gli altri. Il primo dei nostri è Scacco (6a batteria) eppoi Caleo (7a) con l'olimpionico di nuoto di Sidney Massimiliano Rosolino e gli consigliamo di agganciarlo per le caviglie e farsi trasportare ... Poi a seguire gli altri senza rank 'olimpico'. Carfì (9a), Cassi, Solano, Guiggi in 10a ed io e Fiorido in 11a. Gli ultimi a chiudere bottega coi "vecchi cagnacci" (come direbbe il Bellinvia) e c'è anche il Perini.
Partenza nostra ultima batteria alle 13.00.
Frazione nuoto da 1500 metri... con troppo traffico. Belle le boe direzionali ed il cavo sott'acqua e nuotare nel lago non è male.
Ma non sono mai riuscito ad allungarmi e prendere ritmo. Per giunta realizzo che chiacchiero chiacchiero ... ma anche stavolta mi sono invasellinato tutto tranne che al collo dove per molto meno ci si sbrana. Ed invece l'acqua del lago, non salata ma anzi (avendola bevuta tre volte per colpa dei gommoni nella fase di ritorno, io che respiro solo a destra), non mi ha danneggiato l'epidermide. Quello che invece ho preso sono bazzate per colpa di trogloditi che ogni tanto si divertivano a fare dei mini percorsi a rana.
Ho superato diverse persone delle batterie precedenti con calotte rosa e blu (noi verdi). Ultima boa gialla sotto l'arco gonfiabile nero. Tra gli scogli, esco ripescato da un addetto. Guardo il crono. Circa 35 e spiccioli. Pensavo meglio anche se non ho mai dato me stesso per tutti questi 1500 metri 'ostacolato' sempre da gambe e piedi, tutte vicine al cordolo direzionale ma a detta di tutti, siamo insoddisfatti del crono.
Transition 1. C'è da correre tutto attorno alla zona cambio ed io in realtà inizio camminando ... non si sa mai che il tendine. Da dietro mi chiama il Guiggi partito nella batteria precedente. Non sapevo di averlo superato nel lago. Si corricchia. Compensazione lunga poi ci si cambia con calma, molta calma. Mi sdraio sull'erba che entra ovunque. Nella muta bagnata, tra i calzini, tra le mani. Poso muta, cuffia ed occhialini. Metto il casco gli occhiali, calzini con misto erba, scarpe bike sdraiato, gottatina dalla borraccia evvia sulla bici nova di trinca. Cazz.... c'è da correre un bel pò con le scarpette perchè devi andare sul lungolago ... 4 minuti e mezzo di Transizione sono un abisso.Come direbbe il Cassi, qui facciamo un altro sport visto che, più che altro, 'ristoriamo' e bivacchiamo noi del gruppo tranne Scacco, Fiorido e Paola.
1km di sampietrini col fido Guiggi prima della salita studiata ieri sera in macchina.
Quindi mangia e bevi fattibili. Oh... In salita supero.... Colla Bianchina vintage un mi riusciva.
Poi ciclabili e segmenti su pannelli di legno (ganzi!!!!) che sembriamo a gare downhill. Picchia il sole ma mi sto divertendo. Guardo il panorama. Bevo frequentemente per paura di rimanere disidratato prima o poi. Prendo dei gel (strano quello SIS senza zuccheri, pare semolino sparato in gola ....) Mi ritrovo con gente con pettorali bassi del mio anche di 500 numeri e ciò mi rinfranca. Quasi mi fa sentire più ciclista del solito e meno bradipo .... Prima della salita finale mi salta pure la catena. Smadonno, mi smorco tutto, ma non mollo di testa. Riparto con le mani completamente nere. Ultima salita sotto un sole spietato ma là c'è l'unico ristoro ... Prendo una bottiglia d'acqua e la bevo oltre che a spararmela sulla testa e collo. Quindi si va giù verso Albarè e Affi. Prima di Bardolino supero Carfí in fase di recupero. Quindi giù, come garba a me, fino a Bardolino con gli ultimi 500 metri tra i san pietrini e zona cambio a due piani. Percorso bike stupendo. Da rifare.
T2 non male. Poco oltre i 2 minuti. Si parte per la corsa lungo il lago.
Davide mi riprende e.... il tendine fa ciaone. Proprio davanti alla Casa degli Anziani all'inizio del secondo km. Curioso sennnio del destino?
Mi ritiro? Cazzo. No! Saranno i 9km più duri della mia carriera. So di dover patire le pene dell'inferno per un'ora. HO vacillato qualche secondo .... ma poi ho trovato un assetto che mi consentisse di corricchiare 300 metri col piede piatto senza usare il tendine ... affaticando l'anca opposta ... alla quale riconoscevo poi un riposo di 100 metri camminando ... Non ero poi solo. In queste condizioni da clinica ortopedica spesso trovavo situazioni assurde. Così assurde che dalle classifiche risulteranno quasi 300 ritirati e quasi 50 persone che avrebbero fatto la frazione corsa peggio della mia. Non c'è limite al peggio quindi. Pensoc che chi non ha testa ... questi non sono sport per loro. Ma poi partecipi con uno senza una gamba e pensi che lui, la tua gamba che ora ti fa urlare come il maiale squartato dell'albero degli zoccoli di Olmi, la vorrebbe, eccome. E allora riparti. Con dolore. Tenendoti gelosamente la tua gamba intatta. Potevo stare abbondantemente sulle 3 ore anche se con soli 4km corsi nelle ultime 3 settimane. Mi accontento di arrivare in fondo alternando camminate a corsette zoppe zoppe. Poi la fine.
Ce l'ho fatta. E da domani si cura il tendine con Bardolino nel palmares da triathleta e magari pensando a tornarci in una situazione più 'esperta'.
Pantaloncino Finisher e Franziskaner conquistati!!
Menzione speciale all'opera d'arte del dolce che simula il percorso di Bardolino con le tre frazioni e piccoli omini e donnine in gara. C'è passione e cuore in questo evento!
Mentre facevo la doccia la conoscenza di un coetaneo credo di Milano ritiratosi al km 6 della frazione run, lui che corre a circa 4 a km, bloccato dalla mancata digestione di una barretta mangiata prima della gara .... durante la corsa si è accasciato ed è stato recuperato dall'ambulanza e 'svuotato' letteralmente. Era comunque soddisfatto per le sue frazioni di nuoto e bici. Ecco, lo è stato lui che non l'ha portata in fondo, lo sono anch'io!!
Grazie ai compagni di merende e di squadra per questi due giorni troppo divertenti. Abbiamo portato qui ben 9 Triaquile! Uno Scacco che si riprende qualcosa lasciato per strada un anno fa con l'infortunio con una prestazione accurata e magistrale. Caleo che è una garanzia oltre che sempre più maestro di saggezza sportiva e Cassi che, se volesse togliersi delle soddisfazioni, questo sarebbe veramente il suo sport vista la sua storia natatoria e le sue leve che lo farebbero una Santini al maschile. Fiorido è il doctor. Zitto zitto è il più costante. Poi Solano, ancora in fase di studio. Andato oltre le più rosee aspettative rispetto a 15 mesi fa sul nuoto e bici ma ancor un pò timido nell'esprimere le sue doti podistiche, ma lo vedremo presto. Quindi Carfì, ancora un puledro da sgrezzare ma in netta fase di orientamento della specialità, mettendo tutte le basi esperenziali nelle varie discipline. Io, beh, contento delle prime due frazioni fatte in fase aerobica (come volevo) ed attendiste dell'ultima, ma sul pezzo eppoi vabbè. Quindi il Guiggi anche lui arrivato qui con poca preparazione nelle prime due e col tendine malandato per correre. Senza di lui il mondo sarebbe sicuramente più grigio. Ed infine Paola, unica a premi oggi con la sua 10a posizione di categoria, tutto sommato non troppo disorientata in acqua come suo solito (ma vedrete domenica in piscina a Colle val d'Elsa), benone in bici, ha retto in corsa ma con due belle transizioni! Prossimo anno si sale di categoria e con il suo tempo sarebbe arrivata seconda! Gnamoooo!




Fonte: Andrea Maggini