100 km del Passatore di Paola Giudici. Le foto

27-05-2019 11:34 -

La mia 100 km del Passatore
Quest’anno a differenza dei passati non posso certo dire di aver avuto la tipica apprensione che precede questo evento, giacché era esclusa qualsiasi possibilità di potervi partecipare. Invece il verificarsi di circostanze inaspettate mi ha reso libera per le due giornate interessate dalla gara. Pertanto, con decisione presa la sera stessa dell’ultimo giorno utile, mi sono iscritta, incoraggiata anche dalla fresca temperatura degli ultimi giorni.
Invece alla partenza a Firenze una cappa di calore ci ha avvolto impietosamente accompagnandoci per le prime ore di gara. Detesto il caldo che, oltre a dispiacermi mi causa problemi fisici non trascurabili. Va beh...tanto non c’è alcuna fretta, la mia intenzione è godermi il Viaggio con meno problemi possibili, quindi regolo alla grande l’andatura.
Tutto ok fino al 40^ km quando iniziano i primi sintomi di nausea. Noooo!!! Rieccola!!!! Nonostante tutte le attenzioni che io abbia avuto, le conseguenze del caldo patito e l’inappetenza che mi causa si manifestano così. Infatti la salita sul Passo Colla è stata continuamente intervallata da crisi di vomito. Non mi scoraggio, per fortuna sono stata in grado di poter gestire la situazione. Dopo il Passo inizio a stare meglio grazie all’effetto del Plasil che mi ero portata al seguito ma non riesco ad alimentarmi, di conseguenza l’energia viene sempre più scemando. Nessun problema, intervalliamo corsetta a camminata e ce la prendiamo ancora più comoda assaporando le bellissime sensazioni della notte. Lunghe chiacchierate ascoltando gli usignoli, assioli, grilli ed altre creature della notte. Respiriamo i profumi delle piante bagnate dalla pioggia. Facciamo soste ai ristori chiacchierando con gli addetti e con gli altri amici che incontriamo lungo il percorso. Insomma, a dir la verità, a mente fredda, posso dire che quest’anno, nonostante i problemi alimentari e le vesciche, ho vissuto questa Gara molto più dei precedenti !!! Sembra un paradosso ma nella calma e nella rilassatezza ho vissuto questo Viaggio nella sua interezza fino all’ultimo istante. Mi ha lasciato bellissime sensazioni ed è questo che io cerco, non il tempo della prestazione. Sono un tipo da bosco e non mi piacciono le corse sull’asfalto ma devo ammettere l’innegabile fascino che esercita questo Viaggio per tutto ciò che ti lascia dentro e quando, il giorno successivo, ripartiresti subito per rifarla ( come è successo stamani al mio risveglio) significa che hai vinto!!!!


Fonte: Paola Giudici