Elbaman 73 2019: la reazione a caldo di Andrea Maggini. Le foto dell'organizzazione

29-09-2019 22:15 -

Elbaman 73. Non è mai scontato nulla, soprattutto in una disciplina di per sé dura, se poi la esprimi all'Elba la probabilità di saltare è sempre alta. Ma il saggio Mirco dice sempre che le medaglie si conquistano in allenamento ed alla gara si vanno a ritirare. Diciamo che il percorso per arrivare fin qui è quello che alla fine mi ha fatto perdere quei chili che da soli valgono i 36 minuti in meno rispetto allo scorso anno. Metà in bici e metà in corsa. Nel nuoto quest'anno non c'ho capito nulla. Un po' il sole contro luce, un po' io sonato.... Ho sbagliato tutte e tre le boe finendo lontano. Il resto, alla fine non devi rendere conto a nessuno, mai. Che vada bene o male, sei sempre te che hai deciso se essere soddisfatto o meno. Perché è il tuo risultato nelle condizioni che solo tu sai se apprezzare o meno, senza confronti. Fosse andata in modo diverso sarebbe stato comunque un week end strepitoso da incorniciare con il team. In gara, di servizio o anche solo a fare tifo come Beppe. E questo mi fa venire i brividi più della medaglia odierna che c'è perché ci sono loro.
Le dediche: al team prima di tutto. Le aquile sono la mia forza. Pietro Gustinucci, perché andare in bici con lui a fare i lunghi e fanno. Oggi un primo giro di cui vado fiero straccia do il mio record di ben 10 minuti. Chi mi ha rimesso in piedi ed in acqua come Luca Trotta e Simone Casarosa (per problemi fisici da maggio) mentre Max Junior Zanoni ha le responsabilità sulla bici, sella e posizionamento (Ciccio, prepara le prolunghe per Lido di Camaiore e Tirrenia). Marco Scotti perché non solo è un grande organizzatore di Elbaman ma pure un bell'atleta, oggi in gara. Eppoi... cose personali che non si possono scrivere


Fonte: Andrea Maggini