La nuova aquila dei Pisa Road Runners Maurizio Baglini alla maratona di Berlino

28-09-2013 09:25 -

Mani pregiate, leggiadre, veloci e talentuose che volano sui tasti bianchi e neri, dagli acuti fino ai bassi, un susseguirsi di emozioni e stati d´animo. Un grancoda Fazioli come strumento di lavoro che è un´opera d´arte solo a vederlo così, nero e lucido, sul palcoscenico. Questa la vita e il lavoro del 38enne pisano Maurizio Baglini, uno dei musicisti più brillanti e apprezzati della scena internazionale. In più di dieci anni oltre 1200 concerti da solista e altri 900 di musica da camera in tutto il mondo, dall´Europa all´Asia, dall´America fino all´Australia dove si trova proprio in questi giorni per una serie di concerti. Ma c´è un aereo da prendere venerdì, direzione Berlino, domenica c´è la maratona, una delle più importanti e veloci del mondo con oltre 40mila partecipanti e i tanti primati mondiali battuti. Un pianoforte per lavoro e chilometri di corsa per passione. Nel palmares i fatidici 42,195km di Parigi e Pisa, la sua città. La Cortina-Dobbiaco da 30 chilometri con lo sfondo delle dolomiti questa estate per diletto e svago, insieme alle altre due aquile dei Pisa Road Runners (Maggini e Grassini), poi il sogno di correre anche sulle strade di Amsterdam e New York. Ma intanto domenica c´è Berlino, obiettivo non così scontato.

Baglini, è pronto con la grande sfida?

"Non come vorrei, ma va bene così. Sono settimane particolarmente impegnative, a settembre ho avuto l´onore di inaugurare la mia prima stagione come direttore artistico per musica, danza e lirica al Teatro Comunale di Pordenone. In questi giorni sto tenendo diversi concerti qui in Australia nella prestigiosa Government House Foundation di Perth".

Dove e come si è allenato in questi mesi?

"Ho sfruttato ogni momento libero: in Puglia nelle pochissime vacanze e in Toscana e Francia, fra i tanti concerti estivi. Nei giorni in cui ero a casa a Bologna mi sono dedicato agli allenamenti lunghi".

E´ riuscito a coniugare lavoro-concerti, allenamenti e qualche garetta?

"Ho avuto meno tempo di quello che avrei sperato, ma sono soddisfatto comunque perché correre mi gratifica. Ho fatto gli allenamenti più lunghi da 30km sempre da solo, a parte la Cortina Dobbiaco di inizio Giugno. Ma dormendo a casa cinque giorni al mese è difficile poter programmare più di due o tre gare all´anno".

Tornerà dall´Australia solo il giorno prima...come gestire il jet-lag?

"Andando ad ascoltare un concerto dei Berliner Philharmoniker diretti da Daniel Harding..."

Come affronterà la Maratona di Berlino?

"Certamente con più esperienza. Avrei sperato di stabilire a Berlino il mio record, ma visti gli impegni musicali frenetici degli ultimi mesi in gara punterò solo a divertirmi e a godermi lo spettacolo. Voglio sensazioni forti e fatica gratificante, noi runners siamo così".

Con quali scarpe si è allenato e con quali sfreccerà sulle strade berlinesi?

"Quelle di sempre: le Brooks Glycerin. E se saranno abbastanza rodate proverò le mie nuove Glycerin 11".



Fonte: Cesare Monetti, Ufficio Stampa Brooks