Ci ha lasciato Antonio Tregnaghi (Gnago). Tra le sue opere: i loghi Gran Premio Monteserra, Galileiana, Strapazzata in San Rossore e molto altro.

30-05-2020 16:10 -

Oggi è un giorno triste. Ci ha lasciato un uomo buono, genuino, sensibile. Il nostro grafico. Il mio grafico che è riuscito spesso a trasformare i miei sogni nei suoi capolavori che diventavano suoi sogni. Non aveva 64 anni ... ne ha sempre avuti 30, anche fisicamente. L'amore per la vita, la famiglia, il suo lavoro, la sua Città (Lucca) è sempre stato, per me, fonte d'ispirazione. Leggenda di Lucca Comics and Games è stato un caposaldo di tante illustrazioni pisane commissionate dal sottoscritto. Dalla ripresa della maratona nel 2004, al mio logo aziendale, poi Galileiana, LuccaMarathon, le mappe turistiche di Lucca e Versilia per Confesercenti Toscana Nord, eppoi i prodotti a me regalati: il Gran Premio del Monteserra, il cinghialino della Strapazzata quando la portammo in San Rossore, il logo dell'aquila adottata dai Pisa Road Runners ma che avrà anche altri utilizzi e tante altre cose gustose e vere! Uniche. Perchè lui era unico, anche nel soprannome: Gnago. Un abbraccio alla famiglia di Antonio Tregnaghi. Riporto qui sotto il messaggio della figlia Susanna.
"Salve a tutti. Sono Susanna, la figlia di Antonio. Mio padre è venuto a mancare stanotte alle 3:20, a causa di una malattia che ha reso gli ultimi mesi della sua vita costellati di sofferenze.
Se ne è andato mentre io, mio fratello e mia mamma gli stavamo accanto. Nessuno se la sentiva di andare a dormire, e siamo voluti rimanere con lui fino all'ultimo.
Mio padre era un uomo genuino. Ovunque andasse trovava qualcuno che conosceva, perché era impossibile non volergli bene.
Era un uomo generoso, tanto che mamma mi racconta che ad un certo punto ha dovuto intimargli di fare meno beneficenza.
Era un artista, ed aveva tantissimi progetti ancora in cantiere. Cercava sempre di spingersi oltre, imparare nuovi stili di disegno, stringere nuovi contatti.
E, soprattutto, era mio padre. Sarò onesta, le cose non sono sempre andate bene fra di noi. Ci sono stati anni di profonda discordia a causa di incomprensioni derivate da una mia situazione personale... ma questo non significa che io abbia mai smesso di volergli bene.
La sua malattia è arrivata troppo presto. Mio padre aveva 64 anni, ma non li dimostrava né fuori né dentro. Vedere il suo decadimento è stato profondamente doloroso, vedere la sconfitta nei suoi occhi anche di più.
Fortunatamente, la fase peggiore è passata relativamente in fretta. Vorrei dire che non ha sofferto molto, ma sarebbe una bugia. Però non ha sofferto quando se ne è andato, grazie ad un'infermiera che nonostante fossero le 22 è venuta a controllarlo e ha fatto sì che nelle sue ultime ore non soffrisse né fisicamente né psicologicamente.
Ci sono tante cose che avrei voluto dirgli, che avremmo voluto dirgli. Qualcuna gliela ho detta, ma continuo a chiedermi se non fosse troppo tardi e lui non mi abbia capita.
E so che potrà sembrare un discorso molto mainstream, ma oggi vi chiedo di fare una cosa per me e per la mia famiglia. Dite a coloro che amate quanto siano importanti per voi. Non aspettate il momento giusto, prendete il momento e fate sì che sia giusto.
Il funerale sarà lunedì alle 15:30 presso la chiesa di Santa Maria a Colle, ma purtroppo per via delle restrizioni per il covid non so quante persone esattamente potranno entrare.
Verrà poi seppellito nel cimitero di San Macario in Piano.
Babbo, I love you to the moon and back."


Fonte: Andrea Maggini