Pappardellina: l'anno che verrà

31-12-2020 21:54 -

Si, “pappardellina” di fine 2020 particolare, difficile, la più complessa per un gruppo sportivo come il nostro. Pappardellina figlia dell'anno più drammatico per il genere umano da almeno 75 anni. Sono stato tentato di lasciar perdere per tanti, troppi motivi, ma poi mi sono detto: “quale messaggio di speranza puoi dare con il tuo silenzio dopo che da 9 anni scimmiotti il Presidente della Repubblica a reti unificate in versione aquilesca anche se da 10 mesi è impossibile fare attività sportiva e/o organizzare occasioni o partecipare ad eventi?”. Per cui … parliamo dell'anno che verrà, ma prima …. non è stato un anno facile. Per le nostre famiglie, i nostri cari, per le economie di tante persone a noi vicine.

Non è stato un anno facile per lo sport in generale, per noi fermo dal 9 marzo scorso, in quanto non professionisti anche se abbiamo trovato il modo di allenarci in forma individuale, qualcuno pure facendo qualche gara in modalità originale o con corsi in piscina ma, diciamocelo, ci manca l'odore dell'olio canforato, del grande evento che ti emoziona, il contatto fisico, col compagno di squadra o l'avversaria, dell'allenamento collettivo, del cameratismo, della preparazione adeguata, della bruschetta a fine corsa alle Tre Province fino alla soddisfazione del traguardo quando fermi il tuo Garmin, Suunto o Polar.

Ci mancano le cene, i raduni numerosi, le gite, le risate, le pacche, gli abbracci, la compagnia nelle ripetute, il supporto sui monti, la crescita delle aquilotte, gli occhi che brillano quando rivivi in essi i tuoi momenti migliori del passato.

Ti manca l'umore della felicità, l'adrenalina, la frenetica attesa, la gioia e la delusione, il sapore della vittoria e la lezione della sconfitta, come uomini e donne dello Sport.

Quest'anno poi ci è mancato il fair play finale ed il rispetto delle persone dettate dalle regole dello sport che evidentemente qualcuno/a ha dimenticato come tesserati federali e come stella cometa da seguire dall'infanzia fino alla fine dei nostri giorni probabilmente frutto di una esasperazione data dalla condizione sanitaria.

Ci sono mancate le feste di fine anno per celebrare …. nulla in assenza di occasioni sportive anche se sappiamo che le nostre aquile sono già un evento loro stesse, senza bisogno di sport da praticare. Basta solo farle incontrare per far scattare quella splendida scintilla ed alchimia per sublimare serate indimenticabili ....

Evidentemente il Covid ha ‘privato' ognuno/a di noi di qualcosa che considerava come garantito, come il pane, quando anche la certezza di quella leggerezza e freschezza che ti offriva correre, pedalare, nuotare spensierata/o, da sola/o o in compagnia, poi veniva ostacolato da sceriffi o limitato da provvedimenti e protocolli di vario genere.

C'è chi ha reagito in un modo, magari chiudendosi in se stessa/o (addirittura smettendo di fare sport o facendo fatica a riprendere), chi trovando in altre specialità una nuova valvola di sfogo, chi urlando rabbia e costernazione nel non poter fare quello che di solito faceva, magari con altrui responsabilità finali.

Alla fine penso che sia successo solo questo ed ognuno/a abbia scaricato una sua personale ‘privazione' (dagli allenamenti alle gare, dalla gestione di un'area o di un team di lavoro, fino all'organizzazione di eventi, etc.) a modo suo. Chi in modo più o meno sereno ma intimo, chi in modo sguaiato o urlato, chi rifacendosela con lo Spirito Santo o magari il Presidente ….

Ecco, posso solo assicurare che questo anno horribilis, da domani, vedrà un forte cambio di rotta. A partire dalla comunicazione e nell'atteggiamento. Si parla pubblicamente solo di sport ed aggregazione. Bandite le polemiche che il 95% degli associati non vuole ascoltare mettendo in gioco la 'magia delle aquile'. Questo gruppo non se lo può permettere. Abbiamo giocato pesantemente su un filo del rasoio affatto piacevole e men che mai gradito nella forma, in assenza di sostanza poi. Io posso solo cercare di applicare/far rispettare le regole che ci sono fornite a vari livelli per diffondere, guidare e correggere ancor di più la cultura e le leggi dello sport, senza le quali un gruppo sportivo farebbe bene a chiudere i battenti. Se non si facesse così verrebbe meno il valore fondante dettato dalla missione fortemente voluta dai suoi principali fondatori: il divertimento nel rispetto di regole e persone, in nome di uno sport praticato (agonistico e/o ludico motorio), nella ricerca del benessere fisico e mentale. Chi ostacolasse questo, sarebbe fuori luogo e non uno/una Sportivo/Sportiva (con la “S” maiuscola).
Il Fair play sarà la parola d'ordine. I problemi personali si lasciano a casa o in ambiente lavorativo.

E' stato un anno horribilis a tutti i livelli, anche per noi, e questo ci ha impedito lo svolgimento del rinnovo del Direttivo come per Federazioni, CONI ed ASD di dimensioni anche più piccole della nostra. Portare 246 associati in presenza o farli votare a distanza con uno Statuto non armonizzato e moderno per effettuarlo era mission impossibile. E ciò ci conferma che solo la ripresa dello sport praticato potrà ridurre chiacchiericci ed incomprensioni.

Tutto questo, statene certi, è stato però superato dallo splendido esempio di maturità espresso ieri sera in Assemblea Straordinaria con la presenza di 101 Associati/e (ai quali aggiungere 12 deleghe disponibili) che, assieme al provvedimento del CONI dello scorso 22 dicembre che conferisce ampi poteri ai Presidenti delle ASD fino al 31 marzo 2021, apre una bella finestra di ripresa della gestione dell'associazione e dei suoi progetti sportivi, con maggior serenità visto il tempo a disposizione, al fine di allargare il corpo dirigenziale per gestire 250 persone alla ripresa delle attività e delle gare dopo primavera. Questa resta la nostra missione principale. Nei prossimi giorni riapriremo i tesseramenti e la raccolta di volontà delle adesioni e richieste di rinnovo, al fine di coccolare sempre più il nostro immenso patrimonio umano, prima ancora che sportivo, cercando di rendere l'ambiente più sereno partendo da noi consiglieri, garanti e fondatori dell'associazione, del processo di traghettamento verso PisaRRC 2.0, coincidente proprio con l'anno “10” della nostra vita associativa. Perché si tratta di costruire la 'Nuova Associazione' in un contesto di riforma sportiva in atto tra CONI e Ministero dello Sport in un ambito generale di nuova normalità che sarà tutta da costruire e della quale poco sappiamo oggi ….

Dalla mezzanotte di stasera, nessuno è più Associato/a e si dovrà ripartire ripresentando la documentazione e quota federale (se prevista, parziale o totale a seconda delle Federazione) mentre la quota associativa (da 30,00 euro) è abbonata per i già associati 2020. In quel contesto si ribadisce il patto verso il rispetto delle regole CONI, Federali e dell'Associazione, che sono semplici ma chiare. Per ricordare che lo Sport ci rende Donne e Uomini migliori e non peggiori e sarà bene ricordarlo, ma anche applicarlo.

Ci saranno uscite dal team, alcune ‘pesanti' di persone che sono state con noi sin dall'inizio, in parte non più in accordo con le linee che ci siamo dati, in parte per mia responsabilità e/o ingombro, in parte per ricercare stimoli nuovi. Credo che in tutti questi casi non ci sia una netto strappo del cordone ombelicale perché certe emozioni, certe storie e molte condivisioni, sono scolpite nel cuore e nella testa per sempre. Siamo certi di aver rappresentato un percorso importante per loro come loro lo sono stati per noi. Possiamo solo sperare che vi sia sempre ‘quel momento' giusto per riavvicinare i ‘progetti sportivi', visto che i valori umani restano a prescindere dai colori delle casacche. A loro va il saluto e ringraziamento dell'Associazione.

Ci sono nuove entrate: a loro va il nostro caloroso benvenuto. La loro adrenalina ed emozione ci ricorda ogni giorno che c'è vita, e tanta, ancora fuori dalle nostre porte. Auguriamo alle nuove aquile quel potere ‘trasformativo' ed emozionale che siamo capaci di creare. Perlomeno è stato così nei precedenti nove anni!

L'unico vero vaccino per risollevarci, nell'umore e nel fisico, resta quello della ripresa degli Sport e degli eventi abbattendo la discussione sul “nulla in assenza di Sport” e tutti i muri fatti da troppe parole e del distanziamento, anche quello online.

Con affetto, solo tante cose belle per il 2021 e che si ritorni ‘UNITI', ma non più DISTANTI!

Andrea



Fonte: Andrea Maggini