Il Trail del Penna secondo il nostro 'corridore famosissimo' ....

19-05-2021 10:51 -

Rubrica corridore famosissimo.
Trail del Penna 33km 1.700mt D+
Dopo 1 anno e 3 mesi torno a correre una gara, ad indossare un pettorale, a perdermi, non metaforicamente ma questa è un'altra storia. Ho riflettuto, sono stato attento alle sensazioni del pre-gara e della partenza e non ho sentito emozioni particolari ma solo e come sempre quella domanda: ma chi me lo fa fare? Quindi tutto a posto, non è cambiato niente, il covid non ha cambiato il mio approccio alla corsa! La partenza dicevamo, pioveva, non ha mai smesso per tutta la corsa, 4 ore di pioggia ininterrotta, ma nessuno si ricorda un Trail del Penna senza la pioggia, quindi anche qui tutto come al solito. Era anche un po' freddino e io ero preoccupato per il mio pancino, più che una preoccupazione un terrore. Al km 13 mi perdo, qualche buontempone di prima mattina ha tolto una fettuccia segnaletica che sbarrava un sentiero, l'ha fatta a pezzetti ed è andato a posizionare con metodo i pezzi di fettuccia lungo il sentiero, quello sbagliato. Scoprirò all'arrivo che in tanti abbiamo preso quella strada. Dopo qualche centinaia di metri sparisce la fettuccia, mi accorgo di aver sbagliato e fioccano le bestemmie, tante bestemmie, anche qui tutto come al solito, il covid non ha intaccato il mio credo.
Perdo 10 minuti e inevitabilmente salta un po' la testa. Provo a risparmiare fiato smettendo di bestemmiare e dopo qualche km di assestamento riparto al mio ritmo rimontando un po' di posizioni. Sulla salita del Penna lo spettacolo di una fila di cadaveri deambulanti, tutti col solito pensiero nella testa: chi me l'ha fatto fare?
Li supero, il mio ego risale ma dura poco perché in cima al Penna mi viene fame e provo a mangiare una barretta, la mordo ma la sputo subito perché sto per vomitare, il mio arrivo sul Penna è preceduto da una serie di conati, che figura di merda con quelli del ristoro. Il mio stomaco non deve aver retto i 2 gel all'arancia e il mezzo litro di energade al limone, mi pento di non aver portato i Pangoccioli. Ma un corridore famosissimo non si perde dietro a queste cose e riparte, via in discesa verso l'arrivo che non è ancora così vicino. Mi vengono i crampi, dolorosissimi, penso a come sia bello correre e ritrovarsi in queste condizioni, ringrazio il capo della mia religione e forse grazie a questa preghiera i crampi scompaiono, o forse grazie al mezzo litro di coca cola che bevo ad un provvidenziale ristoro, non so, devo ancora capire cosa è stato a farmi guarire dai crampi, ma ora posso davvero raggiungere il traguardo. E come si vede dalla foto lo raggiungo fresco come una rosa, e con un'espressione che non lascia spazio ai dubbi: ma io boh...ma chi me l'ha fatto fare?


Fonte: Fabio Bertini