Calendario Tre Province (CIMS) e caso "Strapazzata".

01-11-2013 21:43 -

Cari Amici del Comitato CIMS (Tre Province),
scrivo come Presidente del neonato team (nel 2012) Pisa Road Runners club ASD, partecipante da quest´anno al Trofeo delle Tre Province e membro di PisaMarathon, ma anche come già co-fondatore del gruppo La Galla Pisa (nel 2000 con altri 4 amici intimi).

Proprio alla luce delle esperienze, che porto con me da oltre 13 anni, so bene le difficoltà sia nel costituire nuove realtà in questo ambiente con volti nuovi (diciamo anche più giovani della media) che nell´organizzare marce ed eventi alternativi.

Proprio questi eventi extra, che organizzo con partners di settore, mi portano a dire che il divario tra i due movimenti sia sempre più grande, prima di tutto da un punto di vista anagrafico eppoi di costi ma entrambi generano ´emozioni´.

Emozioni che piacciono entrambi e non smetterò mai di ringraziare voi tutti che restate, per me, dei maestri. Se nelle ultime settimane abbiamo portato 30/40 nuove persone (a San Rossore, Orentano fino a Marina di Pisa, domenica scorsa) il vederli felici ed eccitati di queste esperienze è già un bellissimo premio che ripaga del sacrificio che con vari amici stiamo facendo per ´emozionare´ nuovi potenziali podisti. Ci tenevo pertanto a ringraziarvi per quanto ancora state facendo.

Ma ci sono alcuni punti che meritano una riflessione a seguito dell´Assemblea sul Calendario Tre Province stagione 2014 due sere fa a Pappiana (e come dice Ruggero Taddeucci, presidente dei Marciatori Marliesi: "se non ora quando?")

1) le recenti esperienze di PisaMarathon ci dicono che dei circa 2500 iscritti alla maratona e soprattutto mezzamaratona, tra i circa 400 che risiedono nella provincia di Pisa, ben la metà (!!) è libera. Non è iscritta ad alcun nostro gruppo!

2) ciò vuol dire che i nostri gruppi (dell´intera Provincia) non intercettano una parte consistente del nostro movimento. Credo per molti motivi soggettivi. Ma anche per uno che riguarda i nostri gruppi. Sempre più bravi ad organizzare, tra mille difficoltà, ma sempre meno attenti ad una delle proprie "mission": la promozione dell´attività motoria nel proprio territorio che vuol dire prendere per mano il podista e fargli conoscere le nostre realtà (associative, trofeo ludici, gare criterium, etc etc.). Ovviamente scrivo in generale anche se è sufficiente vedere quante marce muoiono e con esse molti gruppi locali. Ma era cosa di cui si parlava già 10-12 anni fa e da allora solo pochissimi gruppi (ne vedo solo 3 o 4) hanno reagito. Il resto segue il naturale percorso di fine rapporto. Rapporto con la propria vocazione prima ancora che con le potenzialità che lo attendono senza mai ricevere una risposta. In pratica, se si sopravvive, si organizza ormai per le stesse persone (sempre meno però). Da qui la necessità di ´aprirsi´.

3) ciò va sempre più a discapito di quei gruppi del trofeo delle Tre Province dove quelli più forti e grandi diventano più forti e grandi, mentre i piccoli chiudono sempre più i battenti con i componenti che finiscono nei gruppi più grandi. Credo che in molti avranno notato che ormai il calendario vede 4/5 marce organizzate/supportate dal Marathon club, forse di più da La Verru´a ed altri gruppi ne organizzano 2, etc. Dobbiamo sicuramente ringraziare questi gruppi che si prestano, con spirito di sacrificio, a riempire il calendario ma ciò deve farci capire che rischiamo di avere un calendario con sempre meno realtà.

4) e qui mi aggancio al dibattito emerso sulla proposta fatta dal Presidente di PisaMarathon sulla Strapazzata del 25 aprile 2014 (con differenziazione delle quote d´iscrizione) che poi equivale ad una esigenza scritta sopra: aprire il movimento all´esterno per rinvigorirlo (ma senza rimetterci!!). Chiaramente NON è stata espressa la richiesta di portare il costo del cartellino per i nostri gruppi dai 2,50 ai 5,00 euro, anzi, questa è l´unica cosa che è stata confermata come immutabile e quindi chi corre già paga 2,50 euro. Semmai è un incentivo proprio ad iscriversi ai nostri gruppi, alimentando la nostra attività (in termini di lavoro, risorse e visibilità per potenziali nuovi sponsor). Il podista occasionale, però, meriterà, prima o poi, un discorso a parte, premiando proprio chi occasionale non è (e quindi torniamo all´esempio di una famiglia di 4 persone che rischierebbe di svenarsi. Quelle 4 persone spenderebbero alla Strapazzata quanto prima, ma se fosse una nuova famiglia appena affacciatasi al nostro mondo, troverebbe le braccia aperte di un nostro qualsiasi team e vedrebbe sia un nuovo centro di aggregazione sociale e sportiva, che già si autofinanzia, che un risparmio materiale ad entrarvi, a partire dall´applicazione della quota). In questo modo incrementerebbero gli ´utenti´ dei gruppi ed anche chi organizza i nostri eventi potrebbe fare una più precisa programmazione (cosa difficile per marce ibride come Strapazzata, Marlia e Porcari anche se non fa più parte delle 3P).

5) aggiungo, chiudendo questa prima analisi, che la Strapazzata (come penso la Marcia delle Ville di Marlia, che ha però adottato il numero chiuso a 15.000 partecipanti), non possa essere considerata una marcia come le altre. Le altre marce possono prevedere una partecipazione minima o massima a seconda dei trofei che vi partecipano (800-1000/1600-1900/2400-2800, poco più, poco meno a seconda delle condizioni meteo e dell´appeal della marcia). Con la Strapazzata si arriva all´assurdo che forse è meglio non promuoverla più di tanto perchè se venissero 5000 persone e noi ne abbiamo previste appena 2500 sarebbe cosa che rovinerebbe l´immagine dell´intero movimento. Già due anni fa abbiamo sbagliato i calcoli con i ristori e, giustamente, ci avete fatto neri, ma la barca economica ha galleggiato e per noi, che dovevamo rendere conto ai gruppi del consorzio, il risultato fu positivo! Non lo fu per chi vi partecipò (e per la prima volta non trovò la classica maglia dopo 30 anni di partecipazione che solo quella costa, se ben stampata, 3 o 4 euro!). Ecco, quindi, il motivo della richiesta: se vogliamo 5000 persone, soprattutto se vogliamo rinnovarci anno dopo anno, dobbiamo investire in promozione (e materiali) per 5000 persone. Perlomeno in una città di 90.000 abitanti (140.000 con gli studenti). Immaginatevi però, se con 2,50 dovesse essere una giornata incerta fino alla fine eppoi totalmente brutta. Chi pensate poi debba tirar fuori le risorse per aver preparato un evento da così tante persone?

Qua nessuno ci vuol guadagnare. Sicuramente, però, non ci si vuol rimettere di tasca nostra (soprattutto in questo periodo dove gli sponsor, se va bene, ti danno l´acqua, niente di più).

Per noi è stato difficile dover uscire l´anno scorso dal trofeo Pisano, quasi mortificante per noi guardare le facce di amici come Baggiani e company, ma già nel 2013 con un solo trofeo (e zero comunicazione) sono venute più di 2000 persone ed i conti sono tornati ancor di più dell´anno prima. Però si tratta di "giocare sempre alla meno", quando togliendo la maglia (2012), quando un trofeo (2013), eppoi? Non parlo poi degli ´abusivi´, lo scrso 25 aprile presenti in non meno di 400/500 persone ma è un problema nostro (che abbiamo retto lo stesso).

Personalmente, come molti miei concittadini, posso dirvi di aver conosciuto i nostri Trofei, a partire dal 1982, grazie solo alla Strapazzata (non certo ad altre promozioni che non esistono perchè, appunto, costano), che resta un biglietto da visita dell´intero movimento.

Scusate la lunghezza e vi ringrazio per lo spazio aperto per il dibattito civile, sperando possa servire perlomeno a riflettere seppur con i vari, e legittimi, distinguo.

Cordiali saluti

Andrea Maggini

Pisa Road Runners club ASD

Il Presidente



Fonte: Andrea Maggini