Aquathlon & Elbaman. Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Racconto di Francesco Fabbri

03-10-2022 19:09 -

Tu chiamale se vuoi emozioni
Capire tu non puoi, tu chiamale se puoi emozioni...
le parole della celebre canzone di Lucio Battisti
appaiono appropriate come incipit per il racconto di un weekend all'insegna dell'amore e della passione sportiva. La mia partecipazione ad Elbaman Acquatlon delle Aquile racchiude infatti:
- un weekend di serenità e Amore in compagnia di mia moglie nella inconsueta veste di accompagnatrice, tifosa e fotografa ad una mia partecipazione sportiva, occasione perfetta per uno stacco dai problemi della quotidianità e per dedicare del tempo solo a noi;
- un nuovo debutto (l'ennesimo di questa stagione sportiva) nella disciplina dell'acquatlon appunto;
- mille emozioni nel seguire parte dei preparativi (nelle vesti di semplice osservatore), parte della gara Triathlon (mezza e lunga distanza: eroici!);
- con il valore aggiunto di sentirsi sempre più parte di questo fantastico Team: il Pisa Road Runner!
L'acquatlon si è rilevato un altro giochino divertente ma insidioso... Divertente perché ti devi mettere in gioco e confrontarti con una cosa nuova, apparentemente semplice fino a che non abbiamo visto la fatica negli occhi della categoria femminile che ha anticipato noi maschietti in questa avventura. Complimenti a tutte le aquile al femminile vincitrici di molti premi (cito @Paola Grassini, terza assoluta)... Pochi minuti prima della partenza, noi neofiti ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che non sarebbe stata una passeggiata affrontare i 3km di corsa intervallati dai 400 metri da nuotate nelle insidiose (solo apparentemente calme) correnti marine. Ultimati gli ultimi preparativi e ascoltate con attenzione le ultime indicazioni e raccomandazioni dei giudici di gara: pronti, partenza via! Si parte! La prima parte di corsa la spingo ma non al massimo, per paura dell'ignoto... Vedo andar via davanti a me i soliti campionissimi @Nicola Papini (entrato a far parte dei miei supereroi) e @Azzaro Tommaso (con gli occhi iniettati della sua solita grinta e cattiveria agonistica), @Graziano Cassi (giunto quarto a poca distanza dal terzo) nonché il mitico Andrea Canale (reduce dal lM di Cervia: standing ovetion)... Non posso far altro che aggregarmi al gruppetto degli inseguitori... Il primo giro vola via, nel secondo comincio a guardare chi ho vicino per capire come affrontare il mare, vedo accanto a me @Davide Carfi in forma mondiale... Tolte le scarpe e il pettorale, indossata la cuffia e gli occhialini, un tuffo dove l'acqua è più blu! Si parte con la frazione di nuoto che non mi regala grandi recuperi, sono tutti agguerriti ed hanno capito che per questo tipo di gara il nuoto è fondamentale! Quindi esco dall'acqua, al solito non è semplice ritornare in posizione verticale per la corsa da quella orizzontale del nuoto... Raccolgo le energie e infilate le scarpe (allacciate lente per l'occasione, in attesa di procurarmi gli elastici all'uopo più indicati) riparto per la frazione conclusiva di corsa, suddivisa in un primo giro contratto e timido ed una seconda ed ultima tornata corsa in allungo con ritrovata energia. L'eccessiva tensione mi impedisce di sorridere nella fotocamera e il pensiero ad una mia zia scomparsa poche ore prima della manifestazione mi spinge ad alzare le braccia e lo sguardo al cielo: ciao zia Maria!
Nom voglio dimenticare di raccontarvi che nell'ultima parte di gara ho modo di incrociare sul lato opposto del percorso, leggermente attardati gli amici @Claudio Traino (con il quale ci eravamo goduti una rilassante nuotata pre gara) e @Andrea Maggini, quest'ultimo impegnatissimo fino a pochi istanti prima della partenza a curare ogni piccolo dettaglio e a dare le ultimissime indicazioni e al coordinamento dell'evento: impegno, capacità e dedizione totale (standing ovation!). Il pensiero è andato più volte all'Amico, compagno di avventure e Maestro @Antonio Marini, rimasto a casa all'ultimo momento (ci rifaremo, ci saranno altre grandi occasioni!)...
Una volta conclusa la gara e la successiva premiazione, mi sono dedicato a curiosare tra gli stand e il percorso dell'Elbaman... La mattina successiva non trovo la forza di alzarmi all'alba per assistere allo spettacolo della partenza, tuttavia trascorsa la mattinata sulla spiaggia e dopo aver pranzato in un ristorante in riva al mare... Con la pelle ancora salata mi sono appostato lungo il percorso della mezza maratona o maratona (a seconda della distanza scelta...) per osservare il passaggio degli atleti del Elbaman e qui la mia mente sognante è partita ad immaginarmi tra di loro nella prossima edizione... Ho visto tanta passione sportiva ad ogni passaggio (gente, slanciata verso la vittoria, gente appesantita nel fisico e nella testa: il percorso ripetuto 3 o 6 volte non aiuta!), gente che lottava contro la fatica prima ancora che contro il tempo, al momento mi sono detto: "capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni..."... Dopo aver assistito e fotografato il passaggio di @Andrea Canale e @Massimiliano Sodano e @Valtere Gambini con i colori PRR (standing ovation) mi sposto nei pressi del traguardo.
Qui le emozioni si impennano, un crescendo rossiniano accompagnato dalla musica di Radio Bruno e dall'incredibile costanza dei commentatori dopo già dieci ore di diretta (andranno avanti fino a mezzanotte: encomiabili!), in attesa di festeggiare nell'ordine: la prima donna, il primo uomo e la prima staffetta! Appluasi, coriandoli ed ancora tante emozioni! L'incoraggiamento prosegue per i concorrenti ancora in gara, il tempo a mia disposizione è terminato, saluto e mi avvio verso il porto per prendere il traghetto del ritorno. Non posso osservare i tanti atleti ancora impegnati nella frazione bici, fino ad incrociare il "servizio scopa" e ancora una volta mi torna in mente: "capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni...". Il pensiero a quel punto va nuovamente agli amici impegnati lungo il percorso che scopro poi si ritroveranno a festeggiare l'arrivo dell'ultimo concorrente (a mezzanotte!), quest'ultimo avrà un bellissimo premio di consolazione: l'abbraccio con il primo arrivato assoluto che lo ha atteso insieme a tutto lo staff per fare festa a ritmo di musica! Comincio a capire ma continuo a chiamarle emozioni!


Fonte: Francesco Fabbri