Triathlon Marina di Grosseto. Il racconto di Annalisa Martellacci (3a di categoria)

10-05-2023 08:09 -

Lo scorso anno sono rimasta "fregata" da una piccola frattura ad un piede incorsa ad agosto, che mi ha impedito di gareggiare fino a fine stagione. Perciò quest'anno mi ero ripromessa di fare tutti gli sprint di coppa Toscana "che poi non si sa mai cosa succede".
Quindi il giorno dopo quello Marina di Pisa mi sono subito iscritta per Grosseto. Purtroppo nell'ultimo mese non mi sono allenata come avrei voluto a causa prima del covid ed in seguito per una tonsillite che ha richiesto 10 giorni di antibiotici. Nonostante ciò ho voluto cimentarmi in due gare in pochi giorni.
Nel nuoto ho fatto bene: al contrario di quanto successo a Marina, ho mantenuto un ritmo più costante, aiutata anche dal mare calmo e dalla ottima visibilità. Ho nuotato rilassata, allungandomi bene e cercando di scivolare il più possibile. Sono uscita nel mezzo al gruppo.
Sono soddisfatta anche per la frazione di bici dove ho recuperato qualche posizione, ho sfruttato un po' di scie e all'andata ho mantenuto una buona velocità. Dopo il giro di boa avevamo il vento contrario ma non ho mollato e insieme ad un gruppetto ci siamo date il cambio a tirare. Mi sono sentita gasata da questo: per una volta ero io a tirare persino qualche uomo!
Alla fine arriva la corsa, il mio tallone di Achille . Speravo di fare meglio ma, complice forse il caldo improvviso e la forma fisica non al 100%, ho perso subito due posizioni all'uscita della zona cambio. Al giro di boa sono riuscita a recuperare le due atlete che mi avevano passato e ciò mi ha dato fiducia, ma tra il quarto e il quinto chilometro ho avuto una brutta sensazione: qualche istante di iperventilazione e dolori all'addome che mi hanno costretta a rallentare molto il passo. Poi per fortuna è passato e mi sono diretta all'arrivo. Salire sul podio è stato inaspettato ed emozionante.
La strada è ancora lunga soprattutto per la parte di corsa, che soffro ancora , ma mi sto impegnando e penso e spero che ne vedrò i frutti.

Fonte: Annalisa Martellacci