Lucca Half Marathon nel racconto di Francesco Fabbri

08-05-2023 14:33 -

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA, TUTTE LE STRADE PARTONO DA ROMA

Siamo giunti al quinto mese dell’anno 2023, l’anno in cui ricorre il 25 anniversario dalla mia prima maratona, corsa esattamente il 29.03.1998. Come saprete nel dicembre 2021 grazie ad una sana provocazione della nostra amica Vanessa Bertagna ho ripreso a correre dopo un lungo stop. Da quel 19 dicembre 2021 e da quella mezza maratona chiusa in 2 ore circa ne è ho percorsa di strada. Al nuoto ho affiancato la corsa, ho provato discipline come il duatlhon, lo swimrun ed il triathlon diventando un atleta eclettico sempre più legato ai colori sociali del Pisa Road Runner Club. L’obiettivo principale era appunto tornare a correre la maratona di Roma, obiettivo raggiunto lo scorso 19.03.2023, per farlo ho partecipato a numerose manifestazioni conoscendo la delusione della mezza maratona di Prato 2022, riemergendo nella mezza maratona di Lucca 2022, crescendo in quelle di Livorno e San Miniato a fine 2022. Ripartendo quest’anno con la staffetta della mezza di Montecatini fino ad arrivare alla sofferta prova di 30 km all’interno del contesto della Marble Marathon di Carrara. Qui la testa ha dovuto adeguarsi e fare i conti con alcuni imprevisti accorsi durante la lunga preparazione della maratona. L’obiettivo è stato ridimensionato e dal “correrla con il tempo di 25 anni fa” sono passato al “correrla. Poi il gran giorno è arrivato e il clima surreale in cui mi sono ritrovato immerso, tra i monumenti della città eterna a fare da cornice, le frecce tricolori a sfrecciare nel cielo sopra di noi, il mare di partecipanti e di gente che ci guardava e sosteneva, mia moglie a farmi coraggio e compagnia, hanno reso lieve ogni fatica ed i 42 km sono stati percorsi con tranquillità in un mare di ricordi ai quali se ne sono aggiunti altrettanti da conservare a lungo per poi rivederli tra ulteriori 25 anni o anche prima. Portata a casa la maratona di Roma con il tempo ufficiale di 4.00.07 quello è e quello rimane nonostante la recriminazione di aver percorso qualche centinaia di metro in più, bisognava trovare la forza di non rilassarsi e di percorrere le strade che partono da Roma. Per farlo ho seguito i consigli ed i suggerimenti di molti compagni di squadra che ho ringraziato e ringrazio ad ogni occasione. Davvero un bel gruppo quello dei corridori così come quello dei triatleti, al pari di quello dei nuotatori. Io che faccio parte di tutti i gruppi lo posso affermare senza timore di smentite. Così facendo e così dicendo, mi sono ritrovato a continuare a frequentare la pista il giovedì dove Giusy e Antonio sono pronti a darti consigli e a proporti allenamenti che fanno bene alla testa, al cuore e alle gambe. A correre per le vie attigue al San Rossore Sport Village, dove trovi sempre qualche aquila che, più o meno segretamente, si immerge in allenamenti più o meno intensi. Puoi trovare il grande Riccardo Incaini, il sempre sorridente Graziano Cassi, il suo gemello Stefano Sesto, ancora Max Sodano e Marco Salvatici e tanti altri ancora. Da tutti ho imparato qualcosa, ho cercato di carpirne i segreti, di ascoltarne i consigli, come quelli ricevuti dall’irraggiungibile Marco Fiore. Ho apprezzato i complimenti ricevuti tra gli altri dalle sorelle Irene e Gianna Borghesi, dalla “americana” Silvia Sainati, da Andrea Maggini e Paola Grassini, da Raffaella Menconi e Angela Saba. Ho incoraggiato a mia volta e apprezzato gli sforzi e sacrifici di Ilaria Sbrana, Vittorio Gazzini e Andrea Carini. L’entusiasmo degli Davide Carfi. E molti altri ancora me ne vengono in mente, cito tra gli altri Antonio Saporito, Gigi, Gennaro Librace, Andrea Canale, Kristian, Antonio Marini e Donato Capobianco. Ma veniamo al dopo maratona di Roma, passando per le strade di Prato dove un anno dopo la quasi disfatta avevo segnato il miglior tempo sulla 21km, fino al recente 7 maggio che entrerà nella storia come una giornata epocale per me e la mia vita sportiva. Mattina mezza maratona e pomeriggio gare di nuoto, tutto dentro e fuori le mura della città di Lucca. Da Roma Caput Mundi a Lucca, la città delle cento chiese. Parto con l’obiettivo di andare sotto 1h e 50’, anche se cinque minuti prima della partenza ero ancora in bagno a fare pace con il mio stomaco, quindi parto dalle retrovie e l’idea di stare con i palloncini del 1.50 svanisce… li osservo a distanza e chilometro dopo chilometro vedo che non si allontanano molto da quelli arancioni che segnano il passo del 1.45 (tempo da me sognato). Sapendo che a guidare questi ultimi c’è una delle due nostre “americane” (Sivia), l’altra guida il gruppo del 1.40 (Giusy), deduco che i palloncini azzurri stanno tenendo un ritmo iniziale inadeguato pertanto proseguo con la mia testa e le mie gambe fino al passaggio dei 10 km, dove il mio orologio mi indica il passaggio in 50.54, perfettamente in linea con quanto previsto. Percorro un paio di km in “sordina” per raccogliere energie e lanciarmi in una lunga progressione finale. Non guardo l’orologio perché sto bene, le gambe girano, sono leggero e vado a raggiungere alcuni compagni di squadra in difficoltà e molti altri partecipanti, capisco che sto volando perché raggiungo anche i palloncini azzurri e vedo non troppo lontani quelli arancioni. Arrivo pieno di gioia e fermo il cronometro in 1.46.41 nuovo personal best. Da qui in avanti migliorare ancora sarà più difficile ma ci proverò. Un grazie speciale a tutti, proprio tutti ma uno particolare a chi ci segue in pista il giovedì sera, a chi è pronto a condividere e commentare i risultati ottenuti. Ora sono pronto per trasferirmi in piscina per la seconda parte di questa giornata sportiva lucchese.

Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno…

Fonte: Francesco Fabbri