Lorena Meroni (Aquila d´oro, vincitrice Criterium Toscano): 2013, la migliore annata!

28-12-2013 10:29 -

Il 16 dicembre 2012 ho corso da milanese la mia prima Maratona, a Pisa.
Al traguardo esplodo di entusiasmo, ho compiuto la mia personale impresa che sognavo da sempre e che ha risvegliato la mia passione per la corsa, ma lì al traguardo con la medaglia al collo ancora non lo sapevo.
Si perché il 16 dicembre 2012 non mi sarei mai immaginata ciò che avrei vissuto l´anno successivo.
Dopo la maratona vengo a vivere a Pisa, stregata da Graziano e dalla città.
La passione per lo sport di Graziano è travolgente: mi trascina da subito alle ´Tre Province´, corse assolutamente improponibili per una milanese abituata da vent´anni a correre su una pista rossa sintetica liscia come una tavola da biliardo.
Poi mi parla con il suo entusiasmo del ´Criterium´ - prova a correre e vedrai che ti diverti - mi dice. Io gli credo e il 23 febbraio siamo a Cenaia per l´esordio che resterà in me indelebile, un po´ per l´emozione di tornare alle competitive dopo tanti anni, ma soprattutto per le condizioni meteo proibitive che troviamo: neve, grandine e vento forte incredibilmente gelido.
Mi resta addosso la sensazione di correre al nord in montagna con tanti spilli pungenti che bucano il viso, in un percorso sterrato con un continuo alternarsi di salite e discese: insomma una gara assolutamente devastante per una comoda ottocentista da pista.
Ma il 4° posto in classifica femminile mi motiva a continuare il mio Criterium.
Da febbraio a settembre è un susseguirsi di gare, una dopo l´altra mi regalano una confidenza sempre crescente per affrontare percorsi collinari, sterrati e salite da togliere il fiato.
Alle gare Graziano c´è sempre, prezioso supporto morale e perfetto compagno di corsa capace di spararmi come un proiettile nella mischia dei partenti.
Il Criterium mi appassiona e io mi alleno con costanza, le gare scorrono e continuo a macinare km. Decido di infilarci anche una maratona in primavera inoltrata, così inizio la lunga preparazione, faticosa e a volte alienante, che mi porta a correre la mia seconda maratona a maggio migliorando il mio tempo di una manciata di minuti e piazzandomi 4° nella classifica femminile.
Il Criterium continua, inaspettato a Livorno arriva anche il titolo regionale di corsa su strada UISP. Ad ogni gara il Gruppo del Pisa Road Runners è sempre presente, ed io mi ritrovo nella parte alta della classifica a lottare ad ogni gara per qualche punto in più.
Si sa nella vita un po´ di fortuna aiuta sempre, così alle ultime battute del campionato la mia diretta concorrente molla e a quel punto, con la classifica generale a mio favore, mi godo senza ansia le ultime gare e quasi provo piacere a correre in salita!
Con l´arrivo dell´estate arriva una nuova proposta di Graziano, questa volta non sportiva.
Con un sorriso solare mi propone: se vinci il Criterium ci sposiamo!
(NDR. Facile una proposta del genere a classifica ormai decisa)
Il 14 settembre a Marina di Pisa la mia ultima tappa del Criterium, al traguardo ad aspettarmi il nostro Segretario Sergio che stappa una bottiglia per festeggiare con i compagni di squadra il gradino più alto nella classifica finale del Criterium. E´ un´esplosione di felicità.
Il 19 settembre io e Graziano ci sposiamo a Pisa in una splendida giornata di sole, a condividere la nostra felicità tanti amici runners toscani e brianzoli. La giornata più bella della mia vita!
Dopo la maratona di primavera e il Criterium decido di tornare a correre una mezza maratona a due anni di distanza dall´ultima. La scelta della data cade subito decisa al 15 dicembre alla PisaMarathon.
Inizio la preparazione con Graziano che come sempre riesce a regalarmi un´incredibile determinazione.
Un giorno il nostro Presidente Andrea mi propone di entrare nel team di lavoro di PisaMarathon supportando l´instancabile Sirkka nei lavori di Segreteria.
Accetto subito pur non avendo idea di come funzioni l´organizzazione di un evento sportivo.
Inizio timidamente a rispondere a qualche e-mail, registro le prime iscrizioni, e a breve mi sento parte di un Team che corre insieme e fa del suo meglio affinchè la macchina organizzativa della maratona possa girare senza intralci.
Gli iscritti aumentano giorno dopo giorno e attraverso le e-mail scopro un mondo di runners appassionati. Ovviamente tanti italiani, ma anche australiani, brasiliani e russi in quantità, la passione per la corsa non conosce confini di alcun genere.
Il giorno della maratona si avvicina, il lavoro si fa sempre più frenetico e le richieste di iscrizioni impennano. Arrivano i pettorali, poi i chip e la macchina organizzativa di PisaMarathon viaggia senza sosta, per assemblare le buste con il pettorale degli atleti e il chip assegnato. Mi passano tra le mani 2.500 pettorali, sotto il numero 3027 leggo il mio nome e mi prende una irrefrenabile voglia di attaccarmelo addosso e iniziare a correre. Ritrovo anche i nomi di tanti amici e compagni di squadra che domenica correranno tutti con la mia stessa canotta biancorossa.
Si lavora tanto e fino a tardi. Ma si ride anche tanto con Marcello che anima il gruppo e tanti, tanti amici che danno una mano.
Finalmente apre l´EXPO all´Aeroporto e i volontari al lavoro si moltiplicano. Gli atleti scorrono senza sosta e ritirano il proprio numero con un sorriso.
Con lo stesso sorriso li ritrovo alla partenza domenica mattina, essere lì in mezzo ai partenti quest´anno mi fa un effetto strano, mi sembra di conoscerli tutti.
Si prova un sincero piacere a respirare la passione per la corsa. Non esiste in questa disciplina competizione se non con se stessi, l´altro non è un avversario da abbattere ma un amico, un compagno con cui correre insieme.
Corro la mia mezza maratona bella rotonda immersa nei miei pensieri, respirando appieno il piacere della corsa. Taglio il traguardo, fermo il tempo a 1.31 un paio di minuti in meno dalla mia ultima 21km, Greta mi infila la medaglia al collo e abbraccio Graziano di felicità, anche lui con la sua medaglia.
Ma la mia PisaMarathon non finisce qui.
Mi cambio e torno all´arrivo, questa volta per aspettare i maratoneti felici di oltrepassare la linea del traguardo, oltre il quale si azzera ogni fatica, e il ´chi me lo ha fatto fare´ si trasforma in ´quando la prossima?´.
E´ incredibile ma infilare al collo una medaglia ad un maratoneta significa condividere la sua gioia, il loro abbraccio è profondo ed emozionante, negli sguardi commossi si legge la felicità di essersi migliorati, di aver compiuto un´impresa personale.
Il 15 dicembre 2013 ho vissuto da pisana un´incredibile PisaMarathon.
Una grande festa animata dalla passione di tanti volontari e di tanti atleti che hanno fatta loro per un giorno la città di Pisa.
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Complimentoni alla nostra tanto grande quanto umile Lorena. Consulta le foto qui a destra che riepilogano la migliore annata di Lorena. Buona visione!

Fonte: Lorena Meroni