Francesco Bellinvia: penso che la vita sia soprattutto curiosità!

03-01-2014 15:53 -

Mi piace cambiare e sperimentare, penso che la vita sia soprattutto curiosità!

Sognare ...desiderare ...e poi allungare la mano e cercare di prendere il proprio sogno...non si può fallire se siamo capaci di sognare.

Correre è il modo più semplice che conosco per unire l´azione al pensiero...

Tre anni fa decisi di tornare alla purificazione della fatica ... l´esame di idoneità sarebbe stato un IronMan (l´Elbaman).

Dopo un´estate di allenamenti (era il 2011) feci faticosamente il mio secondo IronMan (il primo fu nel 2000). Decisi così di correre la prima maratona (da sola cioè senza né nuoto, né bici).

Fu bello prepararla con l´amico Mario Comassi ... insomma ci misi 3h e 5´, non male, ma sentivo di poter far meglio ....

Cosi arrivò il 2012 che vissi con grande entusiasmo e voglia di migliorare ...soprattutto cominciai a sognare le corse in montagna e la grandi gare di sci alpinismo.

Il 2012 si concluse con grandi soddisfazioni fra cui: Trail della Capraia (5°), Sella Ronda Skimarathon, Cortina trail, Apuane skirace (8°), Trail dei poeti (5°), nuovamente l´Elbaman (finito con 20 min in meno dell´anno prima), Ecomaratona del Chianti (25°), Trail della Calvana (3°) e infine nuovamente la Maratona di Pisa (2h 56´).

Si! Nel 2013 potevo cominciare a osare per davvero ...alzare la posta andare a vedere oltre!

C´è una gara che ha da sempre ha rapito la mia immaginazione ...una gara capace di mettere insieme tutti gli aspetti che amo del fare sport... la fatica, le condizioni climatiche avverse, la montagna, la neve, l´alpinismo, il team ...

Questo è il trofeo Mezzalama, la più importante e impegnativa gara di sci alpinismo del mondo ...qualcosa di quasi impensabile per un abitante delle pianure. E´ stata dura, ho dovuto investire un sacco di tempo energie e soldi per questo progetto ...ma ne è valsa la pena, arrivare al traguardo non è stato mai così poco scontato come in questa gara!

Un bellissimo ricordo.

Tre erano i principali obbiettivi del 2013 : Il Mezzalama, La Lavaredo ultra-trail, e infine il Tor de Geantes.

Nel mezzo altre gare di vario impegno considerate un po´ come una preparazione alle principali.

Ma si sa che la teoria resta teoria, nella pratica c´è sempre qualcosa che si mette a tramare e remare contro ...

Uscito dal Mezzalama mi sono ritrovato con una fastidiosa infiammazione al tibiale posteriore che ha notevolmente condizionato la mia preparazione di primavera ed inizio estate...

Purtroppo ho fatto anche tre gare come l´Elbatrail, il Malandrino, e la Lavaredo Ultratrail in condizioni assolutamente non buone.

No, non ero assolutamente contento di come stava andando ....nel frattempo mi comunicano di avermi preso al Tor!

Che fare?!

Il Tor des Geants è una gara che cattura la mia fantasia, una linea perfetta, un´estetica assoluta, solo alla quarta edizione ed è già una gara leggendaria ...(come potrebbe non essere così con i suoi 330 km e 24.000 m d+).

Prenderne parte non è affatto scontato (sorteggio...), decido di provare nella speranza di stare meglio e cominciare ad allenarmi adeguatamente.

L´estate per fortuna mi restituisce la salute... la forma non è quella di un anno prima ... ma dentro di me nasce la consapevolezza e il desiderio di potercela fare ..... Il 13 settembre (poco più di cinque giorni dopo la partenza) accompagnato da mio figlio Luca ...taglio il traguardo del Tor ...

E´ notte, il cielo lampeggia di luci misteriose e lontane ...le montagne si stagliano scure circondate dalle stelle ... è freddo e si avrebbe voglia di restare nel caldo del sacco a pelo ... Attraversare la notte e poi il giorno intero per far fede a una scelta, a una promessa ...affrontare la paura, la fatica, il dolore.

Per poi ridiscendere più vivi ... più tutto...

Fonte: Francesco Bellinvia