Santa Croce´s menù: salsiccia alla brace in salsa di fango. Le foto

05-01-2014 18:15 -

Ore 13:00: Ritorno a casa e doccia bollente.

Tolte le tonnellate di fango incrostatesi nelle gambe, braccia e capelli, mi adagio nel tepore di casa ragionando un po´ sull´impresa di questa mattina svoltasi a S.Croce sull´Arno, nel bosco fatato di Montefalcone.

E´ stata sicuramente l´esperienza più emozionante e spassosa da quando sono entrata a far parte del gruppo delle Aquile (4 mesi circa), anzi, oserei dire che non mi divertivo così tanto da anni!!

30 Km di corsa campestre - cross...tradotto in termini semplici: 30 Km a ruzzolare, saltare, affogare nel fango, nei ruscelli, tra le frasche e sotto la pioggia!!

Eh sì... a prima vista io e Cristiana Cettuzzi sembravamo 2 cinghiali (io un cinghiale un po´ più scarno e rachitico) in fuga in mezzo al bosco.

Ma sotto tutto quel fango incrostato c´erano due carri armati!!! due gladiatrici!!!

Alle 07:15 sono uscita di casa convinta che fosse una corsa come le altre, al massimo avrei portato a termine i miei 15 Km, mi son detta...

Il tempo non prometteva bene, ed una leggera pioggia non presagiva certo l´impresa in cui poi la gara si sarebbe tramutata.

Ma cosa mi sarà girato per la testa quando ho deciso di seguire Cristiana per 30 lunghissimi chilometri?

Non lo so, so solo che Cristiana era molto decisa, non si e´ persa mai d´animo, anzi, non ha smesso un secondo di parlare e scherzare, con me e con chiunque incontrasse nel suo cammino (uomini, cani e piante!).

L´energia che Cristiana e quel bosco, quasi incantato, sprigionavano era contagiosa!!!

Un percorso indimenticabile: per i primi 10 Km il sentiero era fangoso ma ancora ben delineato, le scarpe cominciavano ad appesantirsi perché l´acqua si incamerava al loro interno.

Lo sforzo era sempre maggiore, ma non avevo idea di cosa mi aspettasse...

Al ristoro-deviazione dei 15 Km salutiamo i nostri compagni e io e Cristiana ci addentriamo nel bosco.

Silenzio assoluto. Pochissime persone hanno deciso di concludere i 30 Km.

Ha ripreso pure a piovere.

I sentieri diventano sabbie mobili: si affonda e il fango ti tira verso il basso, l´unica soluzione è saltellare a ginocchia alte, CHI SI FERMA E´ PERDUTO!

Il percorso diventa via via più complicato, non c´è più strada, ma solo acqua e melma che arriva alle ginocchia!

Io talvolta preferisco passare sui bordi e rimanere incagliata a rami e spine, ma Cristiana imperterrita si butta come una furia dentro le pozze e ne esce felice come una bambina fradicia fino al sedere!!

Dal 16° chilometro i piedi pesano come macigni e le gambe emettono grida di dolore.

La fatica è padrona; ruscelli di acqua gelida senza ponti, travi, cartelli segnaletici con scritte del tipo "discesa pericolosa" :-O , cacciatori armati di fucile, un pendio finale denominato "la salita dei sospiri". Tutto questo era quanto di più vero e vivido stavamo vivendo.

Sembrava di essere all´interno di un videogames, (o forse dentro un film horror!)

Alla deviazione tra 30 Km e 26 Km ultimo punto ristoro!!fantastico!! un miraggio!!una botta di vita!! su quei banchetti c´era il ben di Dio: pane e salame, rotoloni di tramezzini con salse, olive e formaggi, crostate fatte in casa, sfoglie dolci, vino e thè!

Ripartire e´ stata una fatica, gli ultimi 5 km avevamo 2 pezzi di legno al posto delle gambe, ma anche stavolta avevamo una forza motrice, un´ unica forma si era delineata nella nostra mente: LA SALSICCIA ALLA BRACE che ci attendeva al traguardo!!

Un urlo di gioia all´arrivo dei 30 Km! Felicissime!!!!

Mi sono mangiata 2 belle salsicce, con le mani ancora sporche di fango, ma erano buonissime come non mai!!! :-D

Tirando le somme...ho avuto dei momenti di "odio profondo" nei confronti di Cristiana che mi ha trascinato in questa avventura, ma erano solo passeggeri, la ringrazio perché mi ha accompagnato per i miei PRIMI 30 Km.

Allora, ad Aprile tutti a Capraia per un nuovo percorso Trail?! siiii!!!!


Fonte: Enrica Martelli