Calci: non ero in bolla! Le foto

21-01-2014 09:00 -

Non ero "in bolla". L´ho sentito appena mi sono alzato. Ho realizzato subito e ho pensato "oggi mi pesa il culo... Non ho voglia". Poi le fetenti rampe in salita di Calci mi hanno dato il colpo di grazia. La sensazione di questo momento, podisticamente parlando, è quella di Rocky Balboa quando Apollo Krid o Ivan Drago lo prendevano a mazzate: lui andava a tappeto e poi, tutto maolato, si rialzava e riprendeva tante altre labbrate; poi riandava giù e poi si rialzava ancora. Era come il caffè Lavazza: più lo mandavano giù, e più lui si tirava sù. Domenica n´ho toccate quanto un ciuo su quelle salite ma non è stata frustrazione; è, piuttosto, stata presa di coscienza e inizio della voglia di metterci un toppino. Niente di drammatico -certo!- e poi c´è anche un vantaggio, più che uno svantaggio, un aspetto anche didattico: la corsa ti insegna un atteggiamento mentale esportabile poi anche nella vita di tutti i giorni, professionale e privata: a parte accadimenti particolarmente gravi su cui è difficile trovare adeguati toppini, mi ripeto spesso il mantra che mi ripetevo domenica sulle rampe di Calci... "la situazione può essere anche drammatica... ma mai così seria". :-)
Stamani devo lavorà; ma avrei una voglia enorme di mettermi scarpe e mistico giubbino e rifare i 18km di domenica fino all´appiattimento dei monti pisani per usura. Provvederò quanto prima!
Con affetto e stima,
Eciwm

Fonte: Enrico Marchetti