GP Run Mugello: per gli amanti dei motori, della corsa o di entrambe. Le foto

26-01-2014 22:41 -

Gaaaz, poi frenatona per fare la San Donato, sù per il Luco e Poggiosecco, Materassi e Borgo San Lorenzo tutte d´un fiato, in picchiata giù per la Casanova-Savelli, ecco le due Arrabbiate e la staccata cieca per la Scarperia-Palagio, si scende per il Correntaio, le due Biondetti ed in un´attimo siamo alla Bucine che in leggera discesa fionda sulla "impercettibile" pendenza del rettilineo.

Molto divertente con le mani sui semimanubri di una moto, ma altrettanto con un paio di scarpe ai piedi ed un pettorale appuntato sulla canotta.

Inizio novembre, cena pre-gara ai piedi dell´Etna con amici podisti ed ovviamente si parla di... corse: maratone fatte, skyrace spettacolari, eventi passati e programmi futuri, tra le altre spunta fuori la Mugello GP Run: due giri di pista dell´autodromo del Mugello per un totale di 10,5 Km. La solita 10K sali&scendi è il primo pensiero ed accantono subito l´idea.

Metà gennaio e dopo il disastroso fine settimana di Torre del lago le gambe chiedono tregua; shut up legs! ho deciso di dare una chance al Mugello e mi iscrivo: scelta più che azzeccata.

Ore 9:00 siamo dentro il circuito e parcheggiamo nel paddock, la mattina è particolarmente fredda, ma poco male perché il cielo limpido permetterà al sole di fare il suo lavoro. L´expo è nei box, proprio lì dove i meccanici armeggiano con le moto ed i piloti si prendono una pausa tra un turno di prove e l´altro; ritirato il pettorale mi concedo una veloce perlustrazione: terrazza, ponte, tribuna centrale, tutta la struttura è semplicemente fantastica. Brooks la fa da padrone e la logistica è impeccabile, in meno di un´ora il paddock è pieno di auto e coloratissimi podisti sono pronti per il warm-up.
Mi incontro con Silvia, Maurizio e Matteo (che il sabato hanno partecipato alla sessione di kart del Brooks Motor Duathlon) per i saluti e la foto pre-gara, due chiacchere ed è già tempo di riscaldarsi.
Indosso la canotta crociata ed è il momento di entrare in griglia, i saluti rituali dello speaker, semaforo rossooo, verde! e più di 1000 corridori si lanciano a tutta sullo scollino del rettilineo in vista della San Donato, ma non c´è bisogno di frenare, noi non ci arriviamo a 350 Km/h. La lingua nera dell´asfalto sale decisa, mi ha già spezzato le gambe, ma è la esse della Casanova-Savelli che mi sorprende più di tutto: una violenta picchiata che introduce alle due Arrabbiate dove implacabile la strada torna a salire. Queste quattro rappresentano senza dubbio il tratto più spettacolare del tracciato.
Cerco di gustarmi circuito e paesaggio senza guardare troppo l´orologio, passo sul rettilineo, primo giro in 21´ e spiccioli, non male penso e provo a dare gas per finire in 42´, ma le gambe non ci sono, avevano provato ad avvertirmi ed io non le ho ascoltate. Come se non bastasse si alza un fastidioso vento che soffia a sfavore dall´Arrabbiata1 fino al Correntaio salita compresa, ma non fa niente, taglio in 44´ e sono contento ugualmente. Nel frattempo davanti Cito, Jamali e Abate hanno lottato per la vittoria correndo come missili a 3´10´´ - 3´13´´ al Km: notevole!
Resto ancora qualche minuto sul circuito, poi buffet, svestizione, piatto di pasta, visita dei locali sala stampa e podio compresi, qualche foto ricordo e di nuovo in viaggio verso casa.

Esperienza positiva, ben organizzata, simpatica e affatto stressante, per gli amanti dei motori, della corsa o di entrambe; è la mia seconda tra le fila dei Pisa Road Runners, quindi un grazie ad Andrea che mi ha introdotto tra le aquile che corrono.



Fonte: Matteo Giorgi