Ai ragazzi del Vega10, ai loro parenti, ai miei amici cari e compagni di squadra, a tutti i partecipanti.
Avrei voluto esserci, oggi; ma non ci sarò. Un infortunio che sapevo sarebbe arrivato dopo un lontano intervento alla caviglia che l´aveva rimessa in sesto, è arrivato. È stato buono e generoso con me, perché ha ritardato il suo arrivo per farmi concludere la mia prima maratona e per farmi incontrare, correndo, persone meravigliose, amici veri o illustri sconosciuti, con cui ho condiviso momenti che rimarranno tra i migliori ricordi che avrei mai potuto trovare lungo la strada della Vita. Oggi, come il giorno in cui ho tagliato il traguardo della mia prima e unica maratona, avrei voluto esserci; per rendere omaggio a Voi tutti che, sul quel monte maledetto, il nostro Monte Serra, avete trovato la parola fine del Vostro cammino in questa vita. Sono credente, potrei essere un cristiano migliore ma credo fermamente in una vita oltre a questa; per questo sono certo che tutti Voi, oggi, sarete lassù a festeggiare e ringraziare i miei amici e compagni di squadra e loro, a loro volta, a rendere il giusto e meritato onore a Voi. Io non ci sarò ma, ovunque Voi siate, vi mando il mio più sincero abbraccio e un grazie infinito; è grazie a persone come Voi, e grazie a tutte quelle che saranno su quel monte oggi, che ha ancora un senso, e un immenso valore, sentirsi orgogliosi di essere italiani... Enrico
