Torneo di Subbuteo 27 anni dopo. Ma nel girone dei podisti!

17-04-2014 23:48 -

E´ un resoconto apparentemente ´fuori tema´. Poi ti rendi conto che senon fosse per il podismo, per la conoscenza di Felicino e di altri amici (Andrea e Marco) allora non avresti più ripreso il più bel gioco da tavolo del mondo.
Ma andiamo con ordine.

I Campi di Campo (parte uno): prima di tutto il ringraziamento ufficiale a Felicino Romano per la splendida iniziativa e la bravura nel coordinare tutti gli arrivati. Un bel salto all´indietro di almeno 15-30 anni a seconda degli intervenuti. 27 anni esatti erano quelli del sottoscritto. Anno 1987 ultimo torneo organizzato nel mio quartiere (La Cella) con campi in simultanea. Sono in via Cervino per la sfida Svezia - URSS. Come al solito sono un diesel. Perdo le prime partite eppoi piano piano inizio a vincere, se in tempo arrivo bene in fondo, se tardi sono out. Quel giorno dopo aver perso molte delle prime partite ed aver iniziato a cambiare ritmo da qualche giornata, a sopresa, vinco con il primo e quando siglo la mia quarta rete a costui prende una crisi isterica di fronte alla fidanzata e madre (entrambi basite) ed inizia a distruggere il campo, ridendo e piangendo allo stesso momento (cribbio, hai 23 anni e sei davanti alla tua compagna .... ). Il campo era mio e le porte vennero sbriciolate in pochi secondi compreso il campo devastato ed la struttura piegata in due. I giocatori si salvarono tutti, non so come. Dopo 10 minuti si rese conto dell´accaduto ed incominciò a chiedermi scusa ed a volermi ripagare tutto ma glissai e chiusi con il Subbuteo. Se faceva questo effetto perdere da me ....

I Campi di Campo (parte due): Anno 2014: vengo iscritto d´ufficio da Felicino e senza trovare un campo la domenica scovo alcune squadre (che debbo aver comprato ad una rivendita visto che saltano fuori immacolate confezioni ma anche dei giocatori singoli con i quali giocavo negli anni 70 ed 80 ma senza il resto delle squadre come Austria Vienna, Svezia e Torino). Quindi ecco nelle classiche confezioni verdi: uno splendido Vasco de Gama con i giocatori black, una Francia campione d´Europa del 1984, una nuova Svezia con dentro uno dei reduci anni 70 ed infine una improbabile Juventus (a me???). Nessuna traccia del Pisa di Bolchi targato Hummel che devo aver infilato chissà dove mentre Luca mi recupera un liberculo del Subbuteo con le foto storiche del campione juniores del mondo il concittadino Andrea Piccaluga ed il regolamento del famoso torneo del 1987 scritto a mano da me.

I Campi di Campo (parte tre): arrivo al circolino alle 20.45 affamato (e svuotato per l´acquisto di una bici a Nodica) e non so se sentirmi a mio agio con due delle mie squadre in mano. Poi vedo altri esseri vintage come me con zainetti ed altre custodie gestite gelosamente con dentro le loro squadre curate come fossero fidanzate o bici d´epoca. Addirittura il Talamucci e gente che conosco di vista, con molti capelli in meno (se ci sono) e bianchi e vari chilozzi in più, ma con la stessa passione. Con l´amico del Talamucci azzardiamo una mini-amichevole in attesa dell´ufficialità del torneo. Prendo la mia Svezia (11 giocatori + 1 portiere? Ah già, c´è l´intruso degli anni 70 con la stanghetta e non il cerchio), inizio ad usare la punta di dito ed i giocatori scivolabo, svettano e soprattutto ruotano e toccano la palla con l´ovale, con il corpo e con la testa .... Poi azzardo dei contatti lunghi a palla lontana e mi riescono. Arriviamo entrambi fino al ´tiro´ ed è goduria pura. Niente reti ma la serata per me potrebbe già finire qui e sarei già felice. Nel frattempo la sala si riempie, i tavoli si liberano e Felice legge il tabellone delle partite. E´ il momento di provare a fare qualcosa di serio anche se le regole sono quasi tutte quelle del passato, serve un ripasso ´on the job´ ....

I Campi di Campo (parte 4 e fine). Sono nel girone B, quello dei podisti (anzi siamo 3 podisti su 4, io, Papeschi, Molinari ed un ragazzo tranquillo che si chiama Rossi). Due tempi da 8 minuti. Gara 1) sfida con l´amico Andrea Papeschi che già vanta una nomea particolare: ha sfidato per riscaldamento l´organizzatore Felicino e gli ha rifilato 4 goal. Obiettivo personale: non prendere più di 4 reti. Obiettivo raggiunto. A dire il vero la partita è stata equilibrata e tattica a centrocampo per 6 minuti e mezzo poi al primo tiro ho fatto l´errore che non si deve fare con il portiere, guardare chi calcia e non il proprio portiere. E difatti butto la palla dentro quasi da solo con i riflessi del bradipo ritardato. Finisce il primo tempo sotto di una rete. Ci posso stare. La gara mi sembra equilibrata lo stesso. Io più arioso, Andrea più controllore del gioco. Inizia il secondo tempo e prendo un´altra rete. Ma poco dopo arrivo io al tiro (l´unico della gara), fuori! Ormai la gara prende la piega che deve prendere. Il mio gioco ´arioso´ si perde sul tavolo che è in discesa in ogni lato e se non hai la sensibilità giusta ti schizza via la pallina. Ultimi secondi della partita, finchè l´avversario non sbaglia la gara non finisce. Andiamo abbondantemente oltre ma Andrea non sbaglia ed è la terza rete e finisce la gara. Cavolo, ne ho prese meno di Felicino .... E nel frattempo viene anche Ianett a vedere. 2) Gara 2 è con l´unico sconosciuto che viene dall´1 a 0 rifilato a Marco. E´ la peggiore delle tre gare, non vedo mai palla, cicco tutti i miei interventi, sono inchiodato e forse già stanco psicologicamente al punto che nei primi 8 minuti prendo tre reti (due veramente erano degli eurogoal impossibili da parare). Penso che finisca in goleada e che forse era meglio se me ne restavo a casa o davo il dito infortunato .... Nei secondi 8 minuti non vedo ancora la pallina ma non prendo reti. Capitano anche queste cose, ma non mi sono divertito in questa gara. 3) Gara 3 con Marco è invece un delirio. Definita dagli spettatori la partita più divertente. Finisce 0 a 0 ma è solo un caso. Io e Marco scazziamo ed inventiamo di tutto. Io arrivo al tiro almeno 4 volte con tentativi impossibili, lanci lunghi e recuperi assurdi e tentativi clamorosi. Vado finalmente in rete ma con il calciatore, non con la pallina che va per la tangente. Entrambi i nostri portieri sono i migliori in campo e mentre sentiamo l´urlo del tavolo vicino per il lutto di un giocatore troncato in due, finisce l´incontro ed è gioia finale. Una partita è salvata, seppur senza goal fatti almeno una gara senza goal subiti. Accontentiamoci. Finisce qui l´avventura mia e di marco. Proseguono andrea 2 e marco 2 ma non arriveranno in fondo. Alla prossima avventura a punta di dito ....




Fonte: Andrea Maggini