Worcester (USA): la mia prima mezza maratona internazionale

20-06-2014 09:08 -

La mia prima mezza maratona internazionale la dedico ai miei familiari con i quali ho finalmente condiviso questi favolosi 15 giorni tutti insieme come non succedeva da ormai quasi due anni cioè da quando Michele ha deciso di vivere e lavorare a Medford quartiere periferico di Boston.
E´ proprio da Medford che inizia la mia avventura,noleggiata l´auto la sera prima alle prime luci dell´alba intraprendo insieme a mio figlio e mia moglie Daria il viaggio di circa 50 miglia che mi porterà verso Worcester sede della mezza maratona,il viaggio scorre in tranquillità anche senza non poche difficoltà per uscire dall´intrecciata serie di uscite dell´autostrada o meglio dire dalla Higway Bostoniana.
Arrivati finalmente nella citta di Worcester alle 6 del mattino parcheggio l´auto agilmente(forse troppo agilmente!) e insieme al mio gruppo di supporto mi dirigo a ritirare il mio bipnumber,cortesemente mi chiedono di cercare il mio nominativo da una lista per ritirare il numero del pettorale,agilmente lo trovo essendo senza citta di origine accanto al nome e cognome essendo l´unico straniero in gara ( e qui ci poteva scappare pure un premio!) il mio numero è il 156,ritiro il pettorale e il pacco che consisteva in una tshirt della manifestazione, una benda elastica e niente piu (poi ci lamentiamo dei nostri pacchi...60 dollari!!).
Visto l´orario e il freschino ci ritiriamo ad un Dunkin Donuts per fare colazione,io decido di mangiare cosa che non faccio mai,e ordino una brioche (dura come un sasso) che dopo mi darà lo stimolo per testare i bagni chimici prima dello starter,non mi sono fatto mancare proprio niente!!
Finito il riscaldamento pregara stando al sole nel parco(il mio riscaldamento naturale preferito) lo starter chiama i partecipanti nella zona di partenza,noto con stupore che sui 1200 partecipanti almeno la metà sono di sesso femminile.
Lo starter:"Face on your left"....tutti si girano verso la bandiera a stelle e strisce e parte l´inno statunitense,momento sempre emozionante e un po di invidia per il loro senso di appartenenza!Finito l´inno ancora la voce che urla:On your mark...GOOO!!!
Parte la gara transito sul rettilineo di partenza e saluto Daria e Michele con un sorriso il tracciato mi rendero conto che sarà molto impegnativo pieno di continue salite e discese nel mezzo delle colline della citta di Worcester,ad ogni incrocio ci sono i poliziotti che regolano in modo impeccabile il traffico anche se chi è in coda in auto non sbuffa come siamo abituati qua da noi, i runners li ringraziano per il loro operato e loro incitano i partecipanti!!!Molte persone festose lungo il percorso e tanti bambini che si adoperano per rifornire i runners di acqua e Sali minerali sia ai rifornimenti ufficiali sia improvvisandone di propri,la mia corsa scorre tranquilla non mi interessa il tempo cerco solo di non salire mai sopra i cinque,cosa che sono riuscito a mantenere senza non poche difficoltà visto lo stato di forma in cui mi ero.
Ultimo miglio dopo una spaventosa salita e prime parole scambiate con un partecipante dove alla domanda come stavo sono riuscito a rispondere in un bad english "i´m tired!",ma piu che tired ho scoperto di essere un coglione visto che nel penultimo rettilineo dove avevo parcheggiato l´auto in una piazzetta adiacente la stessa non c´era piu!!!Panico!!!!Termino la gara in un onesto 1.43 ritiro in modo frettoloso la sudata e meritata medaglia e mi dirigo a vedere che fine avesse fatto l´auto!
Auto caricata dal carro arttrezzi per divieto di sosta (non mi venite a dire il solito italiano....anche auto di altri partecipanti erano state portate via) arriva il tipo del carro attrezzi chiedo spiegazioni e mi chiede dollari 131 per ritirarla presso il deposito,a malincuore pago cash mi faccio dare un passaggio e la ritiro,degno finale di una giornata particolare,insomma non mi sono fatto mancare niente!
Questo è quanto vi dovevo

Fonte: Marco Boccio Bertolini