Garmin Tri Sirmione: il mio primo olimpico!

30-06-2014 17:19 -

Ore 9.00, 28 giugno 2014, tranquillo risveglio di un sabato mattina sotto il cielo miscelato di sole e nubi frastagliate che si riversano sulla penisola di Sirmione...un lembo di terra, magicamente proteso nel Lago di Garda, scenario del mio esordio nella specialità del Triathlon Olimpico: millecinquecentometrianuoto quarantachilometrinbici ediecichilometridicorsa... tutto d´un fiato tutto a tutta finché ne avrò!!!
Alle 10.30 espletate le formalità di rito del ritiro pettorale, vista la precedente esperienza, decido di trascorrere un po´ di tempo alla scelta della muta...impiego circa un´ora, sotto gli occhi allucinati del noleggiatore, per determinare la corretta metodica di liberazione dalla muta senza dover trascorrere 15 minuti seduto a litigare con le gambe che non hanno interesse di uscire dalla muta!!!
Zaino in spalla, casco in testa e bici inforcata mi dirigo verso la zona cambio bici-corsa (tecnicamente T2) e, dopo aver posizionato scarpe e cappellino, proseguo verso il centro di Sirmione dove è situata la zona cambio nuoto-bici (tecnicamente T1).
Prima di entrare in zona T1 espleto le "tatuazioni" di rito: casco, bici, braccio e polpaccio tutti adornati dal mio numero 524...a questo punto posso parcheggiare la bici e predisporre gli altri accessori lungo la rastrelliera.
Meno di un´ora alla partenza, l´impeto e l´adrenalina mi attanagliano ma cerco di rilassarmi ripetendo il mantra "devi stare molto calmo" e, soprattutto, penso che dovrò gestire la partenza evitando l´esagitazione nella frazione di nuoto.
I giudici fanno la spunta, sono stato assegnato alla batteria delle cuffie blu, la terz´ultima in ordine di partenza...penso "almeno così non sarò l´ultimo ad uscire dal lago"...partono le prime batterie e, come un bimbo sulla giostra, ammiro la partenza slanciata degli elite...le loro cuffie e l´alternanza delle bracciate si disseminano sul lago come i tonni nella "tonnara"...
Chiamata per le cuffie blu...la mia batteria...3-2-1 si parte...mi tuffo ed inizio a nuotare con ritmo tranquillo, l´acqua è chiara e fresca, prendo qualche smanacciata ma non vengo travolto "dall´ira funesta di Achille" che mi invade quando sono disturbato...nuoto serafico...tre bracciate ed una respirazione...intravedo la prima boa e la oltrepasso...seconda boa, virata e davanti mi si erge il maestoso castello scaligero...il sole lo illumina in maniera eccezionale...penso "avessi la macchina fotografica, non ci sono tombini, ma questa luce sulle torri merlate"...mancano solo 600 metri e potrò uscire dall´acqua...in prossimità del castello passo sotto il ponte levatoio affiancato da tre cigni dal sinuoso movimento...scenario mozzafiato al punto che a meno di 300 metri dall´arrivo la mia calma e serafica nuotata si perde in una bolla d´aria...la stanchezza aumenta inaspettatamente...solo 150 metri...nuoto a bracciate con la testa fuori a pallanuotista...le gambe sono affossate nel lago...qualcuno che mi lanci un pull buoy???...100 metri, 50 metri, ci sono...mi alzo in piedi, un´occhiata al Garmin penso "avevo previsto 35 minuti di traversata ma sono sbracato in 40 minuti"...ma subito dopo un pensiero più inquietante "ora viene il bello mi devo levare la muta!!!"...arrivato alla postazione succede l´imponderabile: la muta con due astute mosse esce dal mio corpo tanto che sono indeciso se indossarla nuovamente...Muta vs Raffaele 1-1!!!
...vestizione da ciclista, transizione, inforco la bici e parto per i 40 km lungo un tracciato spettacolare, attraverso vigneti e frutteti...riesco a raggiungere un gruppetto di 4 ciclisti e sfrutto la scia dando egregiamente il cambio...dopo i primi 10 km inizia un susseguirsi di sali&scendi da spezzare le gambe...decido di riportarmi alla mia velocità di crociera prefissata, stimolato da un paio di cadute tra i rovi di atleti che mi precedevano, per cercare di concludere la frazione in circa 1h20min...sono in prossimità dell´ingresso di Sirmione, ultima salita prima della zona cambioT2, scendo dalla bici, arrivo alla T2, infilo le scarpe, cappellino in testa e pronto per partire inizio a fare l´imitazione di un pupazzetto della Lego...le gambe non obbediscono agli ordini del neurone...cerco faticosamente di correre i primi 3 km finché non raggiungo il circuito da ripetere per due volte...finalmente le gambe intuiscono ciò che gli è stato ordinato e la corsa sembra essere più naturale...il caldo afoso stringe il fiato...bevo e ringrazio i bimbi dello spugnaggio...primo giro concluso, inizio il secondo, recupero qualche posizione e, senza accorgermene, sono al nono chilometro...svolto a destra sul lungolago alberato che mi condurrà all´arrivo...tappeto blu...arco...doppio anzi triplo bacio al mio amore, braccia alate, il mio primo olimpico è concluso...
...Essere un triatleta, chi lo avrebbe immaginato, NuotarePedalareCorrere...la Maratona mi ha dato la consapevolezza mentale del mio essere...il Triathlon mi sta insegnando la fatica sensoriale del mio corpo...Be-A-Triathlete!!!


Fonte: Raffaele Stumpo