E finalmente si ritorna in bici ....

12-07-2014 19:29 -

Dire che ho trascorso due settimane infernali è dire poco.
Pensare che sono state a cavallo del mio 50esimo compleanno è ancor più triste.
Ma andiamo con ordine: ore 23.35 di giovedì 26 giugno. Aggiorno il sito sulle news dell'imminente RUN5.30, spengo il computer e scalzo piombo in corridoio pensando che debbo fare presto dato che dovrò dormire al massimo tre ore (la sveglia è fissata per le 2,30 dovendo recarmi con il furgone bello carico in Piazza Vittorio Emanuele alle ore 3.00 dove mi aspettano i volontari).
Non faccio i conti con lo spigolo del canterale e vedo le stelle per il mignolo che penso andato ...
Alle 2,30 mi sveglio e non riesco ad appoggiare il piede per intero ... metto le scarpe e vedo le stelle perché si è gonfiato .... ma qualcuno dovrà portare il furgone ed il materiale sennò la 5.30 non ci sarà ... e qualcuno mi aiuterà a scaricare la roba perché io, da solo in questo stato, gna fo!
L'evento ha il meritato successo e clamore ma nei giorni successivi il piede mi presenta il conto con un'ematoma che si espande su ben 4 dita delle 5 ....
Mentre vi scrivo a distanza di 16 giorni il mignolo fa ancora male ...
Pertanto niente corsa, ovviamente, ed a malapena la domenica riesco a fare una breve girata con la bici ma la pressione delle dita sulle rigide scarpine bike fa sudare freddo ...
Tempo qualche giorno però, all'alba dei miei primi 600 mesi di vita, arrivano dolori inenarrabili alla schiena con la domenica precedente il compleanno che mi vede accartocciato sulla spalliera del letto curvo di tre quarti ... non riesco ad entrare senza sentire dolori atroci alla colonna vertebrale, altezza lombare.
Millimetro dopo millimetro, lento lento riesco ad entrare ma questa tortura durerà altri 4 giorni quando vado dal mio medico curante rientrato dalle ferie (acciderba a lui ...). Le sue innate doti legate alla medicina alternativa non sentono storie, sembra una stregone ma nei fatti è solo apparenza. Mi stende sul lettino ed incomincia a prendere la pelle della schiena come se impastasse la farina per fare il pane ... Cinque minuti così e se continuava svenivo per il dolore ... ma una volta in piedi ... il miracolo ... il dolore era scomparso per un buon 90 per cento e riuscivo a stare eretto e non più curvo .... mi dice di bere tanto e di camminare almeno 60-90 minuti al giorno bello eretto ...
Insomma, arrivo al sabato mattina e mi sento di riprendere la bici e con Paola e Raffaella di affrontare l'impresa ... quasi 40 km sul viale d'Annunzio e sul lungomare toccando punte di 33 km/h ... che bello ritornare alla vita sportiva ... ma da ora in poi attendo a non andare scalzo per casa ed ad andare da esperti in materia oltre che a favorire una vita migliore.
Insomma, più cura di se stessi e meno sbadataggini, please!
ps: a dire il vero la bici non la prendevo dal Duathlon sociale. Il giorno dopo pensai bene di semistrapparmi il semitendinoso della coscia alla Laviosa mettendo a rischio la Cortina-Dobbiaco ... Erano due mesi!!!! Ora bici e nuoto a palla!
ps2: la maglia della Corsica è una delle due comprate insieme alla salopette ad Ajaccio in un negozio specializzato.
ps3: le foto sul Viale d'Annunzio sono di Enrico Capraia Marchetti

Fonte: Andrea Maggini