Lorenza Pratali sul mal di montagna ne "L´Espresso"

31-07-2014 18:18 -

La nostra Lorenza Pratali, associata ai Pisa Road runners e grande frequentatrice delle corse trail ed estreme in montagna, viene citata ne "L´Espresso" (31 luglio 2014, pag. 90-93) sul pezzo "Chi troppo in alto sale". Nuovi studi, infatti, svelano gli effetti nascosti sul cervello del mal di montagna e quindi con riflessi anche sugli sport lì in svolgimento. Dove il poco ossigeno può pure ridurre la capacità di pensare. Come difendersi quindi?
Mal di testa, capogiri, stanchezza, irritabilità, insonnia, perdita di appetito e nausea sono le situazioni che spesso si ritrovano in alta quota, sopra i 2500 metri per intenderci.
Questo a causa della concentrazione di ossigneo che altera l´equilibrio dei liquidi e colpisce la testa.
L´argomento quindi ha acceso l´interesse dei ricercatori e tra questi Lorenza, cardiologa dell´Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa che porta una certezza: per il momento sappiamo che l´alta quota cambia il cervello.
"Il 30 per cento delle persone che sale in alta quota ne risente. E nell´1-2 per cento dei casi la carenza di ossigeno nel sangue e nei tessuti, causa un accumulo di liquido nei polmoni o nel cervello, i cosiddetti edemi polmonare e cerebrale che possono essere fatali."

Un articolo di Simona Regina che merita di essere letto attentamente per chi vuol saperne di più.
Nel frattempo mandiamo a Lorenza i complimenti della redazione.

Fonte: L´Espresso