Body triathlon: dalla cardaia del mistico gilet ad EagleShark

29-08-2014 23:34 -

EagleShark, dallo stesso accantivante design di "cardaia" mistico giubbino, è un essenziale altrettanto mistico ma completo accessorio trifunzione in dotazione ai Pisa Road Runners. Offre eccellente vestibilità e confort in tutti e tre i suoi utilizzi: mutina essential per la sessione swim; completo minimalista aerodinamico alla spiderman per quella bike; tuta high performance per quella run. Il tessuto elastico, da subito, ben si adatta al profilo dell´atleta, associando effetto contenitivo su pancetta e maniglie dell´amore a quello valorizzativo su pettorali, dorsali e tarrarughe, anche un po´ sgonfie; rinvigorendo così l´aspetto generale e il portamento. In acqua fornisce immediatamente al nuotatore la sensazione di un evidente ausilio nel galleggiamento, senza tuttavia comprometterne la scorrevolezza e la velocità di avanzamento; in bici, il delicato e ridotto parapalle, assolve sorprendentemente alla funzione richiesta e, ancora una volta, trasmette la percezione di ridottissimo attrito e resistenza all´aria, anche con vento contrario. Le fibre a ritenzione variabile diversificata per zona, favoriscono poi contrazione e rilascio dei muscoli glutei e quadricipiti femorali, contribuendo in maniera proattiva a rendere più fluida ed efficace la pedalata. Su strada, nella sessione run, si dimostra ancora una volta eccellente, vuoi per le ragioni di cui sopra, vuoi per la leggerezza che, tutte insieme, vanno a sostanziare l´effetto "skin eagle-shark", ovvero "pelle di squaloaquila", al punto da rendere difficile da individuare, una volta indossato e provato, il confine tra la pelle dell´atleta e le fibre stesse di Eagle-Shark.
Per quedte ragioni non è infrequente dimenticarsi di toglierselo e vedere così qualche atleta con Eagle-Shark sotto il pigiama, o intravederne i colori sotto giacche, camicie e cravatte, anche in ufficio...
Da provare. Voto 9.

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si pubblicano le foto del doppio utilizzo di Enrico: la mattina in acqua ed il pomeriggio in bici con Andrea