Collesalvetti: il rientro con la grandinata.

16-11-2014 21:59 -

L´ultimo volta che correvo ero in Central Park, due domeniche or sono. Concludevo la mia decima maratona ...
A Collesalvetti riprendo a correre, siamo una dozzina di aquile (vecchie e nuove), e vediamo la non-nuvoletta verso Pisa e tutto il resto sembra una tregenda. In pratica se si esce da Pisa si sa di beccare qualsiasi cosa, a Viareggio come verso Livorno o Firenze. Non facciamo in tempo di superare l´Arnaccio che partono i primi schizzetti ... poca roba.
Ci iscriviamo con Marcello, Bellinvia, Pratali, Rosa, Zetina, Isabella e le neo-aquile Maria Cristina, Angela, Vik e Cristy. Facciamo poco più di un km ed appena usciamo dall´abitato di Collesalvetti arriva il primo scroscio d´acqua. Io debbo proteggere il mio smartphone e mi rifugio sotto una terrazza con la Sirkka che si presta da accuditrice con il marsupio del mio Samsung Galaxy.
Quindi partiamo per il bosco insieme ed arriva la prima grandinata ... un po´ di collina, molto fango, un ristoro appena toccato perché impossibile da star fermi e ritorno a Colle con gli ultimi due km asfaltati sotto il diluvio.
Mentre mi cambio in macchina vengono giù pietroni più che grandine ed alla spicciolata aquile ed aquilotte e mi domando se dopo questa impresa smetteranno di venire o se entrerà il mestiere nel sangue (sembra che continueranno) ... :-)
Si scopre che il percorso di 18 è stato poi interrotto per l´aquitrinio dirottando gli ultimi sulla 12. Chi invece ha poi fatto la 18, come Vik e soprattutto Isa, erano felici come bambine. In pratica hanno fatto uno StrongMan senza spostarsi con pozzanghere fino alle ginocchia.
Con la Zetina e Matteo azzardiamo pure a prendere fagioli con polpette e vino bono.
Fino a rientrare a Pisa col freddo nelle ossa ... quindi sotto il coltrone a casina ma è sempre bello correre, in qualsiasi condizione.


Fonte: Andrea Maggini