ZeroZero mon Amour. Le foto

30-11-2014 16:51 -

Come convenuto col CAI parte la tornata di revisione e manutenzione dei sentieri del Monte Pisano in vista del Trail. Primo obiettivo, percorrere il sentiero di cresta e verificarne le condizioni. CAI e PisaRRC impegnati nell´opera, decidono di operare secondo quanto risiede nei rispettivi DNA. Loro a passo, noi di corsa.

Stamani, domenica 30 novembre, ore 07:45. Il Bellinvia freme, mi telefona e incalza: Siamo tutti qua, moviti!
Mah, o dove c´ha da andare? Non s´era detto che si faceva lo 00 di corsa per verificarne le condizioni in vista del Trail? Poi, affrontare 37 km con 2000 m D+, mica puoi avere anche furia...

Comunque alle 07:55 il manipolo degli ardimentosi è pronto. Due ore prima, il gruppo capitanato dal grande Vitaliano, Istruttore del CAI, è partito a passo di montagna; li troveremo prima o poi.

08:00 Io aizzo: "Forza, facciamo la foto e si parte!
Niente foto, si parte subito ! Tuona il Bellinvia. Si becca due o tre "vaffa" dalla comunità e si fa la foto che scatta la Cristina influenzata e a riposo precauzionale. Nemmeno il tempo di fare la foto e Il Bellinvia mi si avvicina e mi fa: Fai vedé!
No, un ti faccio vedé nulla. Prima non vuoi far la foto e poi vuoi vedere se sei venuto bene? Lascia perdere. E poi, scusa, ma che furia hai?
E qui si svela il mistero 00: Devo battere il mio record personale e poi m´aspetta il mì babbo a pranzo.
Come preannunciato nella convocazione, i superveloci partono a spron battuto ma i veloci, non si fanno intimorire... onestamente, non tutti possono tenere il passo dei primi e ci si fraziona. Pur rallentando, viziati ormai da una partenza stile strombola, il ritmo è così alto che le milze e i fegati cominciano a gridare vendetta già alla Rocca di san Paolino. Rallentare, imperativo, ma fino all´eremo di Rupecava la sofferenza per l´avvio troppo orgasmico la palesiamo tutti.

Zona Quattro Venti, lo 00 è un po´ motoso ma si va su bene. Secondo i patti, verso Passo Croce o Passo di Dante dovremmo incrociare le SuperLole del Pisa RRC: la Vice e la Doc. Cambi e Pratali ci aspettano sul crinale. Da passo Croce vediamo inerpicati sulla cupola i soci CAI che, guidati dal "Vita", danno l´assalto alla vetta. Di li non passa il sentiero, ma Calvani si lancia all´inseguimento, abbandonando lo 00 e procedendo a SpaccaMacchia (sua definizione) una sorta di ascesa a cazzo di cane dove ognun per sé sceglie la direttrice da seguire. Arriviamo sulla sommità: Pelligra provatissimo dalla salita SpaccaMacchia, boccheggia come un muggine d´Arno spiaggiato al Guatolongo. Eccoci sulla sommità; via scapicollati verso il passo dedicato al sommo Poeta... Mah, oggi lascio perdere il mio lieve senso di antifiorentinità.
Gruppo Cai e PisaRRC si fondono in un sincero e sudatissimo abbraccio. Alla nostra vista si palesano le SuperLole a cui si è aggiunta la Lecci.

E qui, secondo un copione da Commedia delle Beffe, la Lorenza ci dice: M´ha telefonato il mì marito (Bellinvia per la precisione), m´ha detto che ora arriva.
E io di rimando: Come sarebbe a dire, ora arriva? A quest´ora dovrebbe essere almeno sul Faeta!
Titubanti, come vedette sulla coffa, ci volgiamo indietro sperando di vedere il Gigante sbucare all´orizzonte. Eccolo, col fido Matteoli, si buttano anche loro a SpaccaMacchia e in breve son dei nostri.
Io: O un dovevi battere il tuo record?
Il Gigante Bellinvia abbassa il capo, accetta dapprima la sconfitta: Deh, ma mi sono perso. Poi azzarda un colpo di coda da teatrante consumato: Però, devi vedè Sergio, è un sentiero bellissimo un´altra volta ci si va.
Un´altra volta? Ma te lo vai a stioccà nel baogigi... ! replico io, e si ribecca altri sette o otto Vaffa che fanno dieci con quelli alla partenza. Nemmeno lo 00 che è tutto a diritto riesci a tenere, ma come l´hai fatto il Tor de Geant arrotolando il filo come Arianna? O c´avevi la badante?

Basta parlare, si riparte e lo smacco subito lo tiene bono...il Matteoli è tutto una bestemmia e sul crinale si sfoga un po´ ... ma il vento porta lontano le parole ...
Da Passo del Castagno al Passo della Conserva si sputa sangue.. silenzio e pedalare. Si prosegue nonostante la Calvani consulti la cartina... forse si è sminchiata pure lei di correre a SpaccaMacchia ... Al bivio (la Calvani c´ha la cartina...) si decide per arrivare in vetta al Faeta e poi si vedrà. Lo 00 lungo la rete ci spacca le gambe e si beve le nostre ultime riserve. Al casotto CINGIALI CE N´E´ sembriamo zombie che il vento sbatacchia a destra e a manca... fa freddo e urge prendere una decisione. Piccioli, Gran Presidente CAI e il mitico Cecchi sono in cima by bike. Ci scattano due foto ci incoraggiano e scendono.
Gruppo Bellinvia è schizzato avanti. Viviana, Isa e Chiara proseguono, destinazione san Giovanni alla Vena. Brave!

Io devo riscendere perché il lavoro chiama, piego sul sentiero e in plastico volo, si accodano in sei. Tutti molto stanchi. Discesa dura, scivoloni e pruni. Si passa per Mirteto e poi giù verso Asciano via Cisternone. Eccoci al parcheggio. Siamo in 7 e la mia macchina è lì, sola...una sola...
Cariata di sudore e carzini motosi, o carico a SpaccaMacchia, fate voi, ma c´è da tornare a Ripafratta a recuperare le macchine degli altri. Stanchi, ilari e contenti ci si abbandona allo scazzo più totale.

Anche Nadia parla... strano !

ZeroZero mon Amour, non ti abbiamo conquistato tutto, ma alla prossima ce la faremo.
Che il sentiero di cresta avesse dei punti malmessi e necessitasse di un po´ di manutenzione lo sapevamo, ma chiederemo al CAI di mettere avvisatori acustici, Badanti russe ai bivi, gomitoli ai crocicchi...

Bella mattinata, quasi 20 km con oltre 1300 m D+.
Ringrazio tutti, la Febbre da Trail sale!

p.s. Avvistato il Capraia che in solitaria correva tutto il circuito del Trail, ma in verso contrario a quello della gara... Altro che Mindfullness...


Fonte: Sergio Costanzo