A Pappiana, più delle dimore storiche poterono le ova sode e la pulenda!

01-02-2015 10:45 -

Vabbè, il titolo è provocatorio ma quando parti quasi febbricitante, dopo un sabato blindato in casa al calduccio per i brividi e crisi varie del venerdì (di corsa e di nuoto...), allora si giustifica anche il cambio di visione: dalle dimore storiche alla parte culinaria. Solo perché, invece di correre 14 o 20 km poi ti ritrovi con i bisonti della 6km.
Ma andiamo con ordine: al ritrovo del Circolino Arci di Pappiana Marcellone esce vittorioso, dopo aver fatto a botte con gli altri rappresentanti dei gruppi, per prendere 40 cartellini. Ormai è così, sembra di essere in ´Fight Club´. Regola numero 1: non parlare mai del fight club. Regola numero 2: non parlare mai del fight club. Regola numero 3: ci pensa Marcellone a farvi neri, tutti!
In perfetto lavoro di squadra Marcellone raccoglie i soldini ed io compilo la lista e cartellini, tutto bello bardato per non prendere freddino. Si parte con i primi 3 cartellini, poi 6, 12, 20, 25 ... boia arriviamo a 35 con Elisabetta, Maria e la canina Cipolla. Ma dopo sul percorso troviamo il neo aquisto Fiore, quindi Sergio che abita dietro il circolo ma ha fatto il turno di notte e vari altri.
Non è mancata la partaccia all´omino orfano, lui sostanzialmente ed io formalmente, dell´Angela ai box per un doloretto al ginocchio. C´ha pensato la Nadia ad urlargli di tutto, ma a me sembra veramente sonato come una campana e non so più cosa fare per toglierlo dai piedi ...
Totale una quarantina di aquile rosse che ancora spiccano e ringiovaniscono il movimento delle Tre Province.
Facciamo la foto e si infila il puffone del Giusti che si abbarbica a Cipolla. Pederasta è luilì ...
Consegno la lista col Pannocchia che mi prende per un bandito e la moglie mi dice di stare alla larga, se anche minaccio qualche virus anche solo pensandolo ...
Parto con Roberto Cucco con il quale corro i primi 2 km sull´argine.
Alla deviazione sono io a deviare verso il lungomonte e mi rendo conto che essere alti, a volte, è un disagio ... Ho preso più legnate dai rami degli olivi in ghigna che schiaffi da mi mà da piccino. Era un zigzagare tra i bisonti walkers, piante e rami penduli degli olivi ... insomma, continuo con le mie corse briae ma stavolta involontariamente al punto che passo dai 5.40 a km agli oltre 7 a km.
Questo dopo aver rimandato indietro Sergio che nel frattempo aveva sbagliato il percorso.
Villa di Corliano: almeno una dimora la vedo ed è uno spettacolo. Mi sembra ancor più bella delle volte che ci sono venuto per meri motivi enogastronomici. Se non fosse per lo stolto del Contussi, orfano del presidente Federico, che al ristoro urla "Forza! Coca-cola calda e tè ghiaccio!". Uno così andava preso a testate dopo la nascita ... Santa donna è la Bertelli ...
Quindi Orzignano e ritorno a Pappiana. All´arrivo sono solo 5,540 k per cui allungo, vado al semaforo, sulla provinciale, entro dentro la Conad e completo i miei 6km precisi precisi in 37 menuti (notare la ´e´).
Ed a quel punto arriva l´apoteosi della Podistica Rossini al ristoro finale.
Ricordo quando le prime volte che frequentavo le Tre Province (2000 e 2001), la Rossini era legata fortemente a Pontasserchio e nella Piazza del Mercato non faceva mancare la pasta fritta per tutti i circa 2500 partecipanti. Ma non doveva essere facile.
Stavolta lo step in avanti ha visto: uova sode marinate, crostini vari e polenta (pulenda) calda con funghi. Uno spettacolo e mi fermo qui perché poi scappo per non prendere freddo ma col sapore della pulenda in bocca e la visione di una dimora negli occhi.
E domenica saremo ´Verticalizzati´ ad Asciano che è sempre meglio di essere ´orizzontalizzati´ di berlusconiana memoria!


Fonte: Andrea Maggini