Barletta (day 2): ViviBarletta, il Corri Puglia, Trani e Mariella!

11-05-2015 22:52 -

Risveglio della domenica ... chi vuol leggere sul nostro "sabato del villaggio" clicchi qui .... mi dicono che i due compagni di stanza abbiano russato ... e chi li ha sentiti che dormivo come un ghiro? Ma che anche io abbia lavorato di 'piedini' ... evidentemente cercavano una compagna ... ma si sono fermati ai peli villosi degli stinchi del francavillese ... Ecco che cosa faccia la notte nel pieno del sonno: ho i piedi viaggianti! Vabbè, c'abbiamo riso sopra ... ma insomma.. Usciamo per fare colazione in tenuta ginnica e leggiamo "la Gazzetta dello Sport" che celebra con un paginone intero non tanto un fenomeno recente e pulito della nostra atletica, ma un fenomeno straniero ed affatto pulito dell'atletica di ieri (quella più conosciuta) che sta allenando in Italia (a Lucca) una ragazza moldava. Ecco a cosa siamo ridotti ... Giacomo e Franca sono un po' perplessi perché va bene quando si parlava di loro ieri, ma oggi si dovrebbe parlare di altro. Soprattutto Giacomo, membro nazionale Fidal non la prende molto bene (finalmente, mi ha spiegato il funzionamento di questa 'RunCard' che nasce per dare una casa ai principianti della corsa su strada, oltre a tante convenzioni, MA solo per un anno ... poi ognuno si deve trovare la propria Associazione locale d'appartenenza. E' giusto così!).

Dopo la colazione rientriamo in camera per liberarla dai vestiti e bagagli e liberare i nostri corpi .... In realtà gli altri riescono ad espletare le loro funzioni fisiologiche ... io, dopo vani tentativi, ed un bagno che da sulle scale con la gente che parla ... dopo un po' desisto. Decido quindi che il cibo della sera precedente fosse così buono da meritarsi di correre anch'esso, con me, i dieci chilometri ...
Alle 8.40 scendiamo e ci accoglie Mariella in pieno centro e ci avviciniamo verso la partenza (Zona IperCoop). Allora: i tre uomini sembrano dei veri e propri tapascioni dopolavoristi, le due donne sono slanciate con gambe da paura e fisici da creare un'innata invidia in tante ventenni. Solo per dire che Franca e Mariella sono uno spettacolo puro al nostro cospetto ...Mariella ci da i pettorali personalizzati con i nomi e cognomi come ospiti eccezionali dell'evento. Non abbiamo i chip come gli altri e desumiamo di essere 'fuori gara'. Poco male, conta fare festa!
Arrivati in zona partenza, mi accolgono due grandi archi Brooks (giuro che non è "colpa" mia ... ) e Paolo Liuzzi che ci saluta copiosamente. A quel punto parte la processione delle foto dei quasi 2000 partecipanti che vogliono la foto, giustamente, con le due leggende della maratona italiana! Noi, poi, ci fotografiamo con i tanti che correranno con la maglia della spedizione newyorchese fra qualche mese. Ma non è difficile notare i tantissimi gruppi presenti in massa. Siamo quindi al ViviBarletta, gara di 10 km, una delle 22 tappe del 'Corri Puglia'.

Il 'Corri Puglia' è una sorta di Criterium Toscano agonistico che è praticamente 'esploso' negli ultimi anni con una partecipazione media, a gara (per 22 tappe, da correrne minimo 18) di quasi 2000 partecipanti agonistici. Ho visto questa crescita attraverso la vendita di calzature da running nella regione nei negozi pugliesi ma qui c'è una ragion d'essere. E dal circuito è escluso il Salento per non inficiare troppo sui costi di viaggio (e difatti esiste un altro Circuito in contemporanea, il 'Corri Salento', dove la media 'scende' a 800-1000 persone ... numeri da capogiro rispetto ai 150-350 partecipanti del Criterium Toscano, che possono aumentare in caso di campionati regionali Fidal). Ma qui si respira proprio l'applicazione di quello che vado dicendo da molti anni: in Toscana, dove comunque vi è una timida crescita, ma anche perché la crescita dei runners italiani è esponenziale, ed in Puglia lo è ancor di più, il problema non è dato da chi organizza, ma dai gruppi 'classici' che hanno perduto la propria vocazione e mission di fare promozione dell'attività motoria. Come se tutto si fosse fermato negli anni '70 con l'attività ludico-motoria che ormai ha portato tutti i neuroni verso le Tre Province o i Trofei Pisano e Lucchese. Ecco che la nascita e crescita (imperiosa!) di gruppi come il Livorno Team Running, Pisa Road Runners, LuccaMarathon con oltre 100 associati (i Pisa Road Runners in pochi mesi sono arrivati a quota 152 ... vuol dire che c'era una domanda insoddisfatta!) Ma anche la Galla Pontedera anche se rispetto ai gruppi sopra, più legati al luogo, rappresenta una nazionale che raccoglie i più importanti amatori evoluti di zona ed ex-grandi atleti (o qualche atleta che ancora può dire la sua a livello assoluto). Gruppi che offrono una prima risposta ... magari tardiva rispetto ai gruppi pugliesi che si sono mossi da tempo. La ASD Barletta Sportiva ha 350 iscritti, ma anche il gruppo di Andria (con tantissime donne) non è da meno ...e così via. Non avendo trofei ludico-motori (come le nostre Tre Province), ecco che la concentrazione al Corri Puglia, con un'età media attorno ai 35-40 (e non 65-70) fa tornare i conti. Analogamente nascono anche grandi eventi: la prima edizione della maratona dei Castelli (zona Trani) nel dicembre ha raggiunto 1000 partecipanti (nonostante la concomitanza di PisaMarathon) e si parla benissimo della Gargano running i cui percorsi da trail sono curati e differenziati a favore del turismo sportivo locale.

Ma torniamo alla partenza del ViviBarletta 2015. Ho le maglie e canottiera delle aquile rosse dei Pisa Road Runners dietro, ma oggi siamo in missione per New York e debbo uniformarmi con tanti amici! Breve riscaldamentino con Giacomo in zona porto, con acciacchetti vari che sembriamo Geremia e Bob Rock del Gruppo TNT di Alan Ford. Il cielo è coperto e si fa minaccioso. Appena ci avviciniamo in zona partenza (programmata per le 9.30) che inizia pure a piovere. La partenza è in leggera discesa e sul bagnato sarà un delirio se ti metti davanti e non vai un piffero. Ecco, a Giacomo capita questo. Con la scusa delle foto di rito della partenza, Franca e Giacomo vengono messi davanti, ma sotto uno scroscio di pioggia (mentre a Pisa fa un caldo cane!!!), lo sparo della partenza avviene con qualche minuto di anticipo perché la massa dei 2000 ormai ha spinto oltre il tappeto le prime file.
Io sono ai margini, alle transenne, e difficilmente dimenticherò la faccia di Giacomo che annaspa cercando di venire verso di me, ma viene travolto continuamente, per cui è costretto ad andare quasi a 3' a km, in discesa bagnata, per non essere travolto dallo tsunami di podisti pugliesi. E mi sa che qui 'rovina' la sua gara ...
Io cerco Roberto ... ma dopo quasi un minuto mi avvio con la coda ... cercando il segnale del Garmin che fatica. Tempo 50 metri mi raggiunge Roberto e con lui mi farò i primi 5 km.

Al porto, in una rimessa di barche c'è scritto "chi ama il mare è una persona libera!". E' vero ... Dopo pochi minuti la pioggia cessa e ci troviamo a fare il lungomare per poi rientrare in centro con qualche salitella. Roberto tiene il passo. Andiamo a 5'40" circa e lo vedo tenere bene il ritmo. Nel frattempo il mio ginocchio destro inizia ad urlare.... La cosa bella è che in questi primi 5 km, superiamo un bel po' di persone tra cui tantissime donne (!!!) ... e quindi mi convinco che il movimento podistico che hanno costruito quaggiù sia quello 'giusto'. Non sono gare podistiche selettive dove rischi di correre da solo se vai troppo piano ... ma anzi. In coda alla gara c'è l'atleta locale che ha fatto tutte le maratone di Roma e che ha chiuso per ultimo, come maglia nera, anche l'edizione 2015, lottando con una giapponese e con Calcaterra che, nel doppiare la gara, poi ha voluto il suo autografo. Ma c'è anche la Angela Gargano che col marito Michele Rizzitelli (noto oropedico di zona) corre, in pratica, una maratona alla settimana ed a volte anche una maratona al giorno, per più giorni. Si fa pure in tempo a parlare con podisti che non parlano poi tanto bene degli abitanti di Cerignola, della vicina provincia di Foggia ... ma ognuno ha il proprio campanilismo che si merita. Ed anche qui, a campanili e cattedrali non sono messi poi tanto male...

All'unico ristoro a metà percorso Roberto mi dice "Andrea, mi fermo a bere e cammino un po'". Ok, allora parto ed imposto un ritmo da 5'30" circa (ma non capisco perché poi mi infama in camera per non averlo aspettato ... ognuno ha la propria trance agonistica .. .) e cerco di superare quelli avanti a me, perlopiù donne. In una classifica femminile non dovrei essere messo male però ... Ultimi due km in pieno centro cittadino e riconosco le strade camminate ieri. In alcuni punti dove ci sono curve a novanta gradi, il personale urla "attenzione, si scivola!". Detto fatto, su uno dei tanti lastroni bagnati, scivolo ma mi riprendo con un colpo d'anca. Ed allora ripenso come faranno le donne barlettane a camminare in giornata con i loro tacchi 12 (lo faranno, lo faranno ... state tranquilli/tranquille!!).

Davanti al Castello, sento lo speaker Liuzzi in lontananza, vedo gli archi Brooks ... ma mi buttano fuori dall'arrivo perché ho un pettorale da ospite ... ho la conferma solo all'arrivo di essere fuori gara ... ma va bene così, io ho fatto la mia gara in 55'-56' minuti ... All'arrivo vedo Giacomo che mi dice che si è ritirato dopo 2 km per un dolore al polpaccio (la partenza dello tsunami quindi?) eppoi Mariella e Franca (che ha concluso i 10 km in circa 41-42 minuti ... alla faccia dell'amatore, come si definisce lei ... è rimasta la 'campionessa', sempre come si definisce lei quando parla di qualche anni fa!). Rientriamo verso le nostre camere per le meritate docce.
Nel rientrare mi diverte sentire l'idioma locale di alcuni dei volontari agli incroci. Non ci si capisce una mazza. Sembra che vogliano strozzarsi o azzannarsi fra di loro con quelle 'o' strettissime, ma in realtà si vogliono bene tra loro. Un po' come quando noi toscani ci offendiamo con il sorriso sulle labbra. Chi ci sente non capisce che è una forma d'affetto, ma lo capisce con il tempo.

Dopo il lavaggio, e le offese di Roberto (scherzose ovviamente) andiamo a casa di Mariella da cui il panorama, sul litorale ed il centro, ci lascia a bocca aperta.
Come a bocca aperta, e chiusa dalle mandibole, è il pranzo che ci prepara (è una vera e propria Chef!) che è strepitoso quanto la sua cordialità e disponibilità. Provo a menzionare, sperando di non dimenticare qualcosa: cornettini salati, orecchiette con pomodorini freschi (solo perché le rape non c'erano al mercato), mozzarelle burratine, sformato di pomodori piccanti con formaggio, melanzane alla parmigiana, zucchine impanate con pesce, volendo anche una mousse di tonno (che non siamo riusciti a toccare per quanto eravamo pieni come dei pesci palla) ed al termine un semifreddo al torrone (locale) servito con liquore nocino ... Tutto preparato da lei ... e dopo pranzo saltavano fuori portate come un vassoio di pane fatto in casa, limoncelli, vino a volontà ... Eppoi il museo dei suoi pettorali, medaglie, diplomi ed articoli di una Grande Donna, non solo di Sport.
Lo testimonia il fatto che qui tutti le vogliono un gran bene, e l'affetto è contraccambiato dalla sua generosità. Quando abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare nel pomeriggio, in pratica non c'era barlettano che non la salutasse, anche agli incroci dove autisti o motociclisti rallentavano per salutarla. In pratica mi sembrava di essere al cospetto di una grande autorità. La Ghandi del luogo ecco ...
Anche gli organizzatori lo sanno e la riempono di volantini sperando che la sua presenza equivalga a quella di altre decine di persone. Ma Mariella ha nel cuore il Passatore che incomincia a sentirlo vicino, a fine maggio!!

Chiudo con il ringraziamento a Mariella per l'immensa disponibilità in questo week-end, a Roberto, Giacomo, Franca, Gionata (che si è preso pure l'onere di farmi vedere le bellezze di Trani nel pomeriggio a partire dalla splendida cattedrale con il suo bianco contrasto con il blu del cielo e del mare, del porto fino all'aeroporto di Bari che è uno dei più belli d'Italia e dove metto il corpicino mio presso 'la Trulleria' dove azzanno l'ennesima focaccia col pomodoro pugliese), Michele, Nicola e tutti gli amici del BAT che ci hanno resi più 'ricchi' di umanità del giorno precedente.
Non ringrazia, ... azzi sua però, il mio ginocchio che avrebbe richiesto perlomeno due ascensori al bed e breakfast ed a casa Di Leo, ma chiedo troppo dato che ci vantiamo di essere degli esempi dello sport, ma quando c'è un doloretto ... maremma cignala! E non ringrazia il mio timpano che poco prima dell'atterraggio su Pisa sembra volermi salutare ma per fortuna il lunedì è tornato ad ascoltare le bischerate di Omnibus su La7.

Ci rivedremo a New York eppoi torneremo per correre e vivere voi ed il vostro territorio perché, come ha scritto un'amica, la Puglia è uno stile di vita più che un luogo.


Fonte: Andrea Maggini