Una Cortina - Dobbiaco 2015 inaspettata ....

04-06-2015 08:26 -

Una Cortina Dobbiaco inaspettata

hanno scritto tutto...il viaggio simile alla gita di V^ superiore fatto di risate e battute sceme, ben descritto i luoghi, le persone, le emozioni, le lacrime, la gioia, la fatica, l´AMICIZIA....tutto! I wc chimici. Anche la stipsi....O Dringoli tu ci fossi stato te, almeno....
Io cosa racconto??? Racconto di cosa mi sembrava rappresentasse questa corsa, cosa mi aspettavo dal passaggio sotto l´arco "FINISH", insomma come avrei voluto che fosse....
Innanzitutto 30 km mi parevano non pochi ma sicuramente meno di 42! Mi sbagliavo, 30 sono tanti! Non ho seguito una tabella di allenamento, non mi sono preparata, me ne sono accorta dopo 6/7 km....Mentre correvo sentivo tanta fatica, nelle gambe e nella testa.
Stanchezza accumulata nei giorni precendenti, di sicuro, forse anche mesi....non esagero.
Non è stata per niente facile...però è stata.
Questa corsa rappresentava una medaglia, quella che metti via insieme alle altre e ogni tanto tiri fuori e le guardi (mi sono ripromessa di far incidire i tempi sul rovescio), per non dimenticare, o semplicemente per sapere che sono li....con le "medallie" ci gioco, faccio la somma dei km di cui sono una sintesi, superficiale ....234 arrotondati per eccesso....in meno di un anno. Però la volevo fare, mi ero incantanta a vedere le foto dell´anno scorso e le immagini del promo, mi ero immaginata un percorso tra verdi boschi e montagne innevate, laghi e ruscelli, natura e silenzio. Speravo che correre in mezzo a quella meraviglia mi facesse vivere momenti di pace, un pò lo è stato. Ho tentato di catturare alcune immagini con il cellulare, giusto per riguardare, una volta a casa, i tratti in cui mi sono potuta fermare per lasciarmi avvolgere in un abbraccio, quello del paesaggio, meraviglioso e come se fossi in una galleria d´arte ..., ho ammirato ciò che passava davanti ai miei occhi, tanti piccoli quadri, cercando di stampare tutto nella memoria.
Partita già affaticata ho pensato che quei 30 km erano il mio 100%....e che e rappresentavano una piccola frazione percorsa da quei pazzi il giorno prima, ma come avranno fatto??? Grandi, immensi, non ci riuscirò mai....anzi non tenterò mai!
Negli occhi il paesaggio, nella testa finire questa corsa divertendomi. Senza l´ansia del timer. Io non ho nessun supporto tecnologico, né orologini o gps, vado così...a sensazione. Da sempre.
Durante la corsa mi sono resa conto di aver scollinato, un pò grazie al cartello "15 km"...un pò perchè al ristoro dei "20" i volontari parlavano tra di loro in tedesco segno che eravamo in SUD Tirol; il ristoro dei 20 km era in un enorme prato verde ai piedi di due monti interrotti da uno spicchio di cielo che lasciava intravedere le famose "3 Cime", lo indicava anche il cartello lungo il ciglio, sempre in tedesco.
Avrei voluto non ci fosse il cappello di nuvole sopra le Cime, perchè era nascosta gran parte della bellezza e io volevo vederle meglio! Peccato. Meno male che c´è il sole. Tra poco c´è il Lago. E l´arrivo.
Il pascolo, le mucche, le foto fatte e quelle non fatte ai cigni. Guia ti ci riporto, andiamo su, la foto qui no, dai! Ma stiamo correndo o siamo turiste per caso? Per caso capitate a Cortina il 31 maggio e si sono messe in testa di raggiungere Dobbiaco a corsa.
L´ho detto che ero stanca? Si, vero? Anche Guia se ne accorta, sono stata in silenzio per la totalità del percorso, ho accennato qualche parola solo al 28 km quando abbiamo raggiunto Francesca B.
Il mio accenno di colloquio è stato breve e conciso : "Dai Bimbe è finita, manca poco, s´arriva insieme, si deh! Un ne posso più". Il cartello del 29 km...sento Francesca B che dice che non ce la fa, vuole fermarsi....e no eh!!!!!! e no! Ha corso 28 km da sola, sempre davanti a noi, ad un ritmo che non era il suo, s´era voluta avvantaggià con la speranza che noi la raggiungessimo per arrivare insieme.
A 500 mt dal traguardo mi chiede di tenerle la mano, di sorreggerla, e tra gli applausi delle persone lungo la strada abbiamo corso il nostro ultimo km, mano nella mano, che per me significa Fiducia, così fino a 100 mt dal traguardo. Poi alle nostre mani si sono unite le mani di Guia, per un arrivo a braccia alzate, insieme....tre aquile. Come sognava Francesca. Come sperava Guia. Come desideravo io. Ecco, io me la immaginavo proprio così. E mi aspettavo di passare l´arco del "FINISH" con Voi.

Nadia
Ps. Un ringraziamento al misterioso tedesco, forse americano, che ogni 5 km ce lo trovavamo davanti e in un italiano stentato ripeteva "Bravvo Bravvo! Forte Forte! OOOOOHHHH!"

Fonte: Nadia Lecci