Triathlon Sprint di Portoferraio: la mia prima volta

11-06-2015 08:36 -

Il mio articolo sull´esordio al Triathlon Sprint di Portoferraio lo vorrei raccontare semplicemente guardando questa foto.

Una persona poco attenta vede semplicemente due persone abbracciate all´arrivo di una gara; i miei occhi invece questo abbraccio lo raccontano così.

Fin da piccola, dall´età di tre anni, ho scorrazzato in mezzo alle palestre, di conseguenza il mio approccio con la piscina era uguale all´approccio che hanno i gatti con l´acqua.
Oltre a non piacermi l´ambiente della piscina e a detestare il cloro, non riuscivo minimamente a mettere la testa sotto
l´acqua e a non farmi prendere da quella sensazione di mancanza d´aria che ti opprime il viso, il cuore, la testa e ti sembra di affogare un secondo dopo.

Il sogno di poter provare la disciplina del triathlon era sempre svanita in questi anni proprio perché, nonostante avessi molta confidenza con due delle tre frazioni, la prima prova quella del nuoto l´ho sempre vista come irraggiungibile, non fattibile, impossibile da affrontare.
Nothing is impossibile, basta voler davvero raggiungere un obiettivo e con forza, determinazione, grinta, sacrifici, pazienza, costanza, coraggio, duri allenamenti, piccole sconfitte e tanta caparbietà l´obiettivo si può raggiungere, anzi si deve raggiungere.
Nonostante tutte le caratteristiche sopra elencate che oggi posso dire che mi appartengono, voglio ringraziare tre persone principalmente; il primo è Andrea Maggini il quale circa un anno fa ha proposto ed organizzato il corso di nuoto per noi aquilotti, il secondo è Graziano Sodi e il terzo, ultimo nei ringraziamenti, ma per me colonna portante del raggiungimento del traguardo è Nicola Carradossi.
Mi ricordo benissimo quando in un´e-mail presidenziale fu proposto questo corso di nuoto, una volta a settimana, un ora, riflettendo mi dissi: è il momento giusto per vedere di abbattere di questa barriera; la prima lezione credo di aver bevuto tutta l´acqua della piscina, di aver fatto una fatica sovrumana e quell´ora infinita che non passava mai con le lancette che sembravano incollate.
Graziano mi ha insegnato le basi, la respirazione, le bolle, il restare a galla, l´entrare in vasca senza pensare "ora affogo".
Poi è iniziato di nuovo il corso, rientrare in piscina è stata dura, ero la schiappa del gruppo, sempre ultima a finire gli esercizi ma con la pazienza di Nicola nello spiegarmi la tecnica, la mia determinazione nel voler imparare, settimana dopo settimana mi sentivo sempre più sicura di me, fiera dei passi da gigante che stavo facendo, mi sentivo sempre meno imbranata e sempre più un piccolo pesciolino. Mai saltata una lezione, due volte a settimana fisse a volte aggiungevo anche la terza ora settimanale, ero la prima ad entrare in vasca e l´ultima ad uscire poi ho iniziato in mare, con la compagnia di Raffaella e con i validi consigli di Isabella, di Matteo, Massimo e Mirco.
Tutti questi sacrifici hanno fatto si ché all´esordio nello sprint a Portoferraio mi sentissi sicura, pronta per affrontare quei 750 m in mare aperto pensando come unica cosa a guardare le boe, non sbagliare traiettoria, non guardare minimamente le altre atlete, non farsi prendere dal panico, non pensare al tempo ma ad uscire dall´acqua nel miglior modo e soprattutto pronta per salire in bici e iniziare davvero la gara.
I 20km di bici li ho mangiati, i 5 km di corsa sono stati per tutti un po´ duri a causa del tipo di percorso e del caldo torrido che c´era ma quando ormai ero consapevole che ce l´avevo fatta, che la mia prima gara era giunta al termine, una volta passato l´arco gonfiabile, sono esplosa in un pianto di gioia, di emozioni, di sfogo per tutta la tensione che avevo trattenuto nelle ore precedenti, regalando a tutti i miei compagni di avventura un esplosione della mia emozione e facendoli emozionare tutti!!!!
Consapevole di aver abbattuto i "mostri" del nuoto in questi primi sei mesi del 2015 mi sono regalata due grandi soddisfazioni personali sportive; la Maratona di Roma e il Triathlon Sprint di Portoferraio; chissà cosa avverrà nei prossimi sei mesi........




Fonte: Valentina Zerilli