Pesticciata in salsa cinese. La Cina dei Mandarini è stato il tema di questa edizione caparbiamente organizzata dagli amici de il Ponte sul consueto percorso, tosto ma bello, anche se di 11 km (il mio). Presenti con Marcellone, Ceccanti, Isabella, Mirco e vari altri a La Serra di San Miniato. Con noi anche il Catarsi che mi rivoga il volantino della marcia del giovedì mattina alle 6 in piazza Vittorio Emanuele ... gli dico "Copioni!" ... e lui: "Si, qui ha ragione ..."... Boia, aver ragione dal Catarsi è come sentire Belen che accetta di venire a letto con te. In pratica ´impossibile!´ Subito dopo la partenza vedo il sindaco di Livorno che arriva trafelato per le iscrizioni: "Gnamo Filippo, moviti!" (in pisano), e lui "Oh allora, boia deh!" (in labronico). La Valeria era già partita claudicante sennò sarebbe stato un duetto a cinque stelle ... Dicevo del percorso, tosto e duro. Ma allietato dai ristori col personale vestito da Mandarini Cinesi. Ogni tanto qualche cartello ricorda la Cina, altri le discese pericolose e qualcun´altro la memoria di Luigi Ocone, il maratoneta del gruppo organizzatore deceduto al 40° km della maratona di Firenze. Una disgrazia ancora non spiegata ... L´ultima parte la corro, tra boschetti freschi, nonostante le docce per il caldo, con Marcellone e sembra non finire mai questa marcia dato che da più di un km che vediamo le auto parcheggiate ma ci fanno fare girigogoli .... Quindi la meritata fetta col pomodoro per il rientro! Mentre sulla FiPiLi piove e chissà come sta andando la PBL! E chissa la Michela a Pescara cosa starà combinando ....
