Santa Croce: storie di salsicce, Cerbaie e befane...

06-01-2013 19:13 -

Chapter one: un Golem amava Santa Croce al punto che da anni sognava tornarvi per le salsicce (o ´sarsicce´ alla pisana). L´essere di 100 chili si prese in carico altre 7 persone del neonato team dei Pisa Road Runners e se li portò in quel di Santa Croce sull´Arno, tra un miasmo di conce e pellame, quest´anno per un difficile parcheggio dell´auto che li ha visti ai piedi del parco bypassando ben 6 km certi di asfalto (3 all´andata e 3 al ritorno) che solitamente facevano dal campo sportivo (dal centro oltre 10 anni fa) fino a costì. L´inconfondibile segnale ´indiano´ della colonna di fumo bianco esprimeva la cottura (ben prima delle 8,00!!!) già di migliaia di pezzi di maiale e partire con tale odore nel naso non fu semplice, specie per chi, come il golem, più che colazionarsi si era solo abbeverato in quel di Pisa e di fronte si poneva la salita verso Poggio Adorno.... Prima della partenza la foto di una indigena locale (di nome Lisena, mai sentito un nome del genere) che ha ritratto i vari Matteo, Lorenza, Francesco, Paola, Andrea, Graziano, Morena e Cristiana davanti ai campi di tennis.

Chapter two: dopo alcune salite da togliere il fiato, e non solo letteralmente come al nostro golem di cui sopra in quanto asmatico, i continui mangia-e-bevi collinari dell´immenso e sempre splendido parco delle Cerbaie riuscirono a portare i bipedi sui sentieri delle 14, 21 e 25 km che rimasero impressi a futura memoria. Soprattutto chi non vi era mai stato (non solo se milanese ma anche pisani come gli altri), boschi (e fango), sentieri con laghetti e ponti di legno da favole nordiche, viali e ville dei conciai ben tenute ed altre ormai a status di rudere, riserve come quella di Montefalcone, vere e proprie oasi naturali aperte appositamente per questo universo di bipedi con le scarpette da running, a quel punto ormai tutte motose!

Chapter three: era Epifania e non potevano mancare le befane. Furono le protagoniste dei ristori, socie ´Spensierate´ ben addobbate loro con i capelloni, vestaglie e nasoni acuminiati ma altrettanto addobbati furono i ristori, con gli ultimi migliori dei primi. Non furono solo piene di cibarie natalizie (panettoni, pandori, crostate e sfogliatine) ma anche dotate di ananas, prosciutto di vello bono tagliato lì per lì, con fiumi di vino e la musica di Radio Bruno e Biancoforno (come alla PisaMarathon) ma nel bel mezzo del parco, alla faccia dell´inquinamento acustico ed alle ripopolazioni delle varie specie faunistiche come ti impongono in altri contesti (San Rossore ...). A seconda di dove si trovavano i partecipanti nel parco o era la musica del truck, più o meno lontana, o l´odore delle salsicce, sempre più vicine ad orientare i sempre più stonati (dalla musica e dagli odori) partecipanti (non meno di 2500!!)

Chapter four: come tanti ectoplasmi sospesi dai fumi inebrianti delle braci, finalmente, arrivarono tutti alla base per abbuffarsi di salsicce, fettunte con olio, vino, etc etc senza soluzione di continuità. Peccato solo che la nota podista Lady Romeo Benetti, la più promettente ingurgitrice della mattinata, dopo soli (!) due panini, venne sorprendentemente distratta dalla necessità del cambio vestizione (non le capitò mai di sospendere alcuna degustazione), con l´intento di ritornare per ingolfarsi copiosamente. Ma si perse tra i campi della piana santacrocese nella vana ricerca del mezzo a motore abbandonando tutte le salsicce rimaste lì ad attenderla ... Il suo fantasma ancora aleggia la sera da quelle parti, insieme ai fumi rimasti, e qualcuno racconta di aver visto le sembianze di una befana incaerita raspare per terra laddove c´era il braciere, bestemmiando per l´opportunità perduta per non aver caricato le ganasce a dovere brandendo una scopa spelacchiata in ogni dove ...


Qui a destra una sintesi di foto di Aldo Passetti e Mario Pardella.

Fonte: Andrea Maggini