Che fai tu luna in ciel? Le foto delle 22 bodde aborigene ...

02-07-2015 23:27 -

Metti una afosa sera estiva, di quelle che chiudono una giornata dominata dalla calura...uno dice mi tolgo la giornata di dosso con del meritato relax e invece no...mentre le ombre della sera iniziano ad allungarsi mi preparo: la frontale e´ in carica, la sacca di acqua della camel back e´ riempita, il terzo tempo c´è...mi vesto di tutto punto e questa volta indosso anche i compress a mo´ di protezione (le gambe segnate dai rovi non sono da phia!!)...però deh fa un caldo boia...non importa...appuntamento al parco giochi di Caprona (?) e stasera si sale alla Verru´a!!!!! Convergiamo tutti all´ora prestabilita ed iniziamo già a salutarci da dietro i finestrini delle nostre auto (aria condizionata a palla!) ...ci salutiamo con i sorrisi complici di chi sa che vivrà una esperienza che non è proprio proprio da tutti e per tutti...insomma via diciamocelo...si deve esse un po´ sonati...ma quanto ci garba!!! Ci sono anche facce nuove...amici di amici e alla fine, dopo la conta di zio Sbrana, raggiungiamo l´invidiabile numero di 22!!! Il tempo di saluti e presentazioni e siamo pronti per partire...i monti ci attendono!!!! si va...accenniamo un passetto di corsa...ed arriva subito una bella salita...di quelle ´spezza-fiato´ ...ma a poco a poco che la quota sale, l´orizzonte diventa sempre più ampio...le luci della città prendono vita, il cielo si spenge negli ultimi riflessi roseo-azzurri e le stelle si accendono ....e ci accendiamo anche noi: una fila di frontali ondeggianti all´imbrunire. La salita non spiana e fa ancora un gran caldo...nonostante sia ormai quasi buio e nonostante la quota non tira un alito di vento...ma la l´incanto che si prova stando lassù prende ben presto il sopravvento. Il buio arriva improvviso ed i sensi a poco a poco si affinano...i rumori e gli odori del bosco si amplificano, si fanno più netti e distinti e tu puoi ´sentire´ ...senti la vita del bosco intorno a te, senti la presenza dei tuoi compagni di avventura ma anche e sopratutto puoi sentire te stesso. Quando sei lassù la mente si schiarisce...i pensieri che durante il giorno sembrano opprimere, assumono contorni più netti e definiti, prendono forma anche loro e sembrano più facilmente gestibili forse perché con tanta bellezza intorno viene più naturale essere ottimisti, vedere quello che di positivo ci può essere in ogni situazione. Con questo stato d´animo, si continua a salire un po´ correndo e un po´ camminando...si chiacchiera e si scherza a piccoli gruppi. La Verru´a e´ sempre più vicina...alla fine di una salitella c´è una specie di piazzola...davanti un belvedere mozzafiato...ma non è tutto li...ti giri di 180 gradi per affrontare un nuovo tratto di salita e davanti trovi lei: la luna...silenziosa, grande, maestosa....la vera protagonista dell´uscita di ieri sera...ha accompagnato i nostri passi discreta ma presente. E´ tutto un ohhhhh di meraviglia...sembriamo tanti bambini che imparano qualcosa di nuovo, per la prima volta, ci sfiliamo velocemente le camel dalle spalle alla ricerca dello smartphone che tanto Smart in queste occasioni non appare...´ci vorrebbe la reflex´ dice qualcuno...ma la verità e´ che ci sono momenti e stati d´animo che possiamo portare solo dentro di noi perché nessun dispositivo sarà mai in grado di renderceli in tutta la loro meravigliosa e struggente bellezza. Rimettiamo gli zaini e saliamo, saliamo ancora ma ormai la Verru´a e´ proprio a due passi...un´ultima ripida salita, quasi più una rampicata visto che ci aiutiamo anche con le braccia aggrappandoci ai rami degli alberi, poi qualche scalino e ci siamo per davvero: la Verru´a e´ conquistata ed una brezza amica si alza a sollevare ancora di più i nostri animi già felici per l´impresa che stiamo compiendo. Un po´ meno felici di noi saranno stati sicuramente i tre avventori di ieri sera: un uomo con due donne...ed è inutile che vi stia a dire che cosa abbiamo immaginato potessero fare li!! Noi comunque siamo educati e salutiamo allegramente...qualche foto alla civiltà illuminata sotto di noi e ci prepariamo per l´agognato terzo tempo al riparo tra le mura amiche. Ci sediamo su qualche tronco in mezzo all´erba...mi guardo intorno e vedo solo volti sorridenti...i nostri panini non sono mai sembrati così buoni perché condivisi in un momento così speciale. Appena ci siamo rimessi in forze siamo pronti ed entusiasti per affrontare la discesa che ci porterà anche al bellissimo borgo abbandonato di Nicosia. I più esperti ci avvertono: occhio che la discesa presenta qualche passaggio in cui si deve fare attenzione...io mi avvio circospetta, cerco di stare concentrata ..un paio di volte scivolo all´indietro ma sono pronta metto le mani e non tocco nemmeno terra...prendo confidenza e per un certo tratto mi trovo anche ad ´aprire´ la strada agli altri...non conosco il percorso ma il sentiero e´ ben tracciato...in qualche tratto riesco anche a corricchiare...alla fine siamo in quattro...quelli davanti quasi non si vedono più e anche quelli dietro sono più lontani...ma si sentono le voci rassicuranti...tutto bene...ci siamo tutti. Si procede così ancora per un po...il sentiero diventa sempre più stretto e passa in mezzo ai rovi (tanto ci ho i compress tie´)...ad un certo punto zio Sbrana mi supera e si lancia per qualche salita e discesa ad un passo (per me) sostenuto...io non mi riconosco, senza nemmeno pensarci, mi butto e seguo, in salita e in discesa, seguo...che emozione!!!!!!!! In poco tempo raggiungiamo i primi, ci fermiamo un attimo...aspettiamo anche gli altri e ci dirigiamo a passo sicuro verso Nicosia....altra meraviglia. Una breve, brevissima sosta...gli animi sono leggeri...abbiamo quasi concluso anche questa impresa ...manca l´ultimo tratto che segue il fosso. I primi si lanciano a passo di corsa adesso il sentiero e´ sufficientemente largo ed il terreno battuto...io seguo e corro, corro quasi a perdifiato...una sensazione di pace incredibile mi pervade e penso che dovrei correre sempre di notte. Siamo alla fine del sentiero ...in tre...ci fermiamo ed aspettiamo tutti gli altri...ancora pochi passi e ormai siamo arrivati...il tempo della foto e dei saluti...con la tacita promessa che tanto a breve si replica. Non mi viene in mente altro se non un sentito: viva noi!!!!!!!

Fonte: Elisabetta Alderighi